La accusano di furto, ma è non vedente
Lo spiacevole episodio avvenuto in un supermercato cittadino è stato denunciato in polizia.
«Non sono mai stata umiliata così». Parla la donna ingiustamente accusata di furto. Stava facendo la spesa in un supermercato cittadino, accompagnata dalla sorella, perché è non vedente. Quando in fila alle casse ha sentito una voce che diceva: «Mi raccomando, controllare i carrelli e le borse personali».
«Non sono mai stata umiliata così». Parla la donna ingiustamente accusata di furto. Stava facendo la spesa in un supermercato cittadino, accompagnata dalla sorella, perché è non vedente. Quando in fila alle casse ha sentito una voce che diceva: «Mi raccomando, controllare i carrelli e le borse personali».
Ma dopo aver pagato e riposto gli acquisti nei sacchetti, mentre le due donne andavano verso l'uscita del punto vendita, la stessa dipendente che poco prima aveva pronunciato quella frase, continuava ad osservarle. La sorella che ha notato quell'atteggiamento alquanto anomalo ha chiesto se vi fosse qualche problema. «Lei ha risposto in modo sgarbato che essendo noi due persone sospette voleva visionare il contenuto della borsa di mia sorella, poiché, poco prima, nel reparto Ortofrutta, a suo dire, l'aveva notata che giocava con una busta in plastica con della frutta e che l'avrebbe infilata nella sua borsa».
A quel punto la donna non vedente ha spontaneamente consegnato la borsa affinché fosse controllata, specificando l'impossibilità di commettere un furto anche a causa della sua disabilità. Questa scena si è svolta di fronte agli occhi dei clienti che affollavano il punto vendita. I dubbi della cassiera infatti si sono rivelati infondati. Ma ora sarà lei a doversela vedere con la giustizia. «Ho insistito per sapere il nome della dipendente che di fronte a tutti mi ha accusato di furto e ha preteso di frugare tra i miei effetti personali, ma mi ha risposto no, sempre con modi sgarbati». Di fronte al rifiuto le due clienti, che si sono sentite vittima di una profonda ingiustizia, hanno chiamato le forze dell'ordine per identificare la responsabile e hanno sporto denuncia in commissariato.
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