200mila euro a Meta: dubbi di legittimità
L'opposizione impugna la delibera e chiede l'annullamento.
Gruppi di minoranza |
Un gruppo di consiglieri comunali di opposizione ha impugnato la delibera 237 dello scorso 10 luglio con cui l'amministrazione comunale rinuncia a 200mila euro, la propria quota dei proventi derivanti dalle Grotte di Nettuno, a favore della fondazione Meta (leggi qui).
«Questa bizzarra variazione è stata fatta in spregio a tutte le più elementari regole di contabilità pubblica».
Marco Tedde, Michele Pais, Gianni Martinelli, Alberto Zanetti, Francesco Marinaro, Alberto Bamonti e Giorgia Di Stefano ritengono che il provvedimento sia illegittimo perché «principalmente modifica il conto consuntivo 2012, approvato il 2 luglio, che alla luce di ciò deve essere riaperto e riapprovato ma dal consiglio comunale e non dalla giunta».
Secondo la minoranza inoltre è un atto da valutare bene perché «la giunta espropria il consiglio comunale delle sue prerogative ed espone l'amministrazione a rischi di natura contabile e finanziaria che impongono l'intervento del Collegio dei Revisori e, nell'ipotesi in cui il Collegio non dovesse intervenire, della magistratura contabile».
I consiglieri hanno spedito il ricorso per controllo di legittimità alla regione Sardegna, settore Enti Locali e hanno chiesto l'annullamento della delibera. «Con tale provvedimento si cerca di rimediare alla "dimenticanza" relativa alla mancata spendita di 1.325.000 euro entro la fine dello scorso anno; negligenza alla quale maldestramente si cerca di rimediare con atti contabili disinvolti», attaccano gli avversari di Lubrano.
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