Porto Conte e Garraf parchi gemelli
La firma dell'accordo |
Un suggestivo percorso via mare in battello per ammirare le bellezze naturali del Parco regionale di Porto Conte e dell’Area Marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana e la liberazione nelle acque antistanti la torre del Bollo, nei pressi di Cala Dragunara di un esemplare di tartaruga marina “Caretta caretta”, hanno aperto il protocollo di appuntamenti istituzionali per la firma del gemellaggio tra il Parco del Garraf e il Parco regionale di Porto Conte.
Un grandioso benvenuto alla delegazione catalana della Diputació de Barcelona arrivata in città in forze con il presidente Salvador Esteve i Figueras per siglare l’importante documento d’intesa che suggella la lunga collaborazione istituzionale e operativa tra il Parco regionale di Porto Conte e la rete dei parchi della Diputació de Barcelona concretizzata negli anni, a partire dal 2005, con diverse iniziative tra le quali “Poesia als Parcs”, “ Parc a taula” e “Mediterrart”.
A fare gli onori di casa il sindaco di Alghero Stefano Lubrano, nella sua veste di presidente del Parco di Porto Conte e dell’Area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana che insieme al presidente della Diputació de Barcelona Salvador Esteve hanno liberato in mare, di primo mattino la tartaruga, soccorsa dall’Area marina di Capo Caccia e curata nel centro recupero cetacei del Parco nazionale dell’Asinara. «Questo atto di gemellaggio in chiave ambientale e di promozione del territorio naturale - ha detto il sindaco Lubrano parlando in algherese- è la dimostrazione del legame forte che esiste tra Alghero e Barcellona e naturalmente tutta la Catalogna. Un legame prima di tutto linguistico e storico culturale, ma che oggi sempre di più trova sinergia in numerosi altri ambiti da quello turistico a quello enogastronomico e non ultimo, come in questo caso, nell’ambito della tutela e salvaguardia ambientale dei luoghi. Luoghi naturali che trovano tanti punti in comune come nel caso del nostro parco di Porto Conte e quello del Garraf».
La liberazione della Careta Careta |
Dello stesso tenore l’intervento del presidente catalano Salvador Esteve che ha rimarcato lo splendido rapporto di collaborazione che esiste ormai da decenni con la città catalana di Sardegna e che sempre di più si sta ampliando sotto ogni ambito.
«Sono rimasto piacevolmente sorpreso della straordinaria accoglienza avuta e dello splendido viaggio in battello che ha consentito alla delegazione di apprezzare le bellezze naturali di Alghero e il meraviglioso affetto che la gente di Alghero nutre per la Catalogna. Sono certo questa collaborazione porterà meravigliosi frutti».
Il protocollo di gemellaggio si inserisce poi in un accordo d’intesa più ampio che vede insieme la Federparchi italiana, Legambiente, la fondazione Symbola e a livello locale Obra Cultural de l’Alguer.
L’atto di gemellaggio, ma in modo particolare il protocollo effettivo d’intesa sancisce importanti impegni che verranno tradotti in atti gestionali da tutti gli enti sottoscrittori. Tra gli obbiettivi comuni figurano: la promozione e lo scambio di informazioni ed esperienze che permettano approfondimenti relativamente alla valorizzazione e protezione del patrimonio naturale e culturale che tutte e due le aree protette gemellate ancora conservano, con particolare attenzione al patrimonio della lingua comune catalana, e dei valori naturali e culturali che nelle aree protette sono preservate, nonché lo sviluppo di varie funzioni di queste aree protette, che sono: la conservazione e la tutela del territorio, la ricerca scientifica e la sua diffusione, il controllo e la protezione, l’informazione e l'educazione ambientale, formazione e sensibilizzazione del turista e visitatore, la cooperazione locale, regionale e internazionale.
I rappresentanti delle aree protette gemellate e i membri del Comitato per il gemellaggio favoriranno la circolazione di informazioni tra le parti, al fine di approfondire la conoscenza e lo scambio di esperienze nei propri campi di applicazione e, daranno particolare enfasi ai seguenti aspetti: pianificazione territoriale e delle aree protette, programmi di educazione e divulgazione ambientale, formazione del personale, creazione di banche dati e gestione del sistema informativo, programmi culturali, programmi di sviluppo economico sostenibile, prevenzione di incendi forestali e programma di recupero, utilizzo della Biomassa, uso pubblico dell’area protetta, programmi di conservazione, valorizzazione degli aspetti culturali e sociali compatibili con il territorio, valorizzazione dei programmi culturali e della produzione enogastronomica locale mediante l’organizzazione di eventi specifici.
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