La contro notizia del giorno
L'ennesima insolenza di Cappellacci alla Sardegna travestita da sovranismo.
Carlo Mannoni |
Si può vincere un ricorso alla Corte Costituzionale senza presentarlo e trarne pure vanto?
L'illegittimità costituzionale della norma è stata infatti dichiarata a seguito del ricorso presentato dalla Regione Trentino-Alto Adige e dalle Provincie autonome di Trento e Bolzano ma, come precisa la Corte Costituzionale,
Sin qua l'ennesima insolenza di Cappellacci alla Sardegna travestita da sovranismo. Un'insolenza che è lo specchio di quattro anni e mezzo di altrettante insolenze elargite ai sardi con la complicità dei partiti di centro destra in consiglio regionale e degli uomini che di tali gruppi politici hanno fatto parte. Teniamone conto ancor di più ora che Renato Soru ha deciso di non candidarsi alle primarie per la presidenza della Regione.
http://www.unionesarda.it/articolo/politica_italiana/2013/07/20/la_consulta_boccia_il_taglio_dell_irap_cappellacci_a_gamba_tesa_sul_governo-1-323008.htmld
Per Cappellacci si, ed è l'ennesima sua presa in giro alla Sardegna.
Ecco la notizia pubblicata tra quelle in evidenza ieri, 21 luglio 2013, sul sito online dell'Unione Sarda e stranamente scomparsa a metà pomeriggio, dopo una mia nota su facebook:
Ecco la notizia pubblicata tra quelle in evidenza ieri, 21 luglio 2013, sul sito online dell'Unione Sarda e stranamente scomparsa a metà pomeriggio, dopo una mia nota su facebook:
"Consulta: no a sanzioni alla Sardegna. Cappellacci: un successo sullo Stato".E, a seguire, il commento del presidente della Regione:
"La sentenza della Corte Costituzionale è l'ennesima vittoria della Sardegna verso lo Stato e si somma a tutte le altre che hanno riconosciuto la fondatezza della nostre rivendicazioni".L'affermazione di Cappellacci è falsa. L'articolo 7 del decreto legislativo n. 149 del 2011 sulle sanzioni alle Regioni ad autonomia speciale in caso di violazione delle norme relative al Patto di stabilità, dichiarato illegittimo dalla sentenza n. 219 del 16 luglio 2013 della Corte Costituzionale, non era stato, infatti, impugnato dalla Regione Sardegna. A quale rivendicazione si riferisce Cappellacci?
L'illegittimità costituzionale della norma è stata infatti dichiarata a seguito del ricorso presentato dalla Regione Trentino-Alto Adige e dalle Provincie autonome di Trento e Bolzano ma, come precisa la Corte Costituzionale,
"l’accoglimento del ricorso ha conseguentemente effetto nei riguardi di tutte le Regioni a statuto speciale, oltre che nei riguardi delle Province autonome".Se ne avvantaggia quindi la Sardegna senza aver mosso un dito! La Regione, infatti, con il ricorso n. 20 del 2012 aveva impugnato altre norme e la sua impugnativa è stata oltretutto respinta dalla Corte Costituzionale proprio con la sentenza n. 219 del 16 luglio 2013.
Sin qua l'ennesima insolenza di Cappellacci alla Sardegna travestita da sovranismo. Un'insolenza che è lo specchio di quattro anni e mezzo di altrettante insolenze elargite ai sardi con la complicità dei partiti di centro destra in consiglio regionale e degli uomini che di tali gruppi politici hanno fatto parte. Teniamone conto ancor di più ora che Renato Soru ha deciso di non candidarsi alle primarie per la presidenza della Regione.
http://www.unionesarda.it/articolo/politica_italiana/2013/07/20/la_consulta_boccia_il_taglio_dell_irap_cappellacci_a_gamba_tesa_sul_governo-1-323008.htmld
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