«Stop alla politica delle poltrone»
Melis e Bernardi richiamano la squadra al rispetto dei patti pre- elezioni.
Mariano Melis |
«Ci siamo candidati per amministrare Alghero convinti che “fare politica” è occuparsi delle persone e dei problemi della collettività».
I consiglieri della Lista civica Lubrano Mariano Melis e Pierbruno Bernardi richiamano gli alleati al rispetto degli impegni assunti prima della campagna elettorale:
«Abbiamo intravisto nel suo leader e nei suoi attivisti la voglia di cambiare, la voglia di lavorare tutti insieme e uniti per rilanciare le attività economiche e produttive della nostra splendida città», scrivono i due in una nota.
«Oggi ci ritroviamo ad essere spettatori in un panorama politico velenoso e desolante, paralizzato nel “dire e nel fare”».E poi ancora: «Per oltre un anno abbiamo ascoltato, pazientato, sperato e subìto decisioni che niente hanno a che vedere con il programma politico che abbiamo sottoscritto e con le intenzioni enunciate in campagna elettorale. Nostro malgrado siamo invischiati in un modo di fare politica vecchio e consunto dove le poltrone continuano a dettare tempi e modi, prova ne sia l'ingresso in giunta di consiglieri comunali nonostante non fosse previsto dal nostro programma elettorale».
«Non abbiamo mai chiesto e mai chiederemo incarichi ma non possiamo, seppure con il nostro lavoro silenzioso, continuare ad avvallare una politica del rinvio, dei proclami e della spartizione - proseguono i due esponenti di maggioranza - Da oggi pretenderemo, ancora di più, il rispetto del programma elettorale, della sua realizzazione e della sua condivisione, non permetteremo di essere "utilizzati" in nessun'altra ottica.
I nostri elettori ci hanno dato un ruolo e intendiamo continuare a svolgerlo con la massima trasparenza, moralità e dedizione».
Melis e Bernardi confermano lealtà al sindaco e alla giunta ma «per qualunque altra programmazione, iniziativa o decisione pretenderemo un confronto serio e serrato con noi e con tutti i soggetti abilitati a definire il bene ed il futuro della nostra città».
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