Elementi per avviare il cambiamento ci sono
Piazza Civica, opinioni a confronto sul primo anno dell'amministrazione Lubrano. Leggi le domande.
A chiunque è facile comprendere che, dopo un anno di amministrazione, sarebbero insufficienti gli elementi di valutazione sull’operato di una Giunta: il programma elettorale ha una proiezione quantomeno quinquennale.
Ciò per premettere che quanto oggi possiamo esprimere è meramente indicativo. È possibile, comunque, trarre alcune riflessioni sugli aspetti che si intravvedono come caratterizzanti dell’attuale maggioranza rispetto a quella precedente di Centrodestra:
Tutti elementi essenziali per avviare il processo di mutamento auspicato nel programma di Centrosinistra.
La gestione unica dei due Parchi (terrestre e marino), la risoluzione dei contratti sulla finanza derivata, la riduzione dei fitti passivi e così via, sono alcuni esempi concreti del nuovo corso impostato.
Va però evidenziato che la coalizione – in una visione organica con la Giunta – dovrà darsi tempi più rapidi nell’affrontare e dirimere i problemi perché ogni ritardo, oltre che arrecare pregiudizio alle prospettive di crescita della città, offrirà ai detrattori ogni utile strumento di contestazione facilmente metabolizzabile dall’opinione pubblica, con conseguente rischio di inversione dei consensi ricevuti.
A conforto della attendibilità di quanto sopra evidenziato, voglio qui rappresentare una semplice comparazione dei dati sulla produttività dei Consigli Comunali nel loro primo anno di consiliatura.
Tonino Baldino |
Ciò per premettere che quanto oggi possiamo esprimere è meramente indicativo. È possibile, comunque, trarre alcune riflessioni sugli aspetti che si intravvedono come caratterizzanti dell’attuale maggioranza rispetto a quella precedente di Centrodestra:
- un discreto rinnovamento generazionale;
- una presenza femminile attiva;
- la voglia di moralità ad iniziare dalle politiche della spesa;
- un diffuso spirito di dedizione sia tra i Consiglieri che tra gli Assessori;
- la voglia di riorganizzare la città partendo dai quartieri.
Tutti elementi essenziali per avviare il processo di mutamento auspicato nel programma di Centrosinistra.
La gestione unica dei due Parchi (terrestre e marino), la risoluzione dei contratti sulla finanza derivata, la riduzione dei fitti passivi e così via, sono alcuni esempi concreti del nuovo corso impostato.
Va però evidenziato che la coalizione – in una visione organica con la Giunta – dovrà darsi tempi più rapidi nell’affrontare e dirimere i problemi perché ogni ritardo, oltre che arrecare pregiudizio alle prospettive di crescita della città, offrirà ai detrattori ogni utile strumento di contestazione facilmente metabolizzabile dall’opinione pubblica, con conseguente rischio di inversione dei consensi ricevuti.
A conforto della attendibilità di quanto sopra evidenziato, voglio qui rappresentare una semplice comparazione dei dati sulla produttività dei Consigli Comunali nel loro primo anno di consiliatura.
Quello a guida Lubrano vede l’adozione di circa 67 delibere in 25 sedute di Consiglio (produttività di 2,68 delibere per seduta). Per la prima Amministrazione Tedde erano 78 le delibere in 36 sedute (2,16 delibere per seduta). Andando a ritroso, si potrà verificare che l’Amministrazione Baldino nel suo primo anno aveva assunto 100 delibere in 32 sedute (3,125 delibere per seduta) e quella a guida Sechi 81 delibere in 24 sedute (3,375 delibere per seduta).
Da qui le evidenti deduzioni: la coalizione a minore produttività risulta quella a guida Tedde con 2,16 delibere a seduta, mentre la più virtuosa sarebbe quella a guida Sechi con 3,375 delibere a seduta. Alla coalizione a guida Baldino, invece, spetterebbe il riconoscimento della maggiore mole di lavoro svolto in assoluto per delibere e sedute. Lubrano sarebbe comunque dentro lo standard.
Naturalmente, per una valutazione completa bisognerebbe entrare nel merito degli atti adottati, giusto per capirne qualità ed effetti virtuosi. Ad esempio, le delibere di adozione ed avvio del piano parcheggi (area ex-SAICA, ex-Giordo e quadrilatero edificio ex-ERSAT) per complessivi oltre 1.200 nuovi posti-auto nel centro urbano; oppure quelle per la Facoltà di Architettura o per il project financing, non potranno essere poste alla stregua della votazione di un Ordine del Giorno o di una variazione del bilancio, che è di carattere squisitamente tecnico. Sono molto importanti le politiche e gli atti di programmazione.
Sotto questo aspetto, sarà opportuno che si voglia e si sappia intelligentemente instaurare il giusto dialogo tra maggioranza ed opposizione (particolarmente per le materie di rilevanza strategica, prima fra tutte il PUC). Per rimanere nel solco del cambiamento di stile, la elaborazione del Piano Urbanistico dovrà essere in coerenza con le istanze che provengono dalle borgate e dai quartieri – specie quelli considerati marginali – perché soltanto così saranno attivate le necessarie dinamiche di aggregazione sociale e recuperati i più idonei livelli di vivibilità urbana.
Altrettanta vigilanza procedurale dovrà essere riservata per il nuovo servizio di Igiene Urbana: se impostato con rigore organizzativo, potranno ottenersi risparmi dal 10 al 20% rispetto agli attuali costi. Sarà necessario però che l’Amministrazione Comunale, una volta definito il progetto aziendale, voglia seguire la procedura di un appalto “leggero”, cioè provvedere direttamente al reperimento degli spazi operativi nonché all’acquisto (ad esempio in leasing) di macchine ed attrezzature da affidare in concessione – con le dovute garanzie – alla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Al termine del periodo contrattuale le stesse ritorneranno nella disponibilità del Comune. È necessario, cioè, che in città si sviluppi una mentalità imprenditoriale anche nel settore dell’igiene ambientale e fare in modo che – riducendo gli sperperi gestionali, propri degli appalti-concorso – una buona parte del fatturato del servizio vada a beneficio delle imprese locali. Tutti accorgimenti preziosi che potranno aiutare a rinvigorire la nostra ormai asfittica economia.
Tonino Baldino è stato sindaco di Alghero. Attualmente presiede il Centro Studi & Politica Giuseppe Toniolo.
Da qui le evidenti deduzioni: la coalizione a minore produttività risulta quella a guida Tedde con 2,16 delibere a seduta, mentre la più virtuosa sarebbe quella a guida Sechi con 3,375 delibere a seduta. Alla coalizione a guida Baldino, invece, spetterebbe il riconoscimento della maggiore mole di lavoro svolto in assoluto per delibere e sedute. Lubrano sarebbe comunque dentro lo standard.
Naturalmente, per una valutazione completa bisognerebbe entrare nel merito degli atti adottati, giusto per capirne qualità ed effetti virtuosi. Ad esempio, le delibere di adozione ed avvio del piano parcheggi (area ex-SAICA, ex-Giordo e quadrilatero edificio ex-ERSAT) per complessivi oltre 1.200 nuovi posti-auto nel centro urbano; oppure quelle per la Facoltà di Architettura o per il project financing, non potranno essere poste alla stregua della votazione di un Ordine del Giorno o di una variazione del bilancio, che è di carattere squisitamente tecnico. Sono molto importanti le politiche e gli atti di programmazione.
Sotto questo aspetto, sarà opportuno che si voglia e si sappia intelligentemente instaurare il giusto dialogo tra maggioranza ed opposizione (particolarmente per le materie di rilevanza strategica, prima fra tutte il PUC). Per rimanere nel solco del cambiamento di stile, la elaborazione del Piano Urbanistico dovrà essere in coerenza con le istanze che provengono dalle borgate e dai quartieri – specie quelli considerati marginali – perché soltanto così saranno attivate le necessarie dinamiche di aggregazione sociale e recuperati i più idonei livelli di vivibilità urbana.
Altrettanta vigilanza procedurale dovrà essere riservata per il nuovo servizio di Igiene Urbana: se impostato con rigore organizzativo, potranno ottenersi risparmi dal 10 al 20% rispetto agli attuali costi. Sarà necessario però che l’Amministrazione Comunale, una volta definito il progetto aziendale, voglia seguire la procedura di un appalto “leggero”, cioè provvedere direttamente al reperimento degli spazi operativi nonché all’acquisto (ad esempio in leasing) di macchine ed attrezzature da affidare in concessione – con le dovute garanzie – alla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Al termine del periodo contrattuale le stesse ritorneranno nella disponibilità del Comune. È necessario, cioè, che in città si sviluppi una mentalità imprenditoriale anche nel settore dell’igiene ambientale e fare in modo che – riducendo gli sperperi gestionali, propri degli appalti-concorso – una buona parte del fatturato del servizio vada a beneficio delle imprese locali. Tutti accorgimenti preziosi che potranno aiutare a rinvigorire la nostra ormai asfittica economia.
Tonino Baldino è stato sindaco di Alghero. Attualmente presiede il Centro Studi & Politica Giuseppe Toniolo.
Leggi gli interventi:
- Tonino Baldino: "Elementi per avviare il cambiamento ci sono"
- Mario Bruno: "Se si cambia passo il centrosinistra ce la può fare"
- Mario Conoci: "Spariti i grandi temi, langue la cura ordinaria"
- Giorgia Distefano: "Un anno di nulla"
- Carlo Mannoni: "La sindrome del paguro bernardo"
- Gianni Piredda: "Una pagella con voti misti"
- Maria Graziella Serra: "Mi aspettavo di più"
- Marco Tedde: "Assoluta delusione"
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