En alguerés, té més gust
Presentata la campagna di promozione dell’uso sociale dell’algherese.
«La lingua algherese è un tesoro del territorio, un prodotto di qualità come l’ambiente, l’enogastronomia, le tradizioni. Parlare algherese ci identifica e ci consente quindi di trasmettere un tesoro che dobbiamo promuovere in tutti i settori, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola».
Il sindaco Stefano Lubrano lancia la campagna “En alguerés, té més gust”, proposta dall’assessorato alla Cultura e alle Politiche Linguistiche in collaborazione con la Generalitat de Catalunya, con l’obiettivo di promuovere l’uso sociale del Catalano di Alghero. Lo slogan della campagna sostiene l’idea che, parlando in algherese, tutto ciò che si fa ha un gusto migliore, da sensazioni positive, è più autentico, più vicino al territorio.
L'iniziativa è stata presentata oggi dal primo cittadino, dall’assessore alle politiche linguistiche Romina Caula, dal direttore della delegazione della Generalitat ad Alghero, Joan-Elies Adell, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni culturali Omnium Cultural, Obra Cultural e Associació per la Salvaguarda del Patrimoni Històrico cultural de l’Alguer, Stefano Campus, Pino Tilocca e Guido Sari.
La campagna si basa su diversi ambiti tematici: gastronomia ed agroalimentare (il gusto per la lingua); famiglia (gioco e scuola) sport e turismo culturale.
Un momento della conferenza stampa |
«Questa iniziativa ha una parte importante nel nostro programma di attuazione delle politiche linguistiche per la città – ha detto inoltre Stefano Lubrano – e viene messa in atto insieme alla Generalitat grazie agli accordi stretti nel novembre scorso a Barcellona quando sottoscrissi con il Governo catalano il protocollo di intesa che rafforza la collaborazione e traduce in risultati economici il legame tra i territori di Alghero e della Catalogna».
La campagna promozionale della lingua algherese tocca quindi l’enogastronomia, con l’obiettivo identificare la parlata algherese con il buon sapore dei nostri prodotti. “En alguerés, té més gust” sarà anche lo slogan in ambito familiare, nel gioco e nella scuola.
«L’uso dell’algherese infatti, può dare maggior soddisfazione a chi lo parla, - è stato detto questa mattina - perché l’algherese non è solo un mezzo di comunicazione ma ci aiuta a trasmettere una visione e una esperienza della realtà. E infine nello sport e nel turismo culturale dove è importante sottolineare la valenza dell’uso della lingua in relazione alla pratica sportiva, in speciale modo per ciò che riguarda i giovani, ma non solamente per loro. Anche dal punto di vista turistico, il fatto di rendere vivo il patrimonio linguistico di Alghero può rendere ancora più interessante Alghero come destinazione suggestiva e particolare, e ciò non solo nei confronti dei turisti provenienti dai Paesi Catalani».
«La campagna promozionale dell’uso della lingua algherese – ha aggiunto l’assessore alle politiche linguistiche Romina Caula – rientra tra gli obbiettivi primari che l’amministrazione si è data per la valorizzazione dell’identità territoriale. Vogliamo promuovere l’idea che parlando l’algherese, tutto ciò che si fa ha un gusto migliore, più autentico, più vicino al territorio. Ritornare, o meglio riprendere a parlare quotidianamente l’algherese, perché En alguerés, té més gust, auspico diventi un modo interessante e dinamico per proporre la città di Alghero agli ospiti che vi soggiorneranno come città di cultura, d’arte e identità».
Joan Adell, direttore della delegazione della Generalitat ad Alghero, ha voluto evidenziare la modernità della campagna di promozione, che tocca diversi ambiti con slogan e immagini legate al vivere quotidiano, che punta alle relazioni familiari, alla bontà dell’algherese associato alla bontà dei cibi. «L’unica maniera per lavorare per l’algherese – ha chiuso – è quella di fare in modo che sia sempre presente, in tutti gli ambiti».
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