Rinasce la spiaggia delle Bombarde
Azzeccata la strategia di attendere il ritorno naturale della sabbia.
La spiaggia delle Bombarde |
Quasi riformata completamente la mezza luna di sabbia, per alcuni affezionati bagnanti, un vago ricordo.
Un risultato che oggi premia la scelta di non muovere un dito, e di dire no a esperimenti artificiali nel tentativo di invertire il processo di erosione.
A qualche anno di distanza infatti si rivela vincente l'indicazione arrivata dalla commissione di qualificati esperti, costituita per studiare delle misure di tutela per le coste a rischio.
«Avevamo ragione», commenta il sedimentologo Vincenzo Pascucci, che ha sempre sfoderato ottimismo parlando del futuro delle Bombarde. «È sempre meglio evitare interventi invasivi perché si rischia di fare peggio, - spiega il tecnico - preferibile lasciare che la natura faccia il suo corso».
«Avevamo ragione», commenta il sedimentologo Vincenzo Pascucci, che ha sempre sfoderato ottimismo parlando del futuro delle Bombarde. «È sempre meglio evitare interventi invasivi perché si rischia di fare peggio, - spiega il tecnico - preferibile lasciare che la natura faccia il suo corso».
Tra i più convinti che aspettare fosse la strategia giusta anche Gianmarco Saba, dirigente del settore Ecologia che ha coordinato il team di scienziati: «Avevamo detto che la scomparsa e ricomparsa della sabbia alle Bombarde è un fenomeno ciclico - ricorda - ha un intervallo di circa 10-15 anni, a seconda di alcune variabili». Prevedibile quindi che il problema si ripresenti: «Dobbiamo aspettarci un altro fenomeno di erosione analogo a quello di due anni fa - prosegue Saba - ma questo non deve far venire il panico agli operatori o agli amministratori. Bisogna saper aspettare. Se avessimo fatto un ripascimento, non sappiamo se avrebbe modificato l'equilibrio di questa spiaggia».
Lo stato di salute del litorale delle Bombarde è monitorato anche dalla Regione e dall'Area Marina Protetta capo Caccia - Isola Piana. Grazie a un progetto finanziato dall'Unione europea i movimenti del tappeto sabbioso, nell'arco delle stagioni, sono tenuti sotto controllo e periodicamente vengono effettuati dei rilevamenti da parte di una squadra di esperti.
Lo stato di salute del litorale delle Bombarde è monitorato anche dalla Regione e dall'Area Marina Protetta capo Caccia - Isola Piana. Grazie a un progetto finanziato dall'Unione europea i movimenti del tappeto sabbioso, nell'arco delle stagioni, sono tenuti sotto controllo e periodicamente vengono effettuati dei rilevamenti da parte di una squadra di esperti.
Diverso è il caso della fascia costiera di Maria Pia, in particolare nel tratto verso la borgata di Fertilia. Qui la commissione salva-spiagge ha suggerito di ricostituire la duna con una barriera di canne che ha impedito la dispersione dei granelli bianchi sulla strada, consentendo così la formazione di un accumulo di sedimento di circa trenta centimetri.
L'esperimento riuscito di un ripascimento naturale, messo in pratica con pochissime risorse economiche, è monitorato in uno studio dell'Enea e ha suscitato la curiosità del ministero dell'Ambiente. Mentre la Conservatoria delle Coste ha finanziato un altro progetto per migliorare ulteriormente i risultati raggiunti e consolidare la duna che si è rigenerata.
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