Architettura ad Alghero prima in Italia. Ma de che?
Il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica è in cima alle classifiche nazionali. Che cosa vuol dire?
Ivan Blečić |
Prima questo. Se Gertrude Stein fosse stata una studiosa di valutazione, avrebbe sicuramente scritto “un indicatore è un indicatore è un indicatore”. Un indicatore indica il fenomeno, mai è il fenomeno stesso. Gli indicatori servono quando non possiamo direttamente misurare il fenomeno o quando esso ha molte faccettature. Per capirci: per sapere l’altezza di una persona, si prende il metro e la si misura, e in questo caso il fenomeno equivale alla sua misura. Ma come si può sapere la bontà di un corso di laurea, o la qualità della ricerca prodotta da un Dipartimento universitario?
Qui le cose si complicano perché ci sono molte sfaccettature, alcune non direttamente misurabili, alcune che persino fanno riferimento alla sfera dei giudizi che possono variare da persona a persona.
Da anni a valutare i corsi di laurea ci prova Censis. Per ragionarci, queste valutazioni vanno capite. Gli indicatori che usa Censis si basano su alcuni dati e misure di cosiddetta produttività (siccome qualcuno solleverà la questione: no, nemmeno a me piace il termine) e di mobilità internazionale. In soldoni, si prendono una serie di dati, misure di quantità degli esami sostenuti, di continuità, persistenza e regolarità delle carriere degli studenti e per la mobilità internazionale il numero delle università ospitanti e di studenti in uscita e in arrivo. Poi questi dati vengono combinati (i secchioni possono leggere la nota metodologica per capire esattamente come) e infine riportati in voti su scala da 0 a 110 (è una simpatica trovata di Censis per renderli più comprensibili facendoli sembrare voti di laurea).
Torniamo ora ai risultati di Architettura. In base a questi conti, le lauree triennali del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica dell’Università di Sassari si sono classificate prime con il voto 106,3/110, staccando lontani al secondo e terzo posto i politecnici di Milano (95,3) e Torino (94,6).
Che cosa esattamente ci dice questa classifica? Intanto, non dice che i docenti di Architettura sono in media più bravi, competenti, disponibili e coinvolgenti che altrove (su questo qualcosa tra poco). La classifica Censis parla invece dell’efficacia, efficienza e tenuta del modello e dell’organizzazione didattica. Dice che il progetto didattico di Architettura funziona, e a noi che siamo dentro ci conferma che un progetto didattico ci vuole.
Il successo di Architettura ad Alghero arriva da lontano. Il modello delle laurea triennali e specialistiche (il cosiddetto 3+2) non era inevitabilmente né una sciagura né una manna, ma andava interpretato e adoperato per costruire un coerente progetto didattico all'interno dei vincoli e delle opportunità che questo modello offriva. La lungimiranza dei fondatori di Architettura ad Alghero, tra cui Giovanni Maciocco (a Cesare roba di Cesare, anche quando in pensione), sta nel aver saputo riconoscere la necessità di dotarsi di un tale coerente progetto didattico. I buoni risultati di tutti questi anni in ultima istanza dicono che Architettura è nata bene e che ha saputo vivere e prosperare, senza sudditanze, complessi di inferiorità e provincialismi, radicandosi nel territorio e aprendosi al mondo.
Alcuni ricorderanno che nella classifica Censis dell’anno scorso Architettura ad Alghero è arrivata seconda. Rovistando meglio tra i dati e il nuovo metodo di calcolo, si scopre che una delle ragioni è che l’anno scorso tra i parametri risultavano anche la dotazione degli spazi per la didattica. Per l’effetto della cosiddetta riforma cosiddetta Gelmini, Censis quest’anno non ha invece potuto arrivare ad una facile ed univoca attribuzione degli spazi ai corsi di laurea. Perché me lo chiedete? Sì, se Censis avesse tenuto conto della dotazione di spazi, Architettura ad Alghero non avrebbe così clamorosamente staccato gli altri, forse non sarebbe nemmeno arrivata prima.
Dicevo che Censis non dice molto sulla bravura e competenza dei docenti. Su questo qualcosa ci dice invece l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) istituita dal Ministero dell’Università. La valutazione sulla qualità della ricerca (VQR) condotta da questa agenzia colloca il Dipartimento di Architettura al secondo posto in Italia complessivamente nei settori disciplinari dell’architettura e addirittura al primo nel settore di “Tecnica e pianificazione urbanistica” (anche qui i secchioni possono leggere i dati, i numeri, e il metodo di calcolo degli indicatori).
Ora, le valutazioni devono sempre essere capite e possono sempre essere discusse. Da docente di valutazione comprendo la perspicacia di chi sostiene che alle pratiche di valutazione si applica la battuta sulle leggi e salsicce: coloro che venerano le leggi e a cui piacciono le salsicce non dovrebbero mai sapere come le une e le altre vengono prodotte.
Eppure, il combinato disposto di queste due indagini ci dice qualcosa di importate su Architettura ad Alghero, specie perché sono una indipendente dall'altra ed entrambe di medesimo segno. Non contano tanto le classifiche in sé quanto il giudizio generale che possiamo trarre, che l’Architettura ad Alghero è una buona scuola, con un solido progetto didattico, dove si fa ricerca interessante ed utile; e più in generale che è possibile nel Sud e in Sardegna fare buona università alla pari delle migliori esperienze italiane.
Se mi si chiedesse come abbiamo fatto, non direi perché i docenti di Architettura ad Alghero sono i più bravi e brillanti insegnanti e ricercatori di questo mondo, semplicemente perché non lo sono. Direi invece che è perché Architettura ad Alghero ha sempre saputo interrogarsi, dibattere e ragionare sul presente e sul futuro, perché ha saputo costruire un’agenda e un progetto educativo, perché attorno a questo progetto ha saputo aggregare persone, impegno e passione. Tutte cose, tra parentesi, di cui il nostro Ateneo avrebbe disperatamente bisogno e che invece ha fatto poco e male.
Dicevo, se c’è una cosa che ci dicono i risultati è che Architettura ad Alghero è una buona scuola di architettura, design e urbanistica e che ha saputo fare buona università. È quel che più conta al di là delle crude classifiche, anche se – ho una confessione da farvi – pur sapendo come vengono fatte, cerco di rispettare le leggi e di tanto in tanto vado matto per le salsicce.
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