I giornali: la fabbrica dei precari
Solo una piccola parte può considerarsi casta.
Lo sapevate che in Italia solo un giornalista su cinque (il 19 per cento) ha un contratto di lavoro dipendente e i regolari prendono almeno cinque volte più dei precari?
Elisabetta Palmisano |
Si avete capito bene: i precari dell’informazione, quelli senza i quali nessun giornale finirebbe in edicola e nessun programma andrebbe in onda!
L’informazione si paga, questo è sacrosanto, ma la fotografia della professione oggi è devastante: 50 centesimi per il web, due – tre – cinque euro per la carta stampata, vessazioni senza fine. Se è vero, allora, che l’informazione si paga perché questo concetto non è applicabile ai colleghi giornalisti da “due zeri” al mese?
L’11 e 12 luglio ’13 si terranno a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), gli Stati Generali al livello nazionale dell’informazione precaria.
Un confronto fra colleghi giornalisti di tutta Italia, rappresentanti degli organismi di categoria, del Governo, forze politiche e altri sindacati.
Gli argomenti sul tavolo sono tanti:
Seguirò i lavori non solo come Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ma anche per aggiornare Voi lettori della Voce di Alghero su quello che accade nel mondo del giornalismo che solo una piccola parte può considerarsi casta.
Elisabetta Palmisano è Consigliera nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
L’informazione si paga, questo è sacrosanto, ma la fotografia della professione oggi è devastante: 50 centesimi per il web, due – tre – cinque euro per la carta stampata, vessazioni senza fine. Se è vero, allora, che l’informazione si paga perché questo concetto non è applicabile ai colleghi giornalisti da “due zeri” al mese?
L’11 e 12 luglio ’13 si terranno a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), gli Stati Generali al livello nazionale dell’informazione precaria.
Un confronto fra colleghi giornalisti di tutta Italia, rappresentanti degli organismi di categoria, del Governo, forze politiche e altri sindacati.
Gli argomenti sul tavolo sono tanti:
- la legge sull’equo compenso che va a tutelare freelance e collaboratori
- la Carta di Firenze, strumento deontologico nato per disciplinare modelli virtuosi di collaborazione tra giornalisti e editori , e la sua applicazione
- Mercato del lavoro
- Legge Fornero
- Gli “autonomi” nel prossimo contratto collettivo nazionale di lavoro
- Un nuovo welfare per autonomi e parasubordinati
- Formazione e aggiornamento professionale
Seguirò i lavori non solo come Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ma anche per aggiornare Voi lettori della Voce di Alghero su quello che accade nel mondo del giornalismo che solo una piccola parte può considerarsi casta.
Elisabetta Palmisano è Consigliera nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
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