Estinzione swap: delibera rischiosa
I legali di Cittadinanzattiva avvertono il sindaco: «Danno da mezzo milione di euro».
Cittadinanzattiva Provinciale di Sassari e Cittadinanzattiva - Alghero ieri hanno indirizzato al sindaco Stefano Lubrano una nota con la quale hanno richiesto il ritiro della delibera della giunta comunale n. 64 del 20 marzo 2013 che autorizza il responsabile del Servizio Finanziario a porre in essere tutti gli atti ed i procedimenti necessari all’estinzione anticipata dei contratti dei prodotti finanziari derivati, stipulati con un Istituto di credito.
«L'associazione ritiene, infatti, - spiegano i referenti Caterina Ligios e Franco Dore - che il recesso puro e semplice dai contratti porterebbe alla collettività un danno stimato in euro 551.473 che è dato dalla somma di 326.000 euro prevista per l'esercizio del recesso con quella di 225,473 euro, risultante dal differenziale tra quanto acquisito dall'Istituto di credito a titolo di commissioni implicite e quella incassata dal Comune in vigenza dei contratti».
Secondo l'associazione «la risoluzione dei noti contratti può essere perseguita, dove non fosse possibile pervenire ad un accordo bonario con l'Istituto di credito che escluda il pagamento del costo del recesso, attraverso diversi ed alternativi percorsi che possono condurre, con ogni vantaggiosa conseguenza per il Comune, al riscontro della nullità dei contratti o, alternativamente, alla risoluzione degli stessi per inadempimento imputabile al medesimo istituto».
Secondo l'associazione «la risoluzione dei noti contratti può essere perseguita, dove non fosse possibile pervenire ad un accordo bonario con l'Istituto di credito che escluda il pagamento del costo del recesso, attraverso diversi ed alternativi percorsi che possono condurre, con ogni vantaggiosa conseguenza per il Comune, al riscontro della nullità dei contratti o, alternativamente, alla risoluzione degli stessi per inadempimento imputabile al medesimo istituto».
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