Salta il consiglio sul giudice di pace e l'opposizione si ribella
Alla conferenza dei capigruppo la minoranza non ci sarà.
La polemica è nata in seguito alla risposta negativa del presidente Esposito al Pdl che chiedeva di convocare, per il 24 aprile, una seduta dell'assemblea civica per discutere la mozione per salvare l'ufficio del Giudice di Pace, in città. «Infatti, a pochissimi giorni dal termine per la presentazione della richiesta al ministero della Giustizia da parte del Comune per il mantenimento dell'ufficio giudiziario, l'amministrazione non ha colpevolmente e negligentemente convocato il consiglio comunale per assumere tale decisione, evidenziando ancora una volta l'assoluta inadeguatezza al ruolo svolto», accusava il consigliere Pdl Michele Pais sollecitando una seduta urgente.
Gabriella Esposito ha spiegato che, nella data prefestiva, indicata dai cinque consiglieri, non sarebbe stato possibile radunare il consiglio, per le numerose assenze in una giornata pre-festiva. Lo stesso sindaco Lubrano si trovava fuori città per impegni istituzionali.
«L'assemblea ha assoluta autonomia funzionale rispetto al sindaco e, quantomeno, pari dignità essendo il massimo consesso politico cittadino», hanno protestato i cinque capigruppo di minoranza, sottolineando che il vice sindaco, Pietro Monte, avrebbe potuto sostituire Lubrano per riferire all'aula le azioni messe in campo dalla giunta per evitare la soppressione dell'ufficio del Giudice di Pace. L'argomento oggi, alle 18, sarà al centro di un confronto tra il primo cittadino e i capigruppo, su proposta della stessa Esposito. Ma gli esponenti di opposizione non ci saranno.
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