Autodafé in salsa catalana per Lubrano
Il Sindaco rappresenta tutti i cittadini e non può prostrarsi spartendo poltrone al solo fine di conservare la propria.
Marco Tedde |
Il mortificante aut aut del Pd al Sindaco in materia di spartizione dei posti in Giunta e in quelli di sottogoverno ha proprio le sembianze di un ’”Autodafé” della Sacra Inquisizione.
Era un rito che si svolgeva in una piazza in cui, dopo una processione pubblica dei colpevoli e la lettura della sentenza, i condannati venivano vestiti con sacchi e berretti da somaro e frustati fino ad arrivare alla messa al rogo del condannato che, se s’era pentito, veniva invece frustrato.
Ebbene, dopo il famoso decalogo e il prendere o lasciare che Lubrano aveva cercato di imporre in modo maldestro al PD -che lo aveva rinviato al mittente in malo modo - il Sindaco ha avviato un percorso pubblico di riflessione e pentimento che pare proprio un “Autodafé”.
Dopo schiaffi e fustigazioni politiche e berretti da somaro mediatici ora il Sindaco si avvia, dopo la sofferta contrizione, verso la “fustigazione politica” inflittagli dal Segretario regionale del Pd. Pena costituita dal più volte negato azzeramento della Giunta e successivo rimpasto secondo i desiderata dei maggiorenti del PD che fungono da “badanti”.
Una scena indecorosa: il Sindaco rappresenta tutti i cittadini algheresi e non può prostrarsi spartendo poltrone al solo fine di conservare la propria. Lubrano deve recuperare con uno scatto d’orgoglio quella dignità che oggi è sotto i talloni di alcune forze politiche e deve respingere gli assalti alla diligenza che non servono a fare il bene dei cittadini algheresi ma solo a saziare gli insani appetiti di qualche “badante politico”.
Il Sindaco fa l’altalena da un eccesso all’altro: prima schiaffeggia per un anno in malo modo il PD, relegandolo in un cantuccio ed evitando di utilizzare il suo contributo, e ora si prostra ai suoi voleri “sentenziati” dall’uomo arrivato da Sassari. Alghero ha necessità di impegno per la soluzione dei suoi problemi e non di perdite di tempo in spartizioni defatigatorie ed estenuanti che fanno perdere di vista il fine per cui Lubrano e la sinistra si sono proposti al governo della Città.
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