Inizia la fiera al porto: è bagarre
Commercianti nuovamente sul piede di guerra.
Fiera al porto (archivio) |
Confcommercio, Confartigianato e i consorzi Riviera del Corallo, Città Alghero Compagnia d’Impresa e Alghero in Centro, interpreti delle proteste provenienti da parte di numerosi operatori cittadini, dopo le polemiche già emerse nelle precedenti stagioni, intervengono nuovamente sullo scopo delle “manifestazioni fieristiche” su aree pubbliche, nell’ambito del contesto urbano.
La bagarre scoppia nuovamente alla vigilia dell'inaugurazione della Fiera di San Giovanni, sul Lungomare Barcellona.
La bagarre scoppia nuovamente alla vigilia dell'inaugurazione della Fiera di San Giovanni, sul Lungomare Barcellona.
Per nove giornate la nuova passeggiata fronte mare ospiterà la bancarelle.
«L'aspetto principale di questa manifestazione - protestano le associazioni di categoria - è costituito da numerosi spazi attrezzati per la vendita e la somministrazione di prodotti - per lo più già presenti sul mercato algherese – creando in tal modo non solo inutili duplicazioni dell’offerta ma fruendo anche degli innegabili vantaggi derivanti dall’ubicazione e dal contestuale svolgimento, nell’area adiacente, della manifestazione legata ai Fuochi di San Giovanni».
«Aldilà delle valutazioni circa la formula di tale “fiera-mercato”, - proseguono i rappresentanti dei commercianti - costituisce un’offesa agli operatori cittadini, posto che in più occasioni era stato ribadito dall’amministrazione che tale manifestazione nel 2013 si sarebbe svolta con una diversa articolazione spazio-temporale (moduli di tre giornate in ubicazioni cittadine diverse) e per la vendita/somministrazione esclusivamente di produzioni tipiche regionali».
Questa proposta era stata condivisa con l'assessore alle Attività produttive Alma Cardi e con il sindaco Stefano Lubrano.
«Appare incomprensibile come possa essere stato autorizzato, ancora una volta, lo svolgimento di tale manifestazione con una formula già ritenuta incompatibile con gli obiettivi, posto che un’area pubblica della città continua ad essere messa a disposizione di pochi che, peraltro, ne traggono un innegabile ingiustificato vantaggio».
Una scelta, secondo i consorzi commerciali che «determina ulteriore turbolenza in un mercato, come quello cittadino, già di per se caratterizzato da una situazione di profonda recessione».
Questa proposta era stata condivisa con l'assessore alle Attività produttive Alma Cardi e con il sindaco Stefano Lubrano.
«Appare incomprensibile come possa essere stato autorizzato, ancora una volta, lo svolgimento di tale manifestazione con una formula già ritenuta incompatibile con gli obiettivi, posto che un’area pubblica della città continua ad essere messa a disposizione di pochi che, peraltro, ne traggono un innegabile ingiustificato vantaggio».
Una scelta, secondo i consorzi commerciali che «determina ulteriore turbolenza in un mercato, come quello cittadino, già di per se caratterizzato da una situazione di profonda recessione».
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