Il Canile Primavera chiude le porte in faccia ai volontari
Visite solo al mattino. Adozioni a rischio. Scatta la rivolta.
Per ovviare a questo problema ultimamente questa pratica è stata istituzionalizzata da un documento del Comune di Alghero che autorizza un elenco di volontari a portare fuori i cani, per curarli esternamente, a proprie spese. La stessa decisione i volontari sperano venga presa anche dal comune di Sorso, titolare di circa 200 cani, tra i 500 ospiti del canile della comunità Primavera e dagli altri enti locali convenzionati.
L'associazione Fuori di Zampa è stata costituita ufficialmente meno di un anno fa ma in realtà è la sintesi di un nucleo di volontari storici della struttura o provenienti da altre esperienze di volontariato animalista. In dieci anni questa pattuglia di giovani ha fatto tanto per aiutare gli ospiti del canile, non solo dedicando il proprio tempo libero all'interno, ma favorendo le adozioni, accollandosi spese veterinarie straordinarie e con donazioni di cibo e materiale, tra cui ciotole, numerose cucce, e una gabbia da degenza.
Alcuni volontari dell'Ass. Fuori di Zampa davanti al cancello chiuso |
Cancelli chiusi in faccia ai volontari del canile di proprietà della Comunità Primavera. Ieri pomeriggio alcuni attivisti dell'associazione animalista Fuori di Zampa, come avveniva da circa dieci anni, si sono presentati davanti all'ingresso della struttura di Pala Pirastru per aiutare i dipendenti della cooperativa ad effettuare le pulizie dei box e consentire ai cani di poter uscire dalle gabbie e fare attività di socializzazione.
Ieri molti cani sono rimasti chiusi nel loro box, poiché c'erano in servizio appena due dipendenti per gestire 500 cani e avrebbero avuto necessità di un aiuto.
Non è stato possibile offrirlo perché le nuove disposizioni impongono che i visitatori esterni possano accedere all'area privata esclusivamente al mattino. Negati peraltro gli ingressi di domenica, giornata in cui in tanti, liberi da impegni di lavoro, si recavano in canile per scegliere un amico a quattro zampe da adottare.
Le nuove regole a sorpresa valgono anche per i volontari.
Non si conoscono i motivi che hanno portato a questa decisione che non è mai stata ufficializzata all'associazione di volontariato nonostante il costante impegno all'interno del canile, documentato peraltro da fatture per prestazioni veterinarie che ammontano a migliaia di euro.
Infatti i volontari, nonostante la struttura, classificata come canile sanitario, sia sotto la guida di due veterinari, e nonostante i comuni convenzionati paghino una retta per la custodia dei propri randagi, da anni si accollano le cure straordinarie esterne, esami specialistici, prelievi e interventi chirurgici che non potrebbero essere garantiti all'interno, per mancanza di attrezzature o anche perché spesso capita che le emergenze avvengano nel fine settimana o in fasce orarie in cui i professionisti in servizio nella struttura non sono presenti e non hanno la reperibilità.
Cane in visita pre-adozione |
Grazie a campagne di raccolta fondi è stato possibile salvare la vita a decine di animali che una volta ricoverati esternamente non hanno più fatto ritorno in gabbia perché felicemente adottati.
Ora l'associazione, particolarmente attiva sul fronte delle adozioni, teme che a causa delle nuove disposizioni si riduca drasticamente il numero di visitatori, quindi di potenziali adottanti.
«Al mattino la maggior parte della gente lavora o ha impegni personali - dicono i volontari - ovviamente per formalizzare le adozioni è giusto rispettare la fascia oraria mattutina perché è presente il direttore con cui va perfezionata la pratica. Ma è fondamentale che la struttura sia aperta anche al pomeriggio per consentire agli esterni una prima passeggiata tra i box alla ricerca di un cane da adottare. Capita infatti che prima di scegliere il proprio amico la futura famiglia decida di trascorrere del tempo con lui per iniziare a creare una relazione. Tutto questo non sarà più possibile. Anche perché al mattino gli operatori hanno i minuti contati. Tra pulizie e distribuzione dei pasti il tempo vola e la presenza di volontari o visitatori sarebbe solo un intralcio e una fonte di stress per i cani. Il pomeriggio era il momento più adatto per lo sgambamento e per la socializzazione. Impedire l'ingresso al pomeriggio equivale a impedire l'ingresso».
L'associazione ha chiesto ai comuni convenzionati di prendere prima possibile una posizione e di verificare se sono rispettati o meno i requisiti previsti nei contratti con il canile privato.
Bacinelle-piscine per cani donate |
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