«Lubrano e Tanchis incompatibili»
L'opposizione non partecipa all'assemblea dell'ente parco per protesta.
Casa Gioiosa, sede del Parco |
I gruppi consiliari di opposizione denunciano il protrarsi di quella che ritengono una situazione di incompatibilità del sindaco Stefano Lubrano e del consigliere Gavino Tanchis nelle rispettive cariche di presidente e membro del direttivo del parco regionale di Porto Conte.
Per protesta non hanno partecipato all’assemblea di ieri.
«Non è più possibile far finta di niente specie ora che sul punto è da ultimo intervenuta l’autorità nazionale Anticorruzione che, sciogliendo alcune difficoltà interpretative, con delibera n. 46 del 2013 ha stabilito il principio secondo il quale il regime di incompatibilità si riferisce anche agli incarichi che –come nella fattispecie- sono stati conferiti prima dell’entrata in vigore del decreto (4 maggio 2013) e che in tali casi il responsabile Anticorruzione (segretario generale del Comune di Alghero) debba contestare l’esistenza o l’insorgenza della situazione di incompatibilità, nonché segnalare la violazione all’autorità nazionale anticorruzione, all’autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Corte dei Conti», rilevano Marco Tedde, Alberto Zanetti, Michele Pais, Francesco Marinaro, Giorgia Di Stefano, Gianni Martinelli, Leonardo Polo e Alberto Bamonti.
«Così non è e non è stato nonostante le rimostranze dell’opposizione: Lubrano e Tanchis proseguono nella loro attività nel direttivo del Parco incuranti delle gravi conseguenze che potrebbero derivare dall’assunzione di atti in posizione di incompatibilità. Tutto ciò ci preoccupa per le sorti dell’attività del Parco di Porto Conte che già non brilla per risultati concreti».
«Non è più possibile far finta di niente specie ora che sul punto è da ultimo intervenuta l’autorità nazionale Anticorruzione che, sciogliendo alcune difficoltà interpretative, con delibera n. 46 del 2013 ha stabilito il principio secondo il quale il regime di incompatibilità si riferisce anche agli incarichi che –come nella fattispecie- sono stati conferiti prima dell’entrata in vigore del decreto (4 maggio 2013) e che in tali casi il responsabile Anticorruzione (segretario generale del Comune di Alghero) debba contestare l’esistenza o l’insorgenza della situazione di incompatibilità, nonché segnalare la violazione all’autorità nazionale anticorruzione, all’autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Corte dei Conti», rilevano Marco Tedde, Alberto Zanetti, Michele Pais, Francesco Marinaro, Giorgia Di Stefano, Gianni Martinelli, Leonardo Polo e Alberto Bamonti.
«Così non è e non è stato nonostante le rimostranze dell’opposizione: Lubrano e Tanchis proseguono nella loro attività nel direttivo del Parco incuranti delle gravi conseguenze che potrebbero derivare dall’assunzione di atti in posizione di incompatibilità. Tutto ciò ci preoccupa per le sorti dell’attività del Parco di Porto Conte che già non brilla per risultati concreti».
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