L'etica della responsabilità
Probabile che il disagio che tocca la nostra città sia molto più profondo di quanto le votazioni non abbiano saputo rappresentare.
L’analisi del voto espresso dagli algheresi nell’ultima tornata elettorale, se pure di carattere nazionale, non può essere privata della valenza locale che possiede, ed impone attente riflessioni sull’operato dell’amministrazione.
Francesco Marinaro |
La perdita di consensi delle forze che compongono l’attuale maggioranza in città, ed invero delle principali forze di opposizione all’interno del Consiglio Comunale, sostanzia un giudizio fortemente negativo sul lavoro svolto dalla giunta Lubrano e dall’assemblea cittadina.
In particolare nei confronti della Giunta che ha dimostrato, nonostante l’impegno profuso, tutta la sua lontananza dalle vere esigenze di rilancio economico della città e, correlativamente, di non riuscire a cogliere l’angoscia sociale che sempre più larghi strati della popolazione stanno vivendo.
Infatti è assai probabile che il disagio che tocca la nostra città sia molto più profondo di quanto le votazioni non abbiano saputo rappresentare.
Durante la campagna elettorale si è parlato tanto del rilancio del nostro territorio attraverso lo sviluppo del turismo con tutte le sue implicazioni di carattere culturale, storico, enogastronomico, sportivo; si è discusso tanto di ambiente, di agricoltura, di porto, di decoro ed igiene urbana, di piano dei servizi, di piano del commercio di piano di utilizzo dei litorali di piano urbanistico, ma niente è stato nemmeno discusso dalla nuova amministrazione, nulla è stato deciso dopo oltre otto mesi dall’insediamento della giunta.
Non è stata minimamente programmata la prossima stagione estiva: dobbiamo solamente sperare che non sia un flop come quella passata perché il sistema economico cittadino non è in grado di resistere e sopportare altri stress.
Le imprese chiudono, il commercio soffre, le professioni stentano di fronte ad una crisi di proporzioni inaudite e l’amministrazione non riesce minimamente a reagire, ad elaborare nemmeno una strategia di breve e medio termine per tentare di offrire un concreto segnale di capacità di tenuta alla città.
Non è plausibile che l’attuale classe dirigente al governo della città, pur nella chiara distinzione dei ruoli, non riesca a costruire risposte vere, ai reali bisogni delle famiglie e delle imprese locali. E' necessario che il Consiglio Comunale, assuma ed eserciti a pieno la sua funzione e operi da propulsore nella ricerca delle diverse soluzioni ai gravi problemi esistenti.
L’etica della responsabilità deve guidare le azioni di tutti coloro che hanno funzioni politico-amministrative, al fine di produrre risposte valide in tempi rapidi, perché la fragilità della congiuntura economica che viviamo, impone celerità nelle decisioni e l'impossibilità di procrastinarle ulteriormente.
Operando diversamente si invierebbe un grave segnale di irresponsabilità da parte dell'attuale classe dirigente che, non potrebbe sottrarsi, ad nuovo passaggio elettorale, per consentire alla città di valutare proposte alternative rispetto all’attuale quadro di governo cittadino.
Proposte nuove, caratterizzate da programmi costruiti attorno alla convergenza degli obiettivi strategici fondamentali, da perseguire su una visione condivisa dell’Alghero del futuro, svincolata dalle logiche politiche del passato, dalle ormai logore aggregazioni partitiche esistenti, libera dai tatticismi che hanno soffocato la città: una Alghero, finalmente, basata su un confronto costruttivo, leale e veritiero, per garantire la sua rinascita e generare una speranza per coloro che ancora credono che sia possibile realizzare un futuro adeguato alla storia della nostra città.
In particolare nei confronti della Giunta che ha dimostrato, nonostante l’impegno profuso, tutta la sua lontananza dalle vere esigenze di rilancio economico della città e, correlativamente, di non riuscire a cogliere l’angoscia sociale che sempre più larghi strati della popolazione stanno vivendo.
Infatti è assai probabile che il disagio che tocca la nostra città sia molto più profondo di quanto le votazioni non abbiano saputo rappresentare.
Durante la campagna elettorale si è parlato tanto del rilancio del nostro territorio attraverso lo sviluppo del turismo con tutte le sue implicazioni di carattere culturale, storico, enogastronomico, sportivo; si è discusso tanto di ambiente, di agricoltura, di porto, di decoro ed igiene urbana, di piano dei servizi, di piano del commercio di piano di utilizzo dei litorali di piano urbanistico, ma niente è stato nemmeno discusso dalla nuova amministrazione, nulla è stato deciso dopo oltre otto mesi dall’insediamento della giunta.
Non è stata minimamente programmata la prossima stagione estiva: dobbiamo solamente sperare che non sia un flop come quella passata perché il sistema economico cittadino non è in grado di resistere e sopportare altri stress.
Le imprese chiudono, il commercio soffre, le professioni stentano di fronte ad una crisi di proporzioni inaudite e l’amministrazione non riesce minimamente a reagire, ad elaborare nemmeno una strategia di breve e medio termine per tentare di offrire un concreto segnale di capacità di tenuta alla città.
Non è plausibile che l’attuale classe dirigente al governo della città, pur nella chiara distinzione dei ruoli, non riesca a costruire risposte vere, ai reali bisogni delle famiglie e delle imprese locali. E' necessario che il Consiglio Comunale, assuma ed eserciti a pieno la sua funzione e operi da propulsore nella ricerca delle diverse soluzioni ai gravi problemi esistenti.
L’etica della responsabilità deve guidare le azioni di tutti coloro che hanno funzioni politico-amministrative, al fine di produrre risposte valide in tempi rapidi, perché la fragilità della congiuntura economica che viviamo, impone celerità nelle decisioni e l'impossibilità di procrastinarle ulteriormente.
Operando diversamente si invierebbe un grave segnale di irresponsabilità da parte dell'attuale classe dirigente che, non potrebbe sottrarsi, ad nuovo passaggio elettorale, per consentire alla città di valutare proposte alternative rispetto all’attuale quadro di governo cittadino.
Proposte nuove, caratterizzate da programmi costruiti attorno alla convergenza degli obiettivi strategici fondamentali, da perseguire su una visione condivisa dell’Alghero del futuro, svincolata dalle logiche politiche del passato, dalle ormai logore aggregazioni partitiche esistenti, libera dai tatticismi che hanno soffocato la città: una Alghero, finalmente, basata su un confronto costruttivo, leale e veritiero, per garantire la sua rinascita e generare una speranza per coloro che ancora credono che sia possibile realizzare un futuro adeguato alla storia della nostra città.
Francesco
Marinaro è capogruppo dei Riformatori Sardi nel consiglio comunale di Alghero
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