Accipicchia che sicurezza
La bolla ovattata di Stefano Lubrano.
Paola Corredu |
Neanche un accenno di autocritica nelle ultime dichiarazioni del Sindaco Lubrano.
Nessun tentennamento nel difendere a “spada tratta” il suo esecutivo, di cui elogia il lavoro indefesso, la completa dedizione alla città e ai suoi problemi. Neanche un dubbio sulla qualità del lavoro svolto da questi assessori a prescindere dalla quantità.
Insomma, per il Sindaco Lubrano, sembra che ad Alghero tutto vada bene, tutto funzioni a meraviglia. I problemi vengono affrontati con decisione e risolti con rapidità. Un’azione amministrativa celere ed efficace.
Nasce il sospetto che il nostro Sindaco sia molto distratto o che da mesi non metta il naso fuori da S. Anna. Altrimenti si sarebbe reso conto, al di la delle critiche provenienti da varie componenti politiche di maggioranza, dello scontento diffuso che serpeggia fra i suoi concittadini, anche fra coloro che lo hanno eletto. Avrebbe visto in quali condizioni di abbandono, trasandatezza, disorganizzazione e disordine è ridotta la città da lui guidata.
Probabilmente il Sindaco Lubrano vive all’interno di una bolla ovattata, tutto dedito all’autocompiacimento e ben lontano da ogni forma di ascolto e da ogni osservazione critica. Tra irresponsabilità ed inconsapevolezza, il Sindaco gioca a rimpiattino, evitando di prendere atto e quindi risolvere i gravi problemi politici di cui egli stesso è parte. Tra atteggiamenti di furbizia e temporeggiamenti, lascia scorrere il tempo in attesa che gli altri facciano la prima mossa per poter studiare la propria contromossa vincente (si fa per dire!).
E intanto è già stato dilapidato un quinto del capitale investito dai cittadini algheresi sul Sindaco Lubrano al momento delle elezioni comunali. Il tempo, ecco il capitale investito, il primo dei cinque anni di governo comunale che se n'è andato inutilmente.
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