A Santa Chiara nasce Piazza Juharia
Una settimana di eventi per ricordare l'insediamento ebreo più importante dell'Isola.
Cantiere complesso Santa Chiara |
Una piazza per ricordare la presenza degli ebrei ad Alghero.
L'amministrazione comunale ha deciso di intitolare un'area del centro storico alla Juharia, all'interno del complesso di Santa Chiara.
La cerimonia, in calendario il prossimo 22 settembre, darà il via a una serie di iniziative culturali, fino al 30, all'interno della Settimana della Juharia, organizzata da Comune e fondazione Meta, a cura dell'associazione Tholos, con la partecipazione del Dipartimento di Archeologia Medioevale dell’Università di Sassari, dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dell’associazione culturale Saber i Sabor.
La torre di san Giovanni ospiterà una mostra fotografica. In programma anche momenti di approfondimento sulla storia della città e spettacoli musicali.
Alghero è stata la colonia ebraica più importante della Sardegna. Gli ebrei che arrivarono dalla Catalogna tra il 1328 e il 1331 fondarono l’insediamento numericamente più consistente ed economicamente più potente dell’Isola. La colonia si ingrandì, inoltre, grazie ad una seconda ondata di sbarchi dalla Provenza, nel 1370. A seguito dell’editto di espulsione dai domini spagnoli, nel 1492, non tutti scelsero la via dell'esilio. Ad Alghero in particolare, la nota famiglia dei Carcassona, scelse la conversione al cristianesimo.
Questo capitolo della storia di Alghero di recente è stato rispolverato trovando riscontro dal punto di vista turistico ed economico. La Riviera del Corallo è stata proposta e pubblicizzata come meta turistica a Tel Aviv a un gruppo di operatori turistici israeliani, nel corso di una missione istituzionale nel mese di aprile scorso.
Il sindaco Stefano Lubrano nel suo intervento aveva posto l'accento proprio su questa pagina del passato medievale algherese, suscitando interesse.
Alla piazza della Juharia, posizionata nello spazio della città tra le mura in cui si trovava il quartiere ebraico, si accederà attraverso l'antica Porta a Mare, riportata alla luce dai lavori di recupero del nucleo Santa Chiara. Il varco, murato nel 1728 dall’ingegnere militare De Vincenti per motivi legati alla difesa della città, è il più antico collegamento verso il mare ed è quello dal quale si attese lo sbarco di Carlo V il 7 ottobre del 1541 durante la sua tappa algherese in direzione di Algeri.
Alghero è stata la colonia ebraica più importante della Sardegna. Gli ebrei che arrivarono dalla Catalogna tra il 1328 e il 1331 fondarono l’insediamento numericamente più consistente ed economicamente più potente dell’Isola. La colonia si ingrandì, inoltre, grazie ad una seconda ondata di sbarchi dalla Provenza, nel 1370. A seguito dell’editto di espulsione dai domini spagnoli, nel 1492, non tutti scelsero la via dell'esilio. Ad Alghero in particolare, la nota famiglia dei Carcassona, scelse la conversione al cristianesimo.
Questo capitolo della storia di Alghero di recente è stato rispolverato trovando riscontro dal punto di vista turistico ed economico. La Riviera del Corallo è stata proposta e pubblicizzata come meta turistica a Tel Aviv a un gruppo di operatori turistici israeliani, nel corso di una missione istituzionale nel mese di aprile scorso.
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Alla piazza della Juharia, posizionata nello spazio della città tra le mura in cui si trovava il quartiere ebraico, si accederà attraverso l'antica Porta a Mare, riportata alla luce dai lavori di recupero del nucleo Santa Chiara. Il varco, murato nel 1728 dall’ingegnere militare De Vincenti per motivi legati alla difesa della città, è il più antico collegamento verso il mare ed è quello dal quale si attese lo sbarco di Carlo V il 7 ottobre del 1541 durante la sua tappa algherese in direzione di Algeri.
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