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domenica 3 marzo 2013

Non è una crisi, è che non ti amo più

di Arnaldo 'Bibo' Cecchini
Il primo che mi dice che Grillo non è di sinistra lo azzanno.       

Arnaldo Cecchin
Come dicevano le indignadas spagnole: “non è una crisi: è che non ti amo più”. Appunto.

Ho dato un voto utile al Senato: ho scelto M5S, ragionando bene; il premio di maggioranza regionale lo avrebbero fatto PD+SEL, quindi per ridurre i seggi di Berlusconi e Monti il voto utile era solo quello. È andata bene.

Il primo che mi dice che Grillo non è di sinistra lo azzanno; non solo perché lo so e lui non lo nasconde, ma anche perché essendo da sempre “vergin di codardo oltraggio” posso esimermi ora dal “servo encomio”, anche se l’ho votato.

E poi l’unica coalizione che ha proposto l’abolizione della legge Gèlmini era quella (e tanto potrebbe bastarmi).

Ho dato un voto inutile alla Camera: i sondaggi mi hanno convinto che PD+SEL avevano la maggioranza relativa alla Camera (e – a parte le proporzioni – hanno avuto ragione) e quindi un voto aggiuntivo non serviva a niente, e mi hanno illuso che Rivoluzione Civile avrebbe potuto persino farcela (non lo meritava, ma io non sono meritocratico); voto inutile, forse era meglio dare anche questo a M5S, ma amen.

Un’altra sinistra era possibile? Forse: se il realismo degli uni non fosse stato eccessivo, così come l’irrealismo degli altri. Vendola ci ha provato e va ringraziato per questo, ma ha perso di brutto. È restato impagliato nella rete e ormai è fuori dai giochi.

Ho sentito paragoni ridicoli che avvicinavano M5S persino al fascismo o al nazismo.

Grillo non mi è simpatico e non amo chi urla troppo, tra le cose che dice il tasso di sciocchezze è consistente, ma – che io sappia – i “grillini” non hanno, tra l’altro, mai torto un capello a nessuno e non hanno organizzato squadracce punitive; non hanno occupato televisioni (che triste che si possa pensare che una giornalista televisiva sia utile per fini di “promozione” culturale e turistica, dopo tutto quel che succede!) e neppure attaccato manifesti fuori degli spazi; alcuni eletti di M5S sono ingenui o ignoranti, ma sino a prova contraria non ci sono tra loro ladri o corrotti (è presto, ma in Sicilia sembrano essere per bene e comportarsi bene).

Insomma non andavano demonizzati; se no, non è un bel vedere che vi sia la fila a chieder loro voti e sostegno.

Devo anche dire che parecchie delle istanze che portano sono - nella sostanza - espressione di una richiesta di cambiamento sana e condivisibile.

I grillini non sono di sinistra (ma cosa continuano a dirci?): del resto per me non è la prima volta, ho persino votato al Senato anni fa per una coalizione guidata da Rutelli (do you remember?) quindi non è la prima volta che non voto a sinistra.

E ora cerchiamo di sostenere e organizzare il conflitto sociale, la partecipazione e la discussione sui programmi e le idee del cambiamento.

Magari alle prossime elezioni ci torna la voglia: mica è una legge di natura che la sinistra non possa esistere (e governare).

“Grande è il disordine sotto il cielo: la situazione è eccellente!”

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