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Meta alla Saluzzi, Valdo non è convinto
Secondo il consigliere si deve ripartire non dal nome famoso ma dalla cultura.
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Valdo Di Nolfo |
«Non ero e non sono d’accordo con la nomina di Paola Saluzzi presidente di Meta. Non ero, e non sono d’accordo con l’idea di un presidente-testimonial, che fosse Saluzzi, Obama o Nelson Mandela. Ma sono una persona e un politico leale, il sindaco ha, legittimamente, scelto, e io pur non condividendo mi adeguo».
A parlare è il consigliere comunale Valdo Di Nolfo che non condivide la linea scelta dal sindaco e dall'assessore Cardi, ma «d'ora in poi bisogna, semplicemente, prestare attenzione, e vedere se questa scelta funziona, se dà i frutti che sono stati promessi: contatti internazionali, prodotto Alghero venduto dovunque, slancio per l’economia eccetera».
Secondo la visione di Valdo, a presiedere Meta, ci voleva qualcuno che conoscesse e sapesse interpretare e valorizzare il patrimonio culturale, per far rinascere Alghero dalla Cultura: «Musei, mostre, cinema, spettacoli, teatro, sempre, tutto l’anno, con la regia della Fondazione. Possibilmente - specifica il consigliere - con uno sguardo giovane, un consiglio d'amministrazione fatto di trentenni, uno sguardo attento al presente e proiettato al futuro».
«Si è scelta una soluzione che parte dalla testa, invece che dalla coda. Paola Saluzzi è stata scritturata per andare in giro per il mondo a vendere il prodotto Alghero - aggiunge - Io penso: prima registrare, mettere a regime, far funzionare il prodotto culturale Alghero. Poi venderlo diventa facile, e non c’è nemmeno bisogno di grossi testimonial».
L'esponente di maggioranza non condivide la linea del sindaco, però crede sia responsabile dare a questa presidenza di Meta la possibilità di lavorare.
«Non sono abituato a fare il processo alle intenzioni. Starò alla finestra, dalla parte dei cittadini».
«Non sono abituato a fare il processo alle intenzioni. Starò alla finestra, dalla parte dei cittadini».
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