Se si cambia passo il centrosinistra ce la può fare
Piazza Civica, opinioni a confronto sul primo anno dell'amministrazione Lubrano. Leggi le domande.
Mario Bruno |
Alla luce degli impegni assunti nel programma elettorale e nelle dichiarazioni programmatiche del Sindaco in Consiglio Comunale, che giudizio dà al primo anno dell'amministrazione Lubrano?
In questo primo anno, come ho avuto già modo di dichiarare pubblicamente, l'azione dell'amministrazione non è stata pienamente adeguata a fronteggiare la crisi in atto e a far percepire ai cittadini il cambiamento voluto e auspicato.
In questo primo anno, come ho avuto già modo di dichiarare pubblicamente, l'azione dell'amministrazione non è stata pienamente adeguata a fronteggiare la crisi in atto e a far percepire ai cittadini il cambiamento voluto e auspicato.
Certo, non è facile amministrare oggi in una situazione difficilissima sotto il profilo delle risorse economiche (tagli consistenti dei trasferimenti a livello statale e regionale, patto di stabilità, residui) e umane (dirigenza sottodimensionata e macchina burocratica da riorganizzare). Molte energie sono state spese per le emergenze e per riorganizzare la struttura comunale.
Si paga anche lo scotto dell’inesperienza e la distribuzione dei carichi di lavoro (per la prima volta) solo su sei assessori, tra l’altro tutti alla prima esperienza amministrativa. È’ però ora inevitabile una svolta.
Sono stati fatti i passi necessari e sono state poste le basi per la realizzazione del programma elettorale?
Direi di sì. Occorre ora, però, come dicevo, una svolta nell'attuazione del programma politico amministrativo, nei rapporti interni alla coalizione, nelle modalità di comunicazione, di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini e delle forze organizzate.
Sono stati fatti i passi necessari e sono state poste le basi per la realizzazione del programma elettorale?
Direi di sì. Occorre ora, però, come dicevo, una svolta nell'attuazione del programma politico amministrativo, nei rapporti interni alla coalizione, nelle modalità di comunicazione, di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini e delle forze organizzate.
Mi sono fatto carico, insieme al mio partito, di proporre un cronoprogramma di azioni, da attuare anche con un maggiore coinvolgimento dei consiglieri comunali; abbiamo insieme manifestato l'esigenza della rivisitazione della giunta con integrazione di persone di esperienza, in armonia tra profili tecnici e politici. Serve davvero coinvolgere le migliori risorse della città. Occorre essere davvero conseguenti, con un deciso cambio di passo.
Quali impegni sono stati mantenuti e quali no?
Tra gli impegni mantenuti, per esempio, quelli riguardanti la casa con la progettazione delle case in edilizia agevolata a Santa Maria La Palma, delle case popolari a Caragol e Carrabuffas, oltre all’avvio dei lavori di quelle a Sa Segada; l’accordo sofferto con Archittettura; la definizione degli atti per la circonvallazione (con il recupero delle risorse definanziate); l’ottenimento di un nuovo cantiere comunale per Fertilia e il ripristino dei fondi per il progetto di riuso turistico; la battaglia per la sanità, contro i tagli dell’atto aziendale; servizi sociali più attenti agli anziani, alle famiglie, alle persone con disabilità.
Molto resta da fare. Serve innanzitutto rimettere al centro il progetto d’insieme che costituisca l’anima dell’azione politico amministrativa. Senza bussola, si naviga a vista. Per essere pratici, occorre un immediato confronto sulle linee guida del PUC che preveda la riqualificazione dei quartieri, una pianificazione dei servizi e una espansione equilibrata delle residenze e delle strutture ricettive a rotazione d’uso; la predisposizione del bilancio previsionale che veda la partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali per la città; la pianificazione commerciale; la gestione unitaria del porto in un nuovo quadro di regole e di servizi; l’appalto per la nettezza urbana e un migliore decoro urbano.
Se può, le chiediamo di supportare le sue argomentazioni nel merito e nel metodo di quelle che ritiene le più importanti decisioni, comportamenti, e azioni (o inazioni) dell'amministrazione.
La cosa che più mi sta a cuore è tenere fede al programma che abbiamo proposto in campagna elettorale. È un progetto concordato con i cittadini. A loro bisogna rendere conto, anche comunicando eventuali ostacoli che si frappongono al raggiungimento del programma. Bisogna sperimentare un vero e proprio metodo di partecipazione alle scelte.
È più faticoso lo so. Ma sappiamo anche che il nostro elettorato è esigentissimo e ci vota perché siamo diversi. Se si cambia passo il centrosinistra ce la può fare.
Mario Bruno è consigliere regionale del PD.
Quali impegni sono stati mantenuti e quali no?
Tra gli impegni mantenuti, per esempio, quelli riguardanti la casa con la progettazione delle case in edilizia agevolata a Santa Maria La Palma, delle case popolari a Caragol e Carrabuffas, oltre all’avvio dei lavori di quelle a Sa Segada; l’accordo sofferto con Archittettura; la definizione degli atti per la circonvallazione (con il recupero delle risorse definanziate); l’ottenimento di un nuovo cantiere comunale per Fertilia e il ripristino dei fondi per il progetto di riuso turistico; la battaglia per la sanità, contro i tagli dell’atto aziendale; servizi sociali più attenti agli anziani, alle famiglie, alle persone con disabilità.
Molto resta da fare. Serve innanzitutto rimettere al centro il progetto d’insieme che costituisca l’anima dell’azione politico amministrativa. Senza bussola, si naviga a vista. Per essere pratici, occorre un immediato confronto sulle linee guida del PUC che preveda la riqualificazione dei quartieri, una pianificazione dei servizi e una espansione equilibrata delle residenze e delle strutture ricettive a rotazione d’uso; la predisposizione del bilancio previsionale che veda la partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali per la città; la pianificazione commerciale; la gestione unitaria del porto in un nuovo quadro di regole e di servizi; l’appalto per la nettezza urbana e un migliore decoro urbano.
Se può, le chiediamo di supportare le sue argomentazioni nel merito e nel metodo di quelle che ritiene le più importanti decisioni, comportamenti, e azioni (o inazioni) dell'amministrazione.
La cosa che più mi sta a cuore è tenere fede al programma che abbiamo proposto in campagna elettorale. È un progetto concordato con i cittadini. A loro bisogna rendere conto, anche comunicando eventuali ostacoli che si frappongono al raggiungimento del programma. Bisogna sperimentare un vero e proprio metodo di partecipazione alle scelte.
È più faticoso lo so. Ma sappiamo anche che il nostro elettorato è esigentissimo e ci vota perché siamo diversi. Se si cambia passo il centrosinistra ce la può fare.
Mario Bruno è consigliere regionale del PD.
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