Più informazioni sulle regole del sistema sanitario
Lettera dell'On. Mario Bruno con il seguito alla segnalazione di Antonio Budruni sulla sanità.
Mario Bruno |
Antonio Budruni ha segnalato dalle pagine di questo giornale il caso di un cittadino che ha prenotato una visita al CUP (Centro Unico di Prenotazione) ed è stato visitato, nel cosiddetto “Palazzo della sanità”, da un medico specialista (previo pagamento del ticket); lo specialista – viene riportato nell’articolo -gli ha diagnosticato una patologia per la quale ha indicato, nell’impegnativa, l’intervento chirurgico “urgente” .
Sulla base delle regole vigenti, che ho potuto approfondire con la Direzione Sanitaria della Asl, non mi sembrano congrui alcuni passaggi effettuati dal sistema sanitario, mentre altri appaiono corretti.
A parte le indicazioni dei lunghissimi tempi per le liste d’attesa e le complicazioni burocratiche riportate, davvero assurde, sarebbe stato preciso compito dello specialista contattare direttamente il Reparto per fornire ulteriori e opportune informazioni, trattandosi infatti di ricovero urgente che può essere effettuato anche su proposta diretta dello specialista.
Non mi risulta che l’ospedale non possa accettare disposizioni di ricovero urgente che non siano state fatte dai medici del reparto, come avrebbero fatto eccepire invece al paziente interessato, il quale, suo malgrado, è dovuto ricorrere nuovamente al CUP per la prenotazione dell’intervento (previo ulteriore pagamento di ticket). Il ricovero urgente, oltre che dallo specialista (non necessariamente del reparto) può essere effettuato dal medico di famiglia, dal medico del 118 o dal pronto soccorso.
Solo il ricovero ospedaliero programmato è disposto dallo specialista del reparto che prescrive gli eventuali accertamenti diagnostici preparatori (in regime di pre-ricovero). Tali esami sono esenti di ticket (in quanto il costo è compreso nel DRG, cioè nel costo del ricovero).
Non mi risulta che l’ospedale non possa accettare disposizioni di ricovero urgente che non siano state fatte dai medici del reparto, come avrebbero fatto eccepire invece al paziente interessato, il quale, suo malgrado, è dovuto ricorrere nuovamente al CUP per la prenotazione dell’intervento (previo ulteriore pagamento di ticket). Il ricovero urgente, oltre che dallo specialista (non necessariamente del reparto) può essere effettuato dal medico di famiglia, dal medico del 118 o dal pronto soccorso.
Solo il ricovero ospedaliero programmato è disposto dallo specialista del reparto che prescrive gli eventuali accertamenti diagnostici preparatori (in regime di pre-ricovero). Tali esami sono esenti di ticket (in quanto il costo è compreso nel DRG, cioè nel costo del ricovero).
In sintesi, credo sia mancata l’informativa corretta delle regole e credo che purtroppo ciò sia spesso causa di disguidi, di perdite di tempo e di denaro soprattutto a danno delle persone più fragili. Servirebbe una comunicazione istituzionale semplice e capillare da parte della Regione, anche attraverso i medici di famiglia, ai quali occorre sempre rivolgersi, e maggiore controllo per una più attenta osservanza delle regole da parte di tutti.
Si spendono tante risorse da parte del Presidente della Regione in comunicazione istituzionale inutile! Una volta tanto faccia qualcosa di utile e di necessario. Mi farò carico di una precisa proposta, in questo senso, all’assessore regionale della Sanità e al Presidente della Regione.
Grazie per l'ospitalità e per aver sollevato un problema di valenza generale.
Grazie per l'ospitalità e per aver sollevato un problema di valenza generale.
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