L'Islam e la cultura europea
Come si possono conciliare?
Vittorio Guillot |
Mi fecero schifo, anni fa, coloro che offesero l’Islam con oltraggiose vignette su Maometto. Infatti, pur riconoscendo a chiunque il diritto di credere o non credere, di criticare e confutare questa o quella fede, penso che in nessun caso possano essere offesi i sentimenti più sacri dell’uomo, quali quelli religiosi.
Pertanto nessuna religione, ovviamente neanche quella cristiana, può essere oltraggiata, in nome di una pseudo “libertà” artistica o letteraria. Personalmente, però ritengo ben più gravi le persecuzione e le stragi perpetrate da certi musulmani n danno dei cristiani.
Leggo e cito la Sura 9, che ai versetti 5, 15, 29, 126, così ordina:
Possono i musulmani che vogliono venire a vivere da noi accettare le nostre leggi civili in fatto di diritto di famiglia e di accettazione della monogamia? Fino a che punto vale il divieto per una donna di essere toccata o di spogliarsi di fronte ad un uomo che non sia un suo familiare, previsto dalla Sura 24, versetto 31 e, più precisamente, può spogliarsi di fronte ad un medico od a chi debba soccorrerla? Ritorno, inoltre a esaminare la Sura 4, che al versetto 38, così si esprime:
Pertanto nessuna religione, ovviamente neanche quella cristiana, può essere oltraggiata, in nome di una pseudo “libertà” artistica o letteraria. Personalmente, però ritengo ben più gravi le persecuzione e le stragi perpetrate da certi musulmani n danno dei cristiani.
Io, comunque, mi sento orgoglioso di appartenere alla cultura europea, che ha le sue origini nella romanità, nel Cristianesimo e nell’Umanesimo. Aggiungo, in ogni modo, di avere il massimo rispetto per tutte le civiltà perché esse nascono da esigenze profondissime dell’essere umano, non ultime quelle religiose.
Per quanto riguarda i rapporti tra noi occidentali e l’Islam, chiedo ai mussulmani moderati, che secondo alcuni, potrebbero svolgere un ruolo importante nel chiarire certi aspetti che mi sono poco chiari . Per esempio vorrei capire il senso esatto di tanti insegnamenti del loro Profeta ed il modo in cui i loro valori possano adattarsi alla nostra cultura occidentale, e, almeno sullla carta, rispettosa della libertà e della dignità dell’uomo.
Leggo il Corano e, più precisamente la Sura 2, versetto 106, che recita:
Per quanto riguarda i rapporti tra noi occidentali e l’Islam, chiedo ai mussulmani moderati, che secondo alcuni, potrebbero svolgere un ruolo importante nel chiarire certi aspetti che mi sono poco chiari . Per esempio vorrei capire il senso esatto di tanti insegnamenti del loro Profeta ed il modo in cui i loro valori possano adattarsi alla nostra cultura occidentale, e, almeno sullla carta, rispettosa della libertà e della dignità dell’uomo.
Leggo il Corano e, più precisamente la Sura 2, versetto 106, che recita:
“Voi siete la miglior nazione che sia stata prodotta agli uomini; voi ordinate ciò che é lodevole e proibite ciò che è riprovevole” Il versetto 114, invece, dice: “ O voi che credete, non prendete come amici intimi altri all’infuori di voi”.Mi paiono anche significativi i versetti 187 ed 189 , che dicono, sempre riguardo ai rapporti con i miscredenti:
“… Uccideteli, dunque, ovunque li troviate scacciateli da dove essi vi avranno scacciato, poiché la discordia è peggiore della strage in guerra…” “… Combatteteli finché non vi sia più discordia civile, e sia la Religione solo quella di Dio…” Mi ha anche colpito la Sura 4, versetto 91, che così si esprime, a proposito dei miscredenti: “… Non prendete fra loro come soci… Se avranno volto le spalle per allontanarsi, prendeteli ed uccideteli….”
Leggo e cito la Sura 9, che ai versetti 5, 15, 29, 126, così ordina:
“…Quando saranno trascorsi i mesi sacri, uccidete i politeisti, ovunque li troviate, prendeteli prigionieri…” “…Combattete contro quelli che non credono in Dio, né nel Giorno Estremo, e non considerano proibito quel che proibisce Dio ed il Suo Apostolo, e che non professano la Religione della Verità, ossia coloro ai quali è stato dato il Libro, finché non paghino il tributo con umiliazione…” “…O voi che credete, combattete i miscredenti che sono vostri vicini e questi trovino in voi durezza…”
Mi chiedo quale sia il significato di tutte queste citazioni . Dopo aver letto il Corano mi chiedo, anche per quanto riguarda la condizione della donna, se i valori islamici si concilino con i nostri.
Possono i musulmani che vogliono venire a vivere da noi accettare le nostre leggi civili in fatto di diritto di famiglia e di accettazione della monogamia? Fino a che punto vale il divieto per una donna di essere toccata o di spogliarsi di fronte ad un uomo che non sia un suo familiare, previsto dalla Sura 24, versetto 31 e, più precisamente, può spogliarsi di fronte ad un medico od a chi debba soccorrerla? Ritorno, inoltre a esaminare la Sura 4, che al versetto 38, così si esprime:
“ …Gli uomini sono superiori alle donne per le qualità con cui Dio ha fatto eccellere alcuni di voi sopra gli altri…. E quanto a quelle di cui temerete la disubbidienza, ammonitele e ponetele in letti a parte e battetele…”Dal canto suo, anche la Sura 2, versetto 228, riferendosi alle donne ,dice:
”… Tuttavia gli uomini hanno su di esse un grado di superiorità…”, mentre il versetto 220 ordina:”… Non date in spose le donne ai politeisti…”, e la Sura 5, versetto consente agli uomini di sposare donne cristiane od ebree: “…Vi è permesso sposare donne oneste, fra le credenti, e pure quelle oneste di coloro ai quali è stato dato il Libro…”.Una tale facoltà, invece , non è riconosciuta alle donne musulmane. Come la mettiamo con la pari dignità tra i sessi oggi riconosciuta dalla nostra cultura? Vorrei anche capire se l’Islam ammetta la schiavitù e se tratta in modo diverso conseguentemente, le donne ‘libere’ dalle schiave. Nella Sura 4, versetto 28, infatti, si legge:
”…Vi è vietato di avere rapporto con le donne maritate, eccetto che con le schiave…”
e, ancora, nella Sura 23, versetti 5 e 6:
”…Si astengano dall’unione sessuale con donne, eccetto che con le proprie mogli e con le proprie schiave, poiché in ciò non sono da biasimare…”
Ciò che mi colpisce, in proposito, è il fatto che, almeno per i mussulmani “ortodossi” non c’è differenza tra Comandamento divino e Legge civile, nel senso che ciò che vietato o comandato dal Corano deve essere applicato dallo Stato, senza possibilità di critiche o deroghe lasciate alla libertà di coscienza individuale. Si dirà che anche l’Antico Testamento Giudaico-Cristiano contiene disposizioni divine terribili e crudeli e che i comportamenti di Re e Patriarchi, benché benedetti da Dio stesso, in certi casi è addirittura raccapricciante.
Dio stesso, nell’Antico Testamento, ordinò agli ebrei e accettò come omaggio stragi e genocidi. Venivano praticati il ripudio e la poligamia. Abramo, poi, fu spinto dalla moglie, Sara, che non poteva avere figli, a generarne uno con la schiava Agar.
Mi pare questo un caso di “utero in prestito”! Salvo, poi scacciare quel figlio quando nacque Isacco, l’erede legittimo.
Salomone, dal canto suo, ebbe più amanti e concubine che capelli in testa (e non era calvo!). La schiavitù era ammessa e regolata da precise norme. Fra l’altro l’Islam si pone come un ritorno alla religione di Abramo, che dovrebbe essere spogliata dagli appesantimenti Mosaici e Cristiani.
Ma la nostra civiltà affonda le sue radici non tanto sull’Antico testamento, ma sul Cristianesimo, oltre che sulla eredità greca, romana, umanistica ed illuminista. Torno a ripetere che chiedo a chi mi può dare una spiegazione, come l’Islam possa conciliarsi con la nostra cultura europea di oggi.
Dio stesso, nell’Antico Testamento, ordinò agli ebrei e accettò come omaggio stragi e genocidi. Venivano praticati il ripudio e la poligamia. Abramo, poi, fu spinto dalla moglie, Sara, che non poteva avere figli, a generarne uno con la schiava Agar.
Mi pare questo un caso di “utero in prestito”! Salvo, poi scacciare quel figlio quando nacque Isacco, l’erede legittimo.
Salomone, dal canto suo, ebbe più amanti e concubine che capelli in testa (e non era calvo!). La schiavitù era ammessa e regolata da precise norme. Fra l’altro l’Islam si pone come un ritorno alla religione di Abramo, che dovrebbe essere spogliata dagli appesantimenti Mosaici e Cristiani.
Ma la nostra civiltà affonda le sue radici non tanto sull’Antico testamento, ma sul Cristianesimo, oltre che sulla eredità greca, romana, umanistica ed illuminista. Torno a ripetere che chiedo a chi mi può dare una spiegazione, come l’Islam possa conciliarsi con la nostra cultura europea di oggi.
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