Sfrattata la squadra di rugby
Doccia fredda per l'Amatori. I chiarimenti del Comune e i dubbi di Bamonti
Un allenamento di rugby |
Il Comune aveva disposto che, scaduta la convenzione con l'Amatori Rugby, il campo di Maria Pia sarebbe stato utilizzato in condominio con l'altra società algherese della palla ovale.
Nei giorni scorsi l'ultimatum. La squadra che milita nel campionato di serie A deve restituire le chiavi dell'impianto all'ente pubblico.
Dal municipio di sant'Anna arrivano dei chiarimenti:
«Il Comune di Alghero per primo si rammarica della situazione in cui si è giunti con la struttura sportiva assegnata in concessione all’Amatori Rugby Alghero - si legge in una nota - Ma non può esimersi dal segnalare che le motivazioni a cui si è giunti a questa situazione non possono essere addebitate all’amministrazione comunale. Sono a tutti note le vicende che hanno condotto di recente ad una spaccatura molto grave in seno al movimento rugbistico locale con la formazione di una nuova società che da subito ha avuto importanti riscontri nel settore giovanile».
«Per mesi l’amministrazione comunale ha cercato di far ragionare le parti per addivenire ad un accordo e così poco prima della scadenza della concessione, entrambe le società avevano comunicato il raggiungimento di tale accordo - prosegue l'intervento dell'ente pubblico - L’amministrazione comunale ha quindi agito, in forma prudenziale, con una delibera di giunta che nel rinnovare la concessione alla amatori Rugby richiamava tale accordo che al momento della sottoscrizione è invece risultato non accettabile dalle parti».
In pratica la convenzione per ridefinire la gestione dell’impianto sportivo di Maria Pia con l’Amatori Rugby non è stata sottoscritta da parte della società: «In assenza di tale atto il Comune di Alghero è tenuto a procedere rispettando il regolamento con gli atti amministrativi conseguenti. L’amministrazione è tenuta ad agire nel rispetto delle leggi, anche nella consapevolezza che i provvedimenti che ne conseguono possono non apparire popolari. Spiace non poco leggere le posizioni dei vertici di una società storica che ha portato il rugby algherese a livelli nazionali ed internazionali. Auspichiamo in questa fase una piena assunzione di responsabilità da parte di tutte le componenti del movimento rugbistico locale per trovare una formula di collaborazione che veda le società collaborare fattivamente in nome del più alto valore dello sport».
Il consigliere centrista Alberto Bamonti però insinua dei dubbi che questa decisione sia figlia di altre questioni:
«Auspico che lo sport non venga utilizzato come mezzo di scambio per soddisfare gli appetiti politici di certi esponenti della maggioranza, diversamente sarebbe una sconfitta per tutti quegli algheresi che credono ancora nel cambiamento», dice in una nota.
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