Su Maria Pia, Capo Caccia aveva visto giusto?
La domanda, a undici mesi di distanza, è quanto mai attuale.
Carlo Mannoni |
Nel mio articolo del 14 giugno 2012 su Sardegna Democratica dal titolo "Capo Caccia sa chi vincerà le elezioni algheresi" scrivevo, con riferimento all'intervento su Maria Pia proposto da un gruppo di imprenditori e fatto proprio dalla giunta comunale dell'allora sindaco Tedde nel programma triennale per le opere pubbliche 2011-2013:
La domanda, a undici mesi di distanza, è quanto mai attuale. Non certo per il risultato delle elezioni, che ben conosciamo, ma perché lo stesso intervento, con la medesima dicitura ed il medesimo investimento di capitale privato in opere pubbliche, già presente nel programma triennale 2011-2013 del sindaco Tedde, è ripetuto tale e quale nella bozza di programma triennale 2013-2016 che il sindaco Lubrano ha presentato in questi giorni ai suoi alleati.
"Opere di riqualificazione urbanistica e ricettiva nell'area comunale di Maria Pia", questo è il titolo del complesso di "opere pubbliche" che si intendono realizzare con un apporto di capitale privato di 135 milioni.
Di quali lavori pubblici o lavori di pubblica utilità, come la legge richiede in caso di intervento del capitale privato, si tratta? Quante le migliaia e migliaia di metri cubi sono previsti per un sito così delicato come quello di Maria Pia? Qual'è la strategia del sindaco relativa all'importante compendio?
Sono domande legittime che rivolgiamo al sindaco Lubrano che certo non se ne vorrà dolere dato che, al suo insediamento, riferendosi al sito di Maria Pia, aveva detto : "Vogliamo condividere con gli algheresi in maniera trasparente quali usi e quali strategie adottare per dare valore a Maria Pia".
Non so se sia ancora dell'imbarazzato avviso espresso pochi giorni prima delle elezioni, quando aveva affermato che "il progetto sembra prevedere un tipo di struttura chiusa all'esterno che porterebbe poca economia al resto della città. Per noi è invece è importante che il turista in visita possa entrare in contatto con la cultura di Alghero, i suoi prodotti tipici, le sue attività commerciali".
Insomma, basta abbattere i muri di confine del nuovo complesso edilizio e oplà, e il gioco è fatto! La struttura da chiusa diventa, così, aperta alla città. Forse è per questo che sono rimasti identici sia il titolo dell'opera che l'investimento privato previsti dalla giunta Tedde.
"Ora sappiamo dai depliants che dietro quell'intervento ci sono le più grosse ed influenti, ed assai note, imprese algheresi, mosse da un investimento di 200 milioni. Parliamo di due resorts di categoria 5 stelle, due hotels 5 stelle ciascuno con circa 220 camere e suites, parco privato di 240.000 mq con circa 20.000 mq di piscine, altri 2.000 mq collegata con il centro congressi del comune, un centro sportivo per calcio, calcetto, tennis e pallacanestro su 18.000 mq., parcheggi di uso pubblico e riservati agli alberghi per 1.400 posti auto. Lo faranno vincere, l'avvocato Marinaro, questi e gli altri metri cubi in più che si prevedono o lo faranno invece perdere?"
La domanda, a undici mesi di distanza, è quanto mai attuale. Non certo per il risultato delle elezioni, che ben conosciamo, ma perché lo stesso intervento, con la medesima dicitura ed il medesimo investimento di capitale privato in opere pubbliche, già presente nel programma triennale 2011-2013 del sindaco Tedde, è ripetuto tale e quale nella bozza di programma triennale 2013-2016 che il sindaco Lubrano ha presentato in questi giorni ai suoi alleati.
"Opere di riqualificazione urbanistica e ricettiva nell'area comunale di Maria Pia", questo è il titolo del complesso di "opere pubbliche" che si intendono realizzare con un apporto di capitale privato di 135 milioni.
Di quali lavori pubblici o lavori di pubblica utilità, come la legge richiede in caso di intervento del capitale privato, si tratta? Quante le migliaia e migliaia di metri cubi sono previsti per un sito così delicato come quello di Maria Pia? Qual'è la strategia del sindaco relativa all'importante compendio?
Sono domande legittime che rivolgiamo al sindaco Lubrano che certo non se ne vorrà dolere dato che, al suo insediamento, riferendosi al sito di Maria Pia, aveva detto : "Vogliamo condividere con gli algheresi in maniera trasparente quali usi e quali strategie adottare per dare valore a Maria Pia".
Non so se sia ancora dell'imbarazzato avviso espresso pochi giorni prima delle elezioni, quando aveva affermato che "il progetto sembra prevedere un tipo di struttura chiusa all'esterno che porterebbe poca economia al resto della città. Per noi è invece è importante che il turista in visita possa entrare in contatto con la cultura di Alghero, i suoi prodotti tipici, le sue attività commerciali".
Insomma, basta abbattere i muri di confine del nuovo complesso edilizio e oplà, e il gioco è fatto! La struttura da chiusa diventa, così, aperta alla città. Forse è per questo che sono rimasti identici sia il titolo dell'opera che l'investimento privato previsti dalla giunta Tedde.
Per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare.." canterebbero oggi Mina e Piero Focaccia!
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