Randagi trasferiti in massa: esposto in Procura
Sparito un cane: L'associazione Fuori di Zampa vuole vederci chiaro.
Rifugio City Dog di Sassari |
Un cane sparito e altri 50 chiusi in cella con scarse possibilità di adozione.
L'associazione animalista Fuori di Zampa ha presentato un esposto alla Procura (qui il testo integrale). Il Comune ha fatto spostare cinquanta cani, già ospiti del canile Primavera di Alghero, in un rifugio privato di Sassari.
La decisione non è passata attraverso una gara d'appalto come denunciato anche dal sito dell'Associazione Città Giusta (leggi qui).
Il trasloco di massa è stato disposto con una delibera in cui si specifica la motivazione:
«Il numero delle richieste di adozione è inferiore alle aspettative per la scarsa flessibilità degli orari da parte del canile Primavera e per la lontananza del canile dal comune di Sorso».
Il responsabile della struttura di Santa Maria la Palma, padre Giacomo Pittalis, ha avvallato questa scelta per un imprecisato numero di randagi. Ad oggi ne sono stati portati via già 51. Ma nel rifugio in località Li Laccheddi, a Sassari, se ne contano 50. Di un cane si sono perse le tracce. Amos, in base a quanto raccontato da alcuni testimoni, al momento della cattura con il laccio, avrebbe opposto resistenza fino a svenire.
Ingresso rifugio |
L'associazione dei volontari che dedicano il loro tempo libero agli ospiti del canile Primavera ha denunciato l'episodio: «Sembra che nonostante le gravi difficoltà respiratorie il cane sia stato comunque caricato nel furgone e portato via».
Da alcuni sopralluoghi effettuati nei giorni successivi dagli stessi volontari, non solo non sono emerse tracce di Amos.
Ma la situazione non è apparsa ideale per favorire né la socializzazione dei cani, né tanto meno la loro adozione.
«Siamo andati al pomeriggio, visto che nella delibera del Comune di Sorso si intende che questa fascia oraria sia da privilegiare per le adozioni – riferiscono – ma non abbiamo trovato nessuno, nemmeno un cartello che indicasse la presenza del canile, gli orari di visita o numeri telefonici per informazioni».
In quanto al cane Amos, a parole, è stato detto che era stato adottato. Ma in realtà mancherebbe la documentazione necessaria per formalizzare l'affidamento e nessun pezzo di carta ha fornito garanzie su questo presunto lieto fine. I dubbi però riguardano l'intera operazione. I volontari si chiedono «se ci sia una reale legittimità nel trasferimento dei 51 cani, con la motivazione di agevolarne le adozioni, dal canile Primavera, dove i cani godevano di un'area per lo sgambamento, dove è inoltre garantita la presenza degli operatori dalle 8 alle 17, di due veterinari e dei volontari autorizzati ed esenti dalle limitazioni degli orari di apertura al pubblico, per le attività di socializzazione e di adozione».
I militanti di Fuori di Zampa sollecitano pertanto all'autorità giudiziaria un intervento per fare chiarezza e si dicono disposti a revocare la denuncia appena verranno fornite rassicurazioni sulla sorte del cane sparito.
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