Salis: «Il sindaco metta un punto fermo»
Il segretario cittadino del Pd sollecita una svolta nell'azione di governo.
Mario Salis |
«Il Partito Democratico ha espresso in modo molto chiaro e inequivocabile la sua proposta di governo della città», ricorda il segretario cittadino Mario Salis.
«Attraverso un documento unitario ha espresso al sindaco e alle forze della coalizione proposte di metodi, contenuti, azioni per ravvivare, intensificare rafforzare l'iniziativa politico istituzionale e amministrativa, confermandosi - anche in virtù del mandato dei cittadini - forza guida della coalizione».
«Il Pd - prosegue Salis - è stato chiarissimo nel dichiarare che l'azione dell'amministrazione è ancora non pienamente adeguata a fronteggiare la crisi in atto e a far percepire ai cittadini il cambiamento voluto e auspicato, per tenuto conto della situazione ereditata (sulla quale occorre essere chiari con i cittadini e comunicare tutto senza reticenza)».
Ma bisogna fare delle scelte: «Occorrono ora urgenti correttivi, quelli che abbiamo proposto al sindaco in una serie interminabile di riunioni e scritto nel documento approvato dagli organi di partito».
Per il rappresentante dei democratici «è sconcertante leggere dai giornali le parole del sindaco che scarica le proprie responsabilità attribuendole a presunte divisioni all'interno del Pd. Il Partito Democratico non è mai stato così unito nel chiedere una svolta nell'attuazione del programma politico amministrativo, nei rapporti interni alla coalizione, nel rapporto tra giunta e consiglio, nelle modalità di comunicazione esterna e di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, delle forze organizzate, sociali e politiche».
Il gruppo politico di maggioranza ha presentato un cronoprogramma di azioni e ha manifestato l'esigenza di un rimpasto di giunta inserendo persone di esperienza, in armonia tra profili tecnici e politici. «Il Partito democratico ha visto la convergenza di altre forze politiche sulle proprie posizioni. Il sindaco è ora chiamato ad ascoltare e a mettere in pratica, a imprimere una svolta nell'azione di governo, a non alimentare divisioni, a mettere un punto fermo, chiaro, quello da lui auspicato ponendo la fiducia, per proseguire l'esperienza con il coinvolgimento di tutti e con un deciso cambio di passo, nell'interesse superiore della città».
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