Il Comune paga l'affitto per l'asilo che non c'è
Il Pdl rilancia la polemica sulla scelta di trasferire la scuola materna di via Marconi.
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Da sin Tedde e Martinelli |
L'asilo non c'è più ma il Comune di Alghero continua a pagare l'affitto.
Nonostante la scuola materna abbia trovato spazio in un altro caseggiato, a costo zero, l'amministrazione ha dovuto onorare il contratto stipulato con i proprietari dei precedenti locali.
Una vicenda che offre il fianco a una nuova polemica sollevata dagli avversari del sindaco Stefano Lubrano.
«Sono stati buttati al vento oltre 16mila euro per la struttura di via Marconi, pur non usufruendone».
L'opposizione torna alla carica sull'asilo che la nuova giunta aveva preferito trasferire, lo scorso mese di settembre, nei locali del plesso scolastico di via Grazia Deledda, dell'Istituto comprensivo n. 3, proprio per risparmiare risorse pubbliche.
L'opposizione torna alla carica sull'asilo che la nuova giunta aveva preferito trasferire, lo scorso mese di settembre, nei locali del plesso scolastico di via Grazia Deledda, dell'Istituto comprensivo n. 3, proprio per risparmiare risorse pubbliche.
Il Pdl a suo tempo aveva già criticato questa scelta: «Una decisione presa all'insegna dell'improvvisazione», incalzano i tre consiglieri Marco Tedde, Michele Pais e Gianni Martinelli, puntando nuovamente il dito contro l'assessore alla Istruzione Romina Caula.
«Gli spazi sono inadeguati, privi di sala giochi, con un cortile minuscolo e fatiscente». Il fatto che fino al 31 marzo l'ente pubblico abbia comunque proseguito a saldare il canone di locazione per la struttura privata avrebbe creato, a detta dei rappresentanti di opposizione «un vero e proprio danno erariale che grida vendetta, una "truffa politica" ai danni dei cittadini algheresi, contrariamente agli sbandierati obiettivi di risparmio posti alla base del trasferimento».
I rappresentanti del Pdl accusano il centrosinistra di non riuscire a ragionare in termini di prospettiva programmatoria e a mettere le basi per la nuova Alghero. «Purtroppo, - dicono - neanche riesce a proseguire le opere pubbliche avviate dal precedente governo di centrodestra».
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