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Una mozione sull’urbanistica inopportunamente emendata
Perché bocciare, mi chiedo, la considerazione che fa riferimento alle pressioni di forti interessi privati e spesso speculativi sui PUC.
Carlo Mannoni |
Il Forum nazionale “Salviamo il paesaggio” ha avviato, nel corso del 2012, la campagna “Salviamo i paesaggio, salviamo i territori” che mira a censire il patrimonio edilizio sul territorio di ciascun comune per mettere in risalto quanti edifici siano stati costruiti e non siano utilizzati perché vuoti o sfitti.
Sono state soppresse inoltre altre significative parti della mozione che riporto di seguito:
1. Spesso nuove costruzioni non vengono occupate né per lavoro, né per residenza con la conseguenza di nuovi volumi che occupano inutilmente spazi;
2. Che edifici vuoti sono sinonimo di mancata corretta pianificazione;
3. Che è necessario ridurre il consumo del territorio e riqualificare l’esistente.
Sulle case vuote di Alghero non mi soffermo, dato che il problema è a tutti noto. Quando si affronterà il nuovo Puc sarà bene tenerne conto qualora si volesse pianificare l’espansione urbana della città a fronte di una popolazione che si è contratta negli ultimi anni e lo sarà ancor più, secondo le più attendibili proiezioni demografiche, nel prossimo decennio. Bocciando tale parte della mozione si è voluto esprimere, per caso, un contrario avviso da parte della giunta comunale e della maggioranza?
Così come, bocciando la considerazione sulla necessità di ridurre il consumo del territorio riqualificando l’esistente, si è per caso ritenuto, da parte della giunta e della maggioranza, che tali temi siano oggi da ritenersi superati?
Una delibera del Consiglio Comunale poco conosciuta, la n. 5 del 7 febbraio 2013, pone dunque qualche interrogativo sulla volontà politica del governo della città in materia urbanistica. A tali interrogativi non sarà male dare le risposte che competono alle istituzioni, ricordando che il Movimento 5 Stelle, di cui fa parte il consigliere comunale Giorgia Di Stefano, presentatrice della mozione, è oggi, dopo le recenti votazioni per il Parlamento, la componete politica con più suffragi ad Alghero.
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Lo scopo è quello di coinvolgere i comuni italiani nell’accorto uso degli strumenti urbanistici per preservare il territorio, ancora libero, da nuove costruzioni non giustificate dalle esigenze delle comunità insediate.
Alghero è uno dei 500 comuni che hanno aderito all’iniziativa. Lo ha fatto su iniziativa del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giorgia di Stefano, presentatrice di una mozione dal significativo titolo: Proposta di adesione del comune di Alghero a “Salviamo il paesaggio”, approvata dal Consiglio comunale lo scorso 7 febbraio.
La circostanza assume un rilievo positivo in una fase delicata della politica algherese dopo la fine anticipata del secondo mandato dell’ex sindaco Tedde per gli accesi contrasti nel centro destra sul nuovo PUC della città, mentre, dopo otto mesi di governo cittadino, il piano urbanistico comunale non sembra essere ancora all'ordine del giorno dell’agenda dell’attuale sindaco.
Il valore positivo della mozione è stato tuttavia negativamente condizionato dalle modalità con le quali la mozione stessa è stata approvata. Essa conteneva, infatti, alcune considerazioni di principio che sono state inopportunamente emendate nel testo proposto dalla consigliera Di Stefano, su iniziativa proveniente dai banchi del Pd in consiglio comunale. Vediamole.
La prima richiamava l’esigenza che
Alghero è uno dei 500 comuni che hanno aderito all’iniziativa. Lo ha fatto su iniziativa del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giorgia di Stefano, presentatrice di una mozione dal significativo titolo: Proposta di adesione del comune di Alghero a “Salviamo il paesaggio”, approvata dal Consiglio comunale lo scorso 7 febbraio.
La circostanza assume un rilievo positivo in una fase delicata della politica algherese dopo la fine anticipata del secondo mandato dell’ex sindaco Tedde per gli accesi contrasti nel centro destra sul nuovo PUC della città, mentre, dopo otto mesi di governo cittadino, il piano urbanistico comunale non sembra essere ancora all'ordine del giorno dell’agenda dell’attuale sindaco.
Il valore positivo della mozione è stato tuttavia negativamente condizionato dalle modalità con le quali la mozione stessa è stata approvata. Essa conteneva, infatti, alcune considerazioni di principio che sono state inopportunamente emendate nel testo proposto dalla consigliera Di Stefano, su iniziativa proveniente dai banchi del Pd in consiglio comunale. Vediamole.
La prima richiamava l’esigenza che
“un’amministrazione lungimirante e consapevole deve poter governare il proprio Comune svincolata da interessi particolari e da pressioni speculative di singoli”.
La parte in corsivo è stata bocciata. Perché bocciare, mi chiedo, la considerazione che fa riferimento alle pressioni di forti interessi privati e spesso speculativi sui PUC? Si conoscono infatti, e non è una novità, le non infrequenti sintonie tra potere politico-amministrativo e l’insieme degli operatori economico-professionali del settore dell’edilizia, alimentate dalla bramosia di edificare anche laddove non vi sarebbe necessità..
Che senso ha, allora, negare una verità evidente? Potremmo mai bocciare l’articolo 97 della Costituzione che dispone che
Che senso ha, allora, negare una verità evidente? Potremmo mai bocciare l’articolo 97 della Costituzione che dispone che
“i pubblici uffici sono organizzati …. In modo che sia assicurata l’imparzialità dell’amministrazione”?
Sono state soppresse inoltre altre significative parti della mozione che riporto di seguito:
1. Spesso nuove costruzioni non vengono occupate né per lavoro, né per residenza con la conseguenza di nuovi volumi che occupano inutilmente spazi;
2. Che edifici vuoti sono sinonimo di mancata corretta pianificazione;
3. Che è necessario ridurre il consumo del territorio e riqualificare l’esistente.
Sulle case vuote di Alghero non mi soffermo, dato che il problema è a tutti noto. Quando si affronterà il nuovo Puc sarà bene tenerne conto qualora si volesse pianificare l’espansione urbana della città a fronte di una popolazione che si è contratta negli ultimi anni e lo sarà ancor più, secondo le più attendibili proiezioni demografiche, nel prossimo decennio. Bocciando tale parte della mozione si è voluto esprimere, per caso, un contrario avviso da parte della giunta comunale e della maggioranza?
Così come, bocciando la considerazione sulla necessità di ridurre il consumo del territorio riqualificando l’esistente, si è per caso ritenuto, da parte della giunta e della maggioranza, che tali temi siano oggi da ritenersi superati?
Una delibera del Consiglio Comunale poco conosciuta, la n. 5 del 7 febbraio 2013, pone dunque qualche interrogativo sulla volontà politica del governo della città in materia urbanistica. A tali interrogativi non sarà male dare le risposte che competono alle istituzioni, ricordando che il Movimento 5 Stelle, di cui fa parte il consigliere comunale Giorgia Di Stefano, presentatrice della mozione, è oggi, dopo le recenti votazioni per il Parlamento, la componete politica con più suffragi ad Alghero.
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