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Addio a Bogamarì
In ricordo di un uomo innamorato di Alghero e dell'arte.
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Antonio Budruni |
Il 13 ottobre è morto, a Taranto, dove viveva da molti anni, Pino Torturu, un nostro concittadino innamorato della sua città, uomo di grande spessore culturale, amante della musica, dell’arte e, più in generale, delle espressioni artistiche e culturali.
Nato il 3 giugno del 1935, aveva dovuto abbandonare da ragazzo la sua città per intraprendere la carriera militare nella guardia di finanza.
Dopo aver lavorato in varie parti d’Italia, si era definitivamente trasferito a Taranto con la famiglia. Ad agosto era venuto in vacanza ad Alghero, forse presentendo che sarebbe stata la sua ultima volta.
Ci eravamo conosciuti nel web, dove lui interveniva, con lo pseudonimo di “bogamarì”, sui temi della cultura e della politica locale, con uno stile molto originale e scrivendo, spesso, nell’algherese popolare che non aveva mai abbandonato. Nella sua ultima permanenza ad Alghero ci siamo incontrati più volte e abbiamo parlato a lungo dei temi che appassionavano entrambi: la storia della città, la nostra lingua materna e, soprattutto, io chiedevo che mi raccontasse gli anni della sua infanzia, tasselli importanti di vita vissuta che io, poi, confrontavo con altri racconti dei miei famigliari e di altre persone vissute in quegli anni.
Era davvero un uomo di grande cultura e di grandi passioni per la musica e l’arte. Un algherese che dava lustro alla città, fuori dalla Sardegna.
Che ti sia lieve la terra, Pino.
Ci eravamo conosciuti nel web, dove lui interveniva, con lo pseudonimo di “bogamarì”, sui temi della cultura e della politica locale, con uno stile molto originale e scrivendo, spesso, nell’algherese popolare che non aveva mai abbandonato. Nella sua ultima permanenza ad Alghero ci siamo incontrati più volte e abbiamo parlato a lungo dei temi che appassionavano entrambi: la storia della città, la nostra lingua materna e, soprattutto, io chiedevo che mi raccontasse gli anni della sua infanzia, tasselli importanti di vita vissuta che io, poi, confrontavo con altri racconti dei miei famigliari e di altre persone vissute in quegli anni.
Era davvero un uomo di grande cultura e di grandi passioni per la musica e l’arte. Un algherese che dava lustro alla città, fuori dalla Sardegna.
Che ti sia lieve la terra, Pino.
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