Ma per i gatti feriti chi deve intervenire?
Gentili redazioni,
prima di tutto comincio ringraziandovi per aver pubblicato la mail da me inviata al sindaco del Comune di Sassari ma, vorrei sottolineare che la mia comunicazione per denunciare e sollecitare un intervento circa una carenza nel Pronto Soccorso animali di Sassari, non è “ presunta”, come qualcuno scrive, ma reale!
Per quanto riguarda la risposta da parte della Asl Veterinaria Area “C” di Sassari (leggi qui), trovo fuori luogo e fuorviante quanto viene affermato nel comunicato stampa a voi inviato, oltre a essere poco corretto e offensivo nei confronti di quei cittadini onesti che si prodigano per aiutare un animale in difficoltà. Invito tutti ad analizzare bene il testo ricevuto, prima di arrivare a facili conclusioni.
Non è assolutamente vero che il servizio di soccorso Asl è efficiente e gode di ottima salute, i fatti parlano chiaro: ho denunciato la Asl Veterinaria di Sassari Area “C”, Il Comune e la Polizia Municipale di Sassari presso la Questura di Sassari, non per puro divertimento, o perché non avessi nulla da fare, ma per omissione di soccorso! Allego copia della denuncia che include il numero delle chiamate fatte e relativo contenuto delle conversazioni telefoniche.
La stessa Polizia Municipale, le cui risposte al telefono, quando ho chiamato più volte, sono state udite da dei testimoni, in quanto in vivavoce, e date a un’altra persona che ha chiamato per lo stesso gatto ferito, erano sempre le stesse:
Vorrei capire cosa intenda la Asl Veterinaria quando afferma che
Mi domando da quando i gatti sono diventati animali di serie “C” nel Comune di Sassari e non?
Qualcuno sa chi ha il compito d’intervenire, per favore? Di chi è la competenza? Del fruttivendolo, del fabbro, del carrozziere o di chi? Sono molto curioso di sapere chi deve occuparsene, ma nessuno sembra saperlo quando si chiamano i numeri destinati a questo tipo di soccorso.
Per finire, La Asl invita le associazioni a dare una mano per la lotta contro il randagismo e, conoscendo bene questa realtà, risponderei che le associazioni e i volontari, spesso e volentieri, si fanno carico di situazioni e spese che invece dovrebbero essere a carico delle istituzioni, sterilizzando animali, ricoverandoli in strutture private, curandoli a loro spese e occupandosi delle adozioni. T
prima di tutto comincio ringraziandovi per aver pubblicato la mail da me inviata al sindaco del Comune di Sassari ma, vorrei sottolineare che la mia comunicazione per denunciare e sollecitare un intervento circa una carenza nel Pronto Soccorso animali di Sassari, non è “ presunta”, come qualcuno scrive, ma reale!
Per quanto riguarda la risposta da parte della Asl Veterinaria Area “C” di Sassari (leggi qui), trovo fuori luogo e fuorviante quanto viene affermato nel comunicato stampa a voi inviato, oltre a essere poco corretto e offensivo nei confronti di quei cittadini onesti che si prodigano per aiutare un animale in difficoltà. Invito tutti ad analizzare bene il testo ricevuto, prima di arrivare a facili conclusioni.
Non è assolutamente vero che il servizio di soccorso Asl è efficiente e gode di ottima salute, i fatti parlano chiaro: ho denunciato la Asl Veterinaria di Sassari Area “C”, Il Comune e la Polizia Municipale di Sassari presso la Questura di Sassari, non per puro divertimento, o perché non avessi nulla da fare, ma per omissione di soccorso! Allego copia della denuncia che include il numero delle chiamate fatte e relativo contenuto delle conversazioni telefoniche.
La stessa Polizia Municipale, le cui risposte al telefono, quando ho chiamato più volte, sono state udite da dei testimoni, in quanto in vivavoce, e date a un’altra persona che ha chiamato per lo stesso gatto ferito, erano sempre le stesse:
“Non esiste più la convenzione per soccorrere i gatti, questo è quanto ci dice la Asl Veterinaria e noi non possiamo intervenire perché non è di nostra competenza e non abbiamo i mezzi per farlo”.
Il servizio Asl è così attivo, secondo loro, da non essere in grado di rispondere alle chiamate dei cittadini ma, stranamente, solo a quelle dei Barracelli, delle Guardie Zoofile e della Polizia Municipale, per riferire al cittadino che si trova davanti a un caso di questo tipo, che non può intervenire e quindi di arrangiarsi.
Vorrei sottolineare che in questo caso specifico, da me denunciato, telefonicamente non mi si riferiva che l’intervento non poteva essere effettuato perché in corso altre emergenze, ma solo a causa dell’interruzione della convenzione per il soccorso dei gatti.
Ora, invece di rimangiarsi quello che viene detto ai cittadini quando si chiama, e ovviamente dopo che vengono portate a conoscenza di tutti inadempienze di tale portata, inviterei i dirigenti a mettersi d’accordo, fare un passo indietro, e risolvere il problema nel più breve tempo possibile, oltre a chiedere scusa per il mancato soccorso e per la morte di un altro gatto investito che, nonostante le chiamate di una ragazza, hanno lasciato agonizzare sotto la pioggia nei giorni scorsi. E questo sarebbe un servizio attivo?
Vorrei far notare che i dati riportati come “prova” dell’efficienza Asl, si riferiscono ad anni passati, si parla del presente in questo caso, di quello che avviene ultimamente, non di tempo fa. Ho ricevuto una mail da parte di un esponente del Comune di Sassari che, caso strano, conferma il buco nel soccorso animale, a differenza di quanto affermato dalla Asl, e scrive:
“Esiste come lei sa una convenzione tra Asl e Facoltà di Veterinaria in base alla quale il pronto soccorso veterinario si è reso disponibile a curare gli animali feriti. La Asl però non avrebbe inserito i gatti all'interno di tale convenzione. Inoltre il comune non ha un servizio di accoglienza per i gatti randagi. E' chiaramente necessario che tali enti pubblici debbano provvedere in sinergia per trovare una soluzione per quanto riguarda il problema relativo ai gatti e ritengo che le segnalazioni come la Sua siano di sicuro stimolo in tale senso.”
Vorrei capire cosa intenda la Asl Veterinaria quando afferma che
"Per i gatti e per i cani che non sono in pericolo di vita, invece, il servizio presta la propria opera all'interno dei canili sanitari individuati dai singoli comuni"
Cosa vuol dire questo? Come si può stabilire se un animale è in pericolo di vita o meno se non viene mandato sul posto un veterinario? Come ci si può rivolgere al canile comunale di appartenenza, se il comune stesso dove si risiede non ne possiede uno o osserva solo orari di ufficio o nessuno risponde al numero per le emergenze, o chi lo fa risponde con un continuo “noi non possiamo fare nulla”?
Inoltre, come possono iniziare una comunicazione di questo tipo dicendo che va tutto bene e poi concludere affermando che:
Inoltre, come possono iniziare una comunicazione di questo tipo dicendo che va tutto bene e poi concludere affermando che:
“Nonostante le difficoltà, il pronto soccorso veterinario continua la propria attività accogliendo in via prioritaria e selettiva le emergenze per i cani"
Cosa significa questo nella nostra lingua? Che i gatti non vengono più soccorsi, e questa non è fantascienza, ma la dura realtà! Non perderei il mio tempo dietro a queste cose altrimenti. Inviterei tutti a chiamare il servizio Asl che, forse, ora, dopo il polverone sollevato, risponderà alle chiamate e, spero, interverrà anche per i gatti ma, ripeto, fino a qualche giorno fa, non era certo così e non mi stupirei se la situazione rimanesse invariata ancora per lungo tempo.
Fino a un mese fa circa, i gatti, così come i cani, venivano accolti e curati e trasportati dal Taxi Dog (che si occupa della cattura e degli interventi di soccorso degli animali sinistrati), dietro richiesta della Asl Veterinaria, presso il Pronto Soccorso della Facoltà Veterinaria di Sassari, dove, solitamente, venivano accolti e ricoverati per le cure e/o gli accertamenti del caso.
Mi domando da quando i gatti sono diventati animali di serie “C” nel Comune di Sassari e non?
Qualcuno sa chi ha il compito d’intervenire, per favore? Di chi è la competenza? Del fruttivendolo, del fabbro, del carrozziere o di chi? Sono molto curioso di sapere chi deve occuparsene, ma nessuno sembra saperlo quando si chiamano i numeri destinati a questo tipo di soccorso.
Per finire, La Asl invita le associazioni a dare una mano per la lotta contro il randagismo e, conoscendo bene questa realtà, risponderei che le associazioni e i volontari, spesso e volentieri, si fanno carico di situazioni e spese che invece dovrebbero essere a carico delle istituzioni, sterilizzando animali, ricoverandoli in strutture private, curandoli a loro spese e occupandosi delle adozioni. T
Tutto questo richiede determinazione, costanza, notevole stress e un grande dispendio di energia che, sicuramente, chi si assume questo onere, nonostante le mille difficoltà, riesce a sopportare e a portare a termine anche se, sicuramente, ne farebbe a meno se solo chi è pagato per svolgere tutto questo, lo facesse al posto loro, come accade in altre regioni italiane.
Detto questo, rinnovo il mio invito affinché questa situazione doppiamente spiacevole venga risolta nel più breve tempo possibile e che la Asl Veterinaria e il Comune di Sassari, insieme, trovino il modo per mettersi d’accordo visto che è in gioco la vita dei nostri animali d’affezione dei quali, ricordo, secondo la legge italiana, è il diretto responsabile il sindaco del Comune nel quale si trovano e il cui mancato soccorso è punibile penalmente.
Cordiali saluti,
Raffaele Caneo
Detto questo, rinnovo il mio invito affinché questa situazione doppiamente spiacevole venga risolta nel più breve tempo possibile e che la Asl Veterinaria e il Comune di Sassari, insieme, trovino il modo per mettersi d’accordo visto che è in gioco la vita dei nostri animali d’affezione dei quali, ricordo, secondo la legge italiana, è il diretto responsabile il sindaco del Comune nel quale si trovano e il cui mancato soccorso è punibile penalmente.
Cordiali saluti,
Raffaele Caneo
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