Una fiaccolata per fermare i killer dei randagi
Intanto arriva la condanna da parte del Comune per i maltrattamenti tra le colonie feline.
«I recenti episodi di maltrattamenti di animali avvenuti in città hanno riportato all’attenzione, oltre che sulla crudeltà umana, sull’obbligo del rispetto delle leggi».
L'assessore all'Ecologia Elena Riva interviene dopo gli ultimi episodi di violenza contro i randagi.
In un volantino, distribuito dai volontari, il Comune condanna fermamente tali barbarie e ricorda le leggi che puniscono i responsabili di simili atrocità:
«Gli animali liberi o accuditi sono tutelati secondo il disposto della legge 281/1991».
Nel frattempo sono arrivati i particolari agghiaccianti dell'uccisione di Max, il gattone rosso del centro storico. É stato picchiato con uno strumento appuntito, che gli ha provocato «la rottura della vertebra con lo sfondamento dello sfintere». Così dice la perizia necroscopica allegata alla denuncia che sarà presentata domani mattina dall'associazione A-Mici di Matisse. Le associazioni stanno organizzando una fiaccolata per ricordare tutti i randagi vittime di questo gioco al massacro tra le colonie e tra le strade della città, e per sensibilizzare l'opinione pubblica al rispetto degli animali.
Colonia felina |
L'assessore all'Ecologia Elena Riva interviene dopo gli ultimi episodi di violenza contro i randagi.
In un volantino, distribuito dai volontari, il Comune condanna fermamente tali barbarie e ricorda le leggi che puniscono i responsabili di simili atrocità:
«Gli animali liberi o accuditi sono tutelati secondo il disposto della legge 281/1991».
Spesso infatti molti ignorano, o fanno finta di ignorare, che per chi maltratta un animale le norme prevedono la reclusione da tre a otto mesi, o multe da 5.000 a 30.000 euro.
«La polizia municipale - assicura l'assessore Elena Riva - vigilerà nelle zone interessate dalla presenza di cani e gatti al fine di prevenire situazioni di maltrattamenti».
«La polizia municipale - assicura l'assessore Elena Riva - vigilerà nelle zone interessate dalla presenza di cani e gatti al fine di prevenire situazioni di maltrattamenti».
Le reazioni di sdegno per quanto sta accadendo in città arrivano pure da oltre mare: «In quanto cittadini che rispettano gli animali non possiamo accettare che crudeltà del genere restino impunite, che esseri senzienti vengano considerati meno delle cose nella scala dei valori di ogni individuo - scrive Mariangela Corrieri, responsabile Lav di Firenze - Non possiamo accettare che in Sardegna la legge italiana non abbia diritto di cittadinanza e ci rifiutiamo di visitare una Regione dove la civiltà si misura con il metro del randagismo, abbandono e atti indegni».
Max |
I volontari che ogni giorno sono in prima linea per difendere i più indifesi hanno intenzione di portare avanti le denunce, ma senza la collaborazione della popolazione si rischia di fare un buco nell'acqua. Anche a questo servirà la manifestazione pacifica che sarà programmata nei prossimi giorni. I volontari animalisti non vogliono più sentirsi soli. E a questo proposito, in merito agli ultimi episodi avvenuti nel centro storico viene difficile pensare che nessuno abbia visto niente: «Per favore, chi sa o ha visto qualcosa, parli», è l'appello delle persone che hanno accudito Max fino all'ultimo respiro.
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