Nella Torre di san Giacomo arriva Negrita
Soccorsa un'altra Careta Careta in difficoltà.
Negrita dopo la ripulitura |
Dopo il recupero della tartaruga Bruca, un'altra Careta Careta è stata ricoverata nel centro di primo soccorso dell'Area Marina protetta Capo caccia - Isola Piana.
Anche in questo caso a lanciare la segnalazione dell'animale in difficoltà è stato un attento diportista.
Il recupero, nel tratto di mare tra Capo Caccia e Punta Giglio, è stato effettuato in collaborazione con il corpo forestale.
Negrita, così è stata ribattezzata la tartaruga per via dell'insolita pigmentazione scura della pelle e del carapace, era coperta di alghe, segno evidente che da diversi giorni non riusciva ad immergersi.
Si è quindi provveduto ad effettuare un esame radiografico dal quale si è potuta appurare l’assenza di infezioni a livello polmonare e una occlusione intestinale, risolta la sera stessa con l’evacuazione spontanea di una striscia adesiva in plastica, presumibilmente proveniente dall’involucro di un assorbente.
La tartaruga ha un’età stimata di 4/5 anni e pesa di 5,8 chilogrammi. Anche in questo caso la giovane età non consente di determinarne il sesso.
Ora Negrita è ospite del Centro di Prima Accoglienza di Torre San Giacomo, dove ha ripreso ad immergersi, nuota con regolarità, viene nutrita con pesce fresco offerto dalla pescheria Tore Ricci, ed appare in buono stato di salute.
La tartaruga ha un’età stimata di 4/5 anni e pesa di 5,8 chilogrammi. Anche in questo caso la giovane età non consente di determinarne il sesso.
Ora Negrita è ospite del Centro di Prima Accoglienza di Torre San Giacomo, dove ha ripreso ad immergersi, nuota con regolarità, viene nutrita con pesce fresco offerto dalla pescheria Tore Ricci, ed appare in buono stato di salute.
Inoltre ieri, si è provveduto a trasferire l’altra tartaruga, Bruca, presso il Centro di recupero dell’Isola dell’Asinara. Le sue condizioni hanno reso necessario il ricovero in una struttura sanitaria dotata di maggiori strumentazioni ed in grado di intervenire meglio sull’infezione polmonare riscontrata. A guarigione completata sarà nuovamente trasferita ad Alghero per la liberazione.
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