Meta, forfait di Saluzzi. Lubrano minaccia le dimissioni
Le critiche della maggioranza convincono la famosa conduttrice televisiva a fare un passo indietro. Lubrano riconosce che c'è un problema politico.
Doveva essere la conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente Meta, Paola Saluzzi e del consiglio di amministrazione. Ma la famosa conduttrice televisiva non si è presentata. Il sindaco Stefano Lubrano ha comunicato la sua decisione di fare un passo indietro e rinunciare alla presidenza della Fondazione Meta.
Troppe polemiche hanno accompagnato l'arrivo in città della giornalista, volto noto di Sky, e le incertezze degli ultimi giorni hanno portato alla decisione dell'ultim'ora di rinunciare all'incarico.
«Paola Saluzzi a seguito delle numerose valutazioni della maggioranza sul suo nome non ritiene opportuno presiedere una Fondazione perché non potrebbe svolgere serenamente il suo ruolo», ha riferito Stefano Lubrano.
In fretta e in furia il primo cittadino è corso ai ripari per consentire a Meta di portare avanti il suo lavoro e ha comunque proceduto all'ufficializzazione del consiglio di amministrazione.
La presidenza è stata affidata a Cristian Sanna, già componente del cda che si completa con l'archeologo Pietro Alfonso e Tore Mulas, da tanti anni al servizio dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo prima, e poi di Meta.
«Si deve dare immediata operatività a Meta - ha tenuto a precisare il sindaco - la programmazione di Pasqua c'è già ma deve essere formalizzata. Ecco perché questa mattina c'è stato l'insediamento del consiglio di amministrazione che potrà dare continuità agli atti».
Ma quanto accaduto avrà inevitabilmente conseguenze sul piano politico. Perché nell'elenco degli scontenti della nomina di Paola Saluzzi non c'erano solo gli avversari di Lubrano. In prima fila a criticare diversi alleati.
Gli interventi in consiglio comunale, le polemiche a mezzo stampa, i commenti di disapprovazione, hanno provocato non solo i dubbi nelle mente della giornalista, ma hanno minato la leadership del capo della coalizione: «Mi sono assunto l'onere e la responsabilità di fare una scelta che la maggioranza non è stata in grado di fare - ha spiegato il sindaco - ma nel momento in cui ho scelto io si doveva lavorare. Non si può perdere ancora tempo a giudicare negativamente l'operato del sindaco. Vanno bene i distinguo ma la maturità politica deve condurre i punti critici nelle modalità e nei luoghi opportuni. Non va bene chiedere al sindaco di assumere delle decisioni e criticarle il giorno dopo su tutti i giornali e i media».
Ecco perché il sindaco Lubrano lunedì prossimo convocherà gli alleati e chiederà a tutti un atto di fiducia. Non solo. Le forze dello schieramento di centro sinistra saranno chiamate a dimostrare concretamente e pubblicamente questa fiducia.
«Chiederò in maniera chiara, inequivocabile e trasparente se c'è volontà comune di andare avanti. Qualora non ci fosse questa fiducia, senza patemi d'animo, sono disposto a rassegnare le dimissioni».
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Lo sfogo del sindaco: «Senza fiducia mi dimetto»
Un momento della conferenza stampa |
Troppe polemiche hanno accompagnato l'arrivo in città della giornalista, volto noto di Sky, e le incertezze degli ultimi giorni hanno portato alla decisione dell'ultim'ora di rinunciare all'incarico.
«Paola Saluzzi a seguito delle numerose valutazioni della maggioranza sul suo nome non ritiene opportuno presiedere una Fondazione perché non potrebbe svolgere serenamente il suo ruolo», ha riferito Stefano Lubrano.
In fretta e in furia il primo cittadino è corso ai ripari per consentire a Meta di portare avanti il suo lavoro e ha comunque proceduto all'ufficializzazione del consiglio di amministrazione.
Cristian Sanna |
«Si deve dare immediata operatività a Meta - ha tenuto a precisare il sindaco - la programmazione di Pasqua c'è già ma deve essere formalizzata. Ecco perché questa mattina c'è stato l'insediamento del consiglio di amministrazione che potrà dare continuità agli atti».
Ma quanto accaduto avrà inevitabilmente conseguenze sul piano politico. Perché nell'elenco degli scontenti della nomina di Paola Saluzzi non c'erano solo gli avversari di Lubrano. In prima fila a criticare diversi alleati.
Gli interventi in consiglio comunale, le polemiche a mezzo stampa, i commenti di disapprovazione, hanno provocato non solo i dubbi nelle mente della giornalista, ma hanno minato la leadership del capo della coalizione: «Mi sono assunto l'onere e la responsabilità di fare una scelta che la maggioranza non è stata in grado di fare - ha spiegato il sindaco - ma nel momento in cui ho scelto io si doveva lavorare. Non si può perdere ancora tempo a giudicare negativamente l'operato del sindaco. Vanno bene i distinguo ma la maturità politica deve condurre i punti critici nelle modalità e nei luoghi opportuni. Non va bene chiedere al sindaco di assumere delle decisioni e criticarle il giorno dopo su tutti i giornali e i media».
Ecco perché il sindaco Lubrano lunedì prossimo convocherà gli alleati e chiederà a tutti un atto di fiducia. Non solo. Le forze dello schieramento di centro sinistra saranno chiamate a dimostrare concretamente e pubblicamente questa fiducia.
«Chiederò in maniera chiara, inequivocabile e trasparente se c'è volontà comune di andare avanti. Qualora non ci fosse questa fiducia, senza patemi d'animo, sono disposto a rassegnare le dimissioni».
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