«Non lasciamo morire l'istituto Agrario»
Appello del consigliere regionale Bruno all'assessore Milia.
Mario Bruno |
«La Regioni scongiuri la chiusura dell’Istituto professionale per l’Agricoltura e l’ambiente (Ipaa) di Alghero».
Lo chiede il consigliere regionale del Partito democratico Mario Bruno rivolgendosi all’assessore dell’Istruzione Sergio Milia.
«L’allarme è stato lanciato dal Comitato zonale Nurra di Santa Maria La Palma, borgata nella quale ha sede l’istituto – continua Bruno – La terza classe infatti verrebbe soppressa e ai cinque alunni che la compongono è stato proposto un esame integrativo per trasferirsi all’analogo anno della Scuola alberghiera: dagli studi in agricoltura a quelli per diventare cameriere».
Non solo, continua l’esponente del Pd: «La classe quinta verrebbe soppressa, nonostante i versamenti d’iscrizione già effettuati dagli studenti».
«Già lo scorso anno, con una lettera, avevo scritto a Milia chiedendo che la Regione promuovesse una maggiore integrazione tra IPAA e Alberghiero, anche nell’ottica di un rafforzamento del legame storico tra questi corsi di studio e la vocazione agricola e ricettiva del territorio, ma sono rimasto inascoltato».
«Già lo scorso anno, con una lettera, avevo scritto a Milia chiedendo che la Regione promuovesse una maggiore integrazione tra IPAA e Alberghiero, anche nell’ottica di un rafforzamento del legame storico tra questi corsi di studio e la vocazione agricola e ricettiva del territorio, ma sono rimasto inascoltato».
Per l’anno scolastico 2013-14 «è ormai chiaro che si punta a una graduale soppressione dell’Istituto, privando così il territorio algherese e del nord ovest di una importate risorsa formativa soprattutto nell’ottica del recupero sociale dell’agro (basti pensare che gli occupati in agricoltura sono passati dalle tremila unità degli anni 80 alle cinquecento unità attuali) e la riduzione dell’abbandono scolastico, che si attesta su cifre non irrilevanti, circa il 30 per cento, e quello della disoccupazione giovanile ad Alghero, ormai al 35 per cento».
«Attendiamo dall’assessore Milia parole chiare sul destino della scuola professionale di Santa Maria La Palma e del suo comprensorio di 20 ettari – conclude Bruno – Rimaniamo anche convinti che un progetto di rilancio di interesse regionale, nazionale ed europeo potrebbe innescare un circolo virtuoso sia in chiave formativa che in chiave occupazionale, mantenendo come centrale l’ubicazione nella borgata, situata all’ingresso del Parco di Porto Conte e luogo ideale di incontro e relazione tra i vari istituti scolastici della zona».
«Attendiamo dall’assessore Milia parole chiare sul destino della scuola professionale di Santa Maria La Palma e del suo comprensorio di 20 ettari – conclude Bruno – Rimaniamo anche convinti che un progetto di rilancio di interesse regionale, nazionale ed europeo potrebbe innescare un circolo virtuoso sia in chiave formativa che in chiave occupazionale, mantenendo come centrale l’ubicazione nella borgata, situata all’ingresso del Parco di Porto Conte e luogo ideale di incontro e relazione tra i vari istituti scolastici della zona».
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