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| Mario Bruno |
Gentilissimo Direttore de “La Voce di Alghero”,
ho avuto modo di leggere solo in questi giorni l’
opinione di Antonio Budruni sul “disinteresse dei politici sui temi della malasanità”, nel quale sono stato chiamato in causa per non essermi interessato di un caso (non so ancora se, e fino a quanto, generalizzato) riportato su
un pezzo precedente dallo stesso Budruni, nell’ambito di uno spazio del giornale telematico da Lei diretto.
Mi scuso per non aver letto per tempo gli articoli, nonostante ogni giorno attraverso Google mi venga sottoposta una rassegna di articoli online che in modo diretto o indiretto mi riguardano e nonostante cerchi di essere sempre sul “pezzo”, anche con la lettura degli articoli pubblicati su “La Voce di Alghero” che ritengo davvero uno strumento di informazione e di opinione prezioso e professionale, anche grazie alla Sua direzione.
Forse dovrò cambiare motore di ricerca, oppure chiedere agli opinionisti che svolgono contemporaneamente il ruolo di dirigenti politici di movimenti locali, di trovare anche altro mezzo (non in alternativa alla stampa, sia ben chiaro, ma rafforzativo, più diretto) per rivolgere sollecitazioni così importanti e di carattere estremamente generale che, come in questo caso, colpiscono le persone più fragili, delle quali ho cercato sempre di farmi carico.
Nel merito, chiederò presto conto alla Direzione Sanitaria della Asl se il caso rientra nella prassi e quali sono le norme effettive che regolano le liste d’attesa, le prenotazioni e il pagamento dei ticket.
Così come è stato riportato, mi sembra davvero un modo di operare vergognoso.
Successivamente, se le risposte non saranno soddisfacenti e se mi renderò conto che tale sistema persiste, interrogherò con determinazione e fermezza l’Assessore Regionale della Sanità per chiederle se è a conoscenza di tale prassi e come intenda intervenire per ripristinare diritti e tutele.
La ringrazio per l’attenzione e per la pubblicazione integrale di questa lettera.
Cordiali saluti,
Mario Bruno
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