Lubrano non gradisce la bacchettata in pubblico
Il sindaco risponde al presidente Esposito: «Consiglio annullato per evitare spreco di risorse».
Stefano Lubrano |
Il sindaco non ha gradito la scelta del presidente del consiglio comunale Gabriella Esposito di diffondere a mezzo stampa i contenuti di una comunicazione già trasmessa personalmente in cui la stessa Esposito lamentava le modalità con cui si è deciso di revocare la convocazione dell'assemblea civica, nei giorni scorsi.
«Sarà mia cura rispondere in maniera riservata e personale nel merito dei rilievi fatti - risponde il primo cittadino - Trovo tuttavia irrituale che una lettera che nella forma è presentata con i connotati di riservatezza sia stata resa pubblica dallo stesso presidente del consiglio comunale».
L'opposizione si tuffa nella diatriba interna al centro sinistra: «L'inedito "Black out" istituzionale testimoniato dallo scontro al vetriolo in atto fra il sindaco e la presidente del consiglio comunale certifica lo scadimento dei rapporti all'interno della maggioranza - commenta il capogruppo Pdl Marco Tedde - Crediamo che la presidente Esposito abbia le sue buone ragioni e bene faccia a difendere strenuamente le prerogative del consiglio comunale. La sua azione limpida e determinata troverà anche il nostro sostegno se necessario».
«La contraddizione che caratterizza questa missiva è evidente, tanto più che la dottoressa Esposito è consapevole del fatto di essere stata essa stessa ad effettuare la “sconvocazione” del consiglio in accordo con la maggioranza - dice Lubrano - Questa decisione è stata presa per evitare inutili esborsi alle casse comunali dal momento che assenze impreviste si sono aggiunte a quelle già segnalate da altri, tra i quali la stessa dott.ssa Esposito, e appunto per questo motivo lei stessa ha chiesto ad un membro della giunta la cortesia di informare i capigruppo di minoranza della decisione assunta in presenza dell’emergenza venutasi a creare».
«Questi ultimi, - prosegue il sindaco - rendendosi disponibili ad una convocazione per i primi giorni di settembre, hanno accolto la richiesta con toni decisamente diversi da quelli sorprendentemente usati nelle note stampa con le quali hanno mostrato, invece, disappunto».
«Questi ultimi, - prosegue il sindaco - rendendosi disponibili ad una convocazione per i primi giorni di settembre, hanno accolto la richiesta con toni decisamente diversi da quelli sorprendentemente usati nelle note stampa con le quali hanno mostrato, invece, disappunto».
Le sedute saltate erano state programmate per il 29 e 30 agosto, e poi per il 4,6 e 10 settembre, così come disposto dalla conferenza dei capigruppo presieduta dalla Esposito: «Trovo assolutamente irrituale che sia stata proposta, da parte della giunta e per le vie brevi, la cancellazione delle sedute a poche ore dall’inizio dei lavori, senza avere la possibilità di riconvocare la Conferenza Capigruppo e assumere decisioni condivise», aveva lamentato in una lettera aperta. «Non è tollerabile, da parte mia, per il ruolo che ricopro a tutela dell’assemblea e delle prerogative di tutti i consiglieri, che non vengano osservate decisioni assunte collegialmente, nell’ambito delle previsioni regolamentari alle quali tutti siamo chiamati ad attenerci».
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