Un'altra promessa mantenuta
Il ritorno del Festival de la Canço Algueresa e la Sagra del Cazzù Marì.
Volevamo vederci chiaro, per cui a fine seduta sull’argomento abbiamo intervistato il portavoce della maggioranza Dott. Di Bombarda: cosa c’è di vero nel rincorrersi di voci che parteciperete al Festival come concorrenti? Il Dott. Di Bombarda è stato molto esplicito:
Thery Carra è lo pseudonimo dell'autore. I contenuti dell'articolo di satira sono di fantasia.
Dopo l’indiscusso successo del ritorno dei fuochi d’artificio a Ferragosto, già si pensa di recuperare un’altra importante manifestazione: Lo Festival de la Canço Algueresa.
"Le promesse elettorali vanno mantenute", ha detto il sindaco, “ Si tratta di un’emergenza. Bisogna ridare voce ai cittadini algheresi, riscoprire l’espressione sincera dei sentimenti più profondi, ritornare al bel canto”.
A farne esplicita richiesta, a suo tempo, fu il Comitato Pro Festival guidato dal suo presidente Maestro Sagarinetta, lo storico cantore delle serenate sotto la finestra dell’amata, l’innocente bersaglio de Lo poal de algua pudenta, quando la donzella voleva manifestare il suo imbarazzato rifiuto.
In una missiva indirizzata al primo cittadino il Maestro gli ricorda:
“Signor Sindaco, è già passato più di un anno dalla sua elezione. Gli algheresi sono stanchi di aspettare. Ci dica: si farà o no il festival?”.
La risposta è stata immediata:
“Si farà, e subito!”.L’argomento quindi è stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, convocato con la massima urgenza, e discusso nell’ultima seduta. Alla fine maggioranza e opposizione hanno votato insieme e compatti per l’approvazione della delibera, dimostrando che quando c’è la volontà di risolvere i problemi di Alghero scompaiono anche le differenze politiche, una specie di larghe intese alla catalana.
E’ stato approvato anche un emendamento presentato dalla rappresentante de Lo Moviment de’l Grill per eliminare la brutta abitudine di distribuire biglietti gratuiti ai consiglieri comunali (che poi giravano a parenti, amici e conoscenti).
“Si tratta di porre la parola fine a questo inutile spreco di soldi pubblici”, è scritto, e poi :
"I consiglieri comunali sono solidali con tutti coloro che pur di vedere il Festival pagheranno il biglietto, soprattutto in questo momento di difficoltà per le casse comunali, ma in particolare per restituire moralità alla vita pubblica”.E conclude:
“Non si possono far fare i sacrifici sempre alle stesse persone!”.Voci di corridoio, i soliti pettegolezzi di Palazzo, riferiscono dell’intenzione degli stessi consiglieri comunali, del Sindaco e della Giunta, di partecipare al Festival come cantanti. I più maligni sottolineano che lo fanno per non pagare il biglietto, privilegio riservato solo ai concorrenti. Come dire: fatta la legge, trovato l’inganno!
Volevamo vederci chiaro, per cui a fine seduta sull’argomento abbiamo intervistato il portavoce della maggioranza Dott. Di Bombarda: cosa c’è di vero nel rincorrersi di voci che parteciperete al Festival come concorrenti? Il Dott. Di Bombarda è stato molto esplicito:
“E’ tutto vero. Come amministrazione comunale, col recupero del Festival de la Canço Algueresa, siamo sicuri di aver dato una svolta importante alla vita culturale della città, come era nei nostri programmi. Aggiungo che la sensibilità dei consiglieri comunali verso l’argomento deriva anche dalla passione che lega molti di loro ad un genere musicale molto noto in città: il trullalleru. Siccome poi abbiamo fatto della trasparenza un aspetto importante del nostro agire politico, confermo che molti consiglieri, come solisti o come band, si presenteranno al Festival come concorrenti”.Ci permettiamo di rilevare che forse, in questo modo, si genera un conflitto d’interessi, visto che il nuovo regolamento del Festival dice in modo esplicito che la Giuria sarà composta dal Consiglio Comunale nella sua interezza.
“Abbiamo previsto anche questo - risponde Di Bombarda, e infatti all’art. 4 è scritto che il consigliere comunale che si presenta come concorrente non parteciperà al voto per valutare la sua esibizione. L’unica che non può cantare è la Presidente, che dovrà solo sovrintendere sulla correttezza delle procedure di voto, una specie di notaio, come recita l’art. 5 voluto fortemente dal nostro Sindaco, una vera e propria clausola anticorruzione”.
Sempre i più maligni pensano che alla fine la Giuria voterà per i consiglieri comunali, così da dividersi anche questo ambito premio, che consiste in una vacanza di trenta giorni in una famosa località turistica della Romangia: San Sebastjan City.
Il Dott. Di Bombarda, prima di salutarci ed esibendo una capigliatura sicuramente inusuale per un rappresentante delle istituzioni, ci fa una confidenza:
Il Dott. Di Bombarda, prima di salutarci ed esibendo una capigliatura sicuramente inusuale per un rappresentante delle istituzioni, ci fa una confidenza:
“Dopo il Festival già pensiamo di rilanciare un altro settore, una novità per l’economia cittadina: la sagra del cazzu marì. Si tratta di un frutto di mare che abbonda soprattutto lungo le coste della nostra Riviera. I vecchi pescatori lo usavano per innescare i palamiti. Da altre parti invece i più poveri lo trasformavano in cibo. Oggi viene offerto nei ristoranti più rinomati del mondo. Crediamo che questa iniziativa, oltre a far conoscere agli algheresi un cibo dal gusto esotico, possa richiamare ad Alghero quel turismo del lusso che ci manca. Il successo sarà tale che ci vedremo costretti a limitarne la pesca, come abbiamo fatto per le nostre rinomate aragoste”.Rileviamo, solo per dovere di cronaca, che la Sagra del cazzu marì non era nei punti del programma elettorale del Sindaco. Ci sorprendiamo quindi per l’attivismo della nuova amministrazione, che per dare risposte ai cittadini cerca con insistenza e senso di abnegazione anche quelle soluzioni alternative che solo pochi illuminati potrebbero intravedere: gli asinelli per raccogliere la spazzatura, le capre per rasare l’erba dei giardini, la “palla marina” per profumare la città, la gara canora per rilanciare la cultura, la pesca del cazzu marì per sostenere l’economia.
Salutando il Dott. Di Bombarda non possiamo non chiedergli il titolo della canzone che porterà al Festival.
“Grazie per la domanda ma non posso rispondere. Di mezzo c’è la SIAE, sa i diritti d’autore”.
Ci viene un dubbio: vuoi vedere che questi, in mancanza del gettone di presenza, si mettono a vendere le loro canzoni su iTunes?
Sempre per dovere di cronaca, riferiamo anche quanto ci ha confidato un signore attempato, noto col cisto di Sigarru, che non ha potuto fare a meno di seguire l’intervista, visto che fa spesso sosta dalle parti di via Columbano:
Sempre per dovere di cronaca, riferiamo anche quanto ci ha confidato un signore attempato, noto col cisto di Sigarru, che non ha potuto fare a meno di seguire l’intervista, visto che fa spesso sosta dalle parti di via Columbano:
“Ma qual Festival en algueres o Sagra del cazzu marì! Que sa giti el a bagnu, no és reexit a salvà mancu la Festa de Sant’Agostì”.Gira voce che attraverso queste iniziative il Sindaco intenda superare il successo ottenuto con i fuochi d’artificio, per sostenere la crescita del suo indice di gradimento, in forte salita. Ad Alghero la nuova programmazione dell’evento ha generato un’entusiasmante attesa e, nonostante la crisi, molte famiglie già si sono indebitate per prenotare un biglietto del Festival, magari in prima fila. Di conseguenza sono aumentati anche i clienti della Caritas, l’industria alimentare più attiva della città, di cui lo stesso Sindaco di recente ne ha lodato i meriti e i forti investimenti effettuati per aumentare i posti-tavola e la produttività. L’enfasi è stata tale che azzardiamo una previsione: sarà questo il ristorante cittadino che presenterà in anteprima la succulente pietanza a cinque stelle.
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