La Llua, lo Yoga e il depuratore del Mariotti
Alla ripresa dei lavori del Consiglio Comunale, gli osservatori più attenti hanno notato che Sindaco e componenti superstiti della Giunta non erano affatto abbronzati.
Un segno inequivocabile del cambiamento in atto, una differenza sostanziale rispetto ai vacanzieri delle passate amministrazioni, ambasciatori nel mondo di quella particolare abitudine che ad Alghero unisce les sargantanas ai politici, specialmente nelle ore in cui il sole è più alto nel cielo delle Maldive, del Costarica o a Mallorca: La Llua.
L’esercizio consiste nello stare perfettamente immobili, in spiaggia o in barca, per accumulare il massimo calore possibile e stimolare il carotene, una sostanza endogena capace di modificare la colorazione della pelle. Induce anche una certa euforia, e a sentire alcuni consiglieri comunali di lungo corso ha anche un potere fortemente afrodisiaco, difficile da trattenere, specie nelle località esotiche e in funzione antistress. Non pochi, all’epoca, si sottoponevano a questo faticosissimo esercizio, più di una volta sponsorizzato dalla Fondazione Metà e metà.
In effetti quella appena trascorsa non è stata un’estate facile, specie dal punto di vista amministrativo, tanto che molti collaboratori del Sindaco hanno dovuto rinunciare, loro malgrado, alle desiderate ferie. La città è stata letteralmente invasa dai turisti (che è segno di buona accoglienza), dalla spazzatura (che è segno di benessere) e dalle auto (che è segno di modernità).
In effetti quella appena trascorsa non è stata un’estate facile, specie dal punto di vista amministrativo, tanto che molti collaboratori del Sindaco hanno dovuto rinunciare, loro malgrado, alle desiderate ferie. La città è stata letteralmente invasa dai turisti (che è segno di buona accoglienza), dalla spazzatura (che è segno di benessere) e dalle auto (che è segno di modernità).
La gestione degli eventi presupponeva una presenza continua e la massima concentrazione dei responsabili della cosa pubblica. E così è stato! Nel perfetto cambiamento di stile che distingue la nuova amministrazione e seguendo anche le nuove tendenze della governance. La Llua è stata messa al bando, troppo di centro destra, e al suo posto si è introdotto Lo Yoga, che tanto attrae i nuovi leaders del centro sinistra!
Anche il nuovo esercizio consiste nello stare perfettamente immobili e concentrati, stavolta non per abbronzarsi ma per distaccarsi dalla realtà, per raggiungere prima di tutto uno stato di benessere personale. Praticamente un esercizio di introspezione, per raccogliere le energie utili ad andare avanti, però stando fermi, senza sentirsi perturbati dagli eccessi della Movida algherese. Pare che alcuni ci abbiano preso così gusto da aver raggiunto la levitazione! In pratica sono sospesi in aria, staccati dal suolo, inattaccabili dalle preoccupazioni troppo umane. Dalle seghe mentali della Llua si è passati alle seghe spirituali dello yoga!
Per riferire più dettagliatamente di quanto la nuova amministrazione si sia impegnata in questi mesi estivi, riferiamo dell’incontro che Sindaco e Giunta hanno avuto con gli abitanti del quartiere de La Pivarada. L’incontro, tenutosi in una sera d’agosto, si è svolto nel cortile della chiesa parrocchiale, per l’occasione arredata di sedie, scrivania e microfoni dagli infaticabili operai del Comune. L’occasione era quella del Bilancio partecipato, una geniale idea del programma elettorale del Sindaco e degnamente sponsorizzata dall’attuale assessora al bilancio. Dopo una breve introduzione, il Sindaco si lancia nelle proposte:
Per riferire più dettagliatamente di quanto la nuova amministrazione si sia impegnata in questi mesi estivi, riferiamo dell’incontro che Sindaco e Giunta hanno avuto con gli abitanti del quartiere de La Pivarada. L’incontro, tenutosi in una sera d’agosto, si è svolto nel cortile della chiesa parrocchiale, per l’occasione arredata di sedie, scrivania e microfoni dagli infaticabili operai del Comune. L’occasione era quella del Bilancio partecipato, una geniale idea del programma elettorale del Sindaco e degnamente sponsorizzata dall’attuale assessora al bilancio. Dopo una breve introduzione, il Sindaco si lancia nelle proposte:
“Abbiamo pensato di ripavimentare tutte le piazze del quartiere, di collocare in esse giochi per bambini e panchine per gli accompagnatori, vogliamo che la città sia vissuta all’aperto”.
La signora della prima fila, con fare malizioso si rivolge alla sua compagna:
“Ma cosa cazzu està diént, no’l sap que a La Pivarada no li ha mancu una plaçetta!”.
L’assessora, attenta al risolino delle comari, intuisce, e suggerisce al Sindaco di cambiare argomento.
“Abbiamo pensato di potare tutti gli alberi del quartiere e di sostituire quelli secchi, dice il Sindaco cambiando argomento, per rendere questo quartiere più verde e più vivibile”.
Le comari si guardano decisamente sorprese:
“ Aquest és ciulpu, tenim sol quatre arbres cagatz!”
dice una all’altra. L’assessora comincia a perdere la pazienza, e quindi chiede cortesemente la parola. L’intenzione è quella di aggiustare il tiro. Nel mentre però un certo odorino viene percepito dall’olfatto sottile del signore in seconda fila, noto col cisto di Rustalletta, che non può fare a meno di pensare a un pèt sganciato da una delle due comari.
L’assessora nota che nessuno la sta ascoltando, che tra il pubblico c’è una certa distrazione. Il disagio è tale che comincia anche a balbettare. L’incontro sta prendendo una brutta piega, si rischia il fallimento. Anche noi, che vorremmo riferire obiettivamente di quanto accaduto, non possiamo non notare che l’assessora butta la mano dentro la sua inseparabile borsetta per tirare fuori una boccetta di profumo, che si spruzza addosso con fare quasi disinvolto. Lo nota anche Rustalletta, che non può fare a meno di pensare che anche qualcuno della Giunta s’és petajat! Le comari, nel mentre, percepiscono che l’aria è cambiata, si è fatta quasi ostile, e quasi una dubita dell’altra:
“Ma’l podevas dira que tenivas de anà al cesso!”.
Nel mentre dai palazzi vicini si sente che qualcuno chiude le finestre, altri abbassano addirittura gli avvolgibili, il prete chiude il portone della chiesa, qualcuno si alza e si da alla fuga. Un signore in piedi, chissà perché, pensa alla famosa canzone di Pino Piras Quatre quilons de merda negra ,quasi a significare che ad Alghero certe abitudini sono dure a morire! Ci giriamo attorno per dare una spiegazione alla forte puzza di fogna che ha invaso l’intero quartiere, e siccome è improbabile che tutti i presenti abbiano scorreggiato contemporaneamente, ci aspettiamo che sia saltato qualche tombino, nonché l’arrivo immediato dei vigili del fuoco.
Una voce forte e solitaria però si alza dalla platea:
“Aquest olò de merda és lo depuratore del Mariotti, mals que vos tormenti!”.
Il Sindaco è a dir poco incazzato e urla al popolo che questa è una situazione insostenibile. L’assessora accusa del mal funzionamento del depuratore la vecchia Giunta, a cui però revisionava i conti. Un consigliere comunale presente all’incontro, ma un po’ spaesato e intento a rispondere agli sms che arrivavano sul suo Galaxi, responsabilmente suggerisce di raggiungere il Palazzo di S. Anna e di indire urgentemente una riunione dei capigruppo di maggioranza, altrimenti si che si finisce tutti letteralmente nella merda.
Detto fatto: un’ora dopo, guidati dal Sindaco-guru, sono tutti concentrati in un estenuante tantra, immobili, con la mente immersa nella profondità del pensiero attivo, alla ricerca della serenità interiore. La posizione non è esattamente quella del fior di loto, lo sforzo però si, lento ma continuo, volto a svuotare le interiora attraverso una rilassante cagata.
Già, proprio una cagata, perché anche il consigliere comunale si è confuso, e ha pensato che quello che mancava fosse un cesso, su cui poggiarci il deretano, per dare libero sfogo al ventre emborroxat.
Com sa diu a l’Alguer: la sàgura s’és desfeta en sciolta!
Che non vuol dire che la seduta ad una certa ora è stata sciolta ma semplicemente che l’effetto depuratore ha prodotto tanta diarrea.
Thery Carra è lo pseudonimo dell'autore. I contenuti dell'articolo di satira sono di fantasia.
Thery Carra è lo pseudonimo dell'autore. I contenuti dell'articolo di satira sono di fantasia.
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