Zagrebelsky al Quirinale
La XVII legislatura ha cominciato a muovere i primi passi: e che passi!
Antonio Budruni |
Presidente della Camera, Laura Boldrini: un segnale inequivocabile di cambiamento. Una donna che, nel suo primo intervento, ha emozionato milioni di italiani. Presidente del Senato, Piero Grasso, grazie anche al voto di una pattuglia di senatori del M5S. Piero Grasso è stato, fino a pochi mesi fa, capo della Direzione Nazionale Antimafia, un uomo che ha dedicato gran parte della propria vita ad indagare la criminalità organizzata ed oggi rappresenta, in Parlamento, la memoria storica della lotta alla mafia e, sono certo, sarà colui che darà impulso ad una legislazione che consenta davvero di ottenere risultati importanti contro la criminalità organizzata.
Di fronte a questa candidatura, non pochi senatori del M5S non se la sono sentita di seguire il loro leader che sosteneva l’equivalenza di Schifani e Grasso. No, non sono la stessa cosa, si sono detti. E hanno agito di conseguenza, seguendo la loro coscienza e restituendo a Grillo più di un “vaffa”.
In questo avvio di legislatura è certo che il Parlamento riunito in seduta comune con i delegati regionali eleggerà, ad aprile, il nuovo Presidente della Repubblica. Non è altrettanto certa invece l’elezione di un Governo.
Dopo il grande segno di cambiamento rappresentato dall’elezioni dei presidenti delle Camere, adesso bisogno fare un altro passo decisivo nella stessa direzione: Zagrebelsky, Presidente della Repubblica.
Credo che oggi l’unico personaggio in grado di rassicurare il Paese e l’Europa sia Gustavo Zagrebelsky, docente di diritto costituzionale, Presidente della Corte Costituzionale nel 2004, presidente onorario dell’Associazione Libertà e Giustizia, ma, soprattutto, uno dei massimi esperti di diritto costituzionale, profondo conoscitori della lettera e dello spirito della nostra Carta Costituzionale (davvero una delle migliori al mondo), l’unico in grado di assicurare a tutte le componenti politiche e al popolo sovrano, in questo delicato frangente, l’applicazione rigorosa della Costituzione. Un uomo che è fuori da ogni contesto partitico, un personaggio di altissima levatura morale, un grande giurista.
Lanciamo da Alghero, dalla Sardegna questo messaggio attraverso la rete. Facciamolo diventare un vento impetuoso che porti alla più alta carica dello Stato l’uomo che, al momento, può rappresentare quel ruolo e quella funzione nel modo migliore possibile.
In questo avvio di legislatura è certo che il Parlamento riunito in seduta comune con i delegati regionali eleggerà, ad aprile, il nuovo Presidente della Repubblica. Non è altrettanto certa invece l’elezione di un Governo.
Dopo il grande segno di cambiamento rappresentato dall’elezioni dei presidenti delle Camere, adesso bisogno fare un altro passo decisivo nella stessa direzione: Zagrebelsky, Presidente della Repubblica.
Credo che oggi l’unico personaggio in grado di rassicurare il Paese e l’Europa sia Gustavo Zagrebelsky, docente di diritto costituzionale, Presidente della Corte Costituzionale nel 2004, presidente onorario dell’Associazione Libertà e Giustizia, ma, soprattutto, uno dei massimi esperti di diritto costituzionale, profondo conoscitori della lettera e dello spirito della nostra Carta Costituzionale (davvero una delle migliori al mondo), l’unico in grado di assicurare a tutte le componenti politiche e al popolo sovrano, in questo delicato frangente, l’applicazione rigorosa della Costituzione. Un uomo che è fuori da ogni contesto partitico, un personaggio di altissima levatura morale, un grande giurista.
Lanciamo da Alghero, dalla Sardegna questo messaggio attraverso la rete. Facciamolo diventare un vento impetuoso che porti alla più alta carica dello Stato l’uomo che, al momento, può rappresentare quel ruolo e quella funzione nel modo migliore possibile.
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