Cerca nel blog
Dopo la sfiducia a Lubrano è resa dei conti nel Pd
Quattro consiglieri prendono le distanze: «Mettete da parte le vostre carriere politiche».
![]() |
Matteo Tedde e Gavino Tanchis |
La mozione di sfiducia non è stato un tentativo di rimettere le cose a posto, ricucire gli strappi e ricominciare, ma un vero e proprio golpe per mandare a casa il sindaco.
Ne son convinti alcuni consiglieri del Pd, in testa Matteo Tedde, che hanno preso le distanze dalle mosse dei loro compagni di squadra.
Tedde ma anche Gavino Tanchis, Franco Calvia e Gavino Scala infatti non hanno preso parte alla discussione della mozione.
«Nel documento si chiedeva al primo cittadino di azzerare l’esecutivo. Azione posta in essere proprio nella giornata di venerdì - spiegano i consiglieri - Al di la della tempistica, il sindaco ha di fatto accolto la richiesta votata dal direttivo algherese del partito. In questo modo, si è concretizzata la possibilità di ricompattare la maggioranza attraverso la nomina di nuovi assessori di diretta espressione delle forze politiche, consentendo di ripartire con un’azione amministrativa più incisiva, al fine di perseguire gli obbiettivi contenuti nel programma di coalizione».
In pratica sono decaduti i motivi alla base dell'istanza in quanto il primo cittadino aveva assecondato la richiesta proveniente da parte del Pd e da altre forze politiche alleate: «I due firmatari, nonostante tutto, hanno ritenuto di andare avanti, facendo squadra con le soddisfatte forze di centro destra, e con loro approvando il documento; dopo diverse ore di attacchi, spesso sconfinanti nell’offesa personale, a carico del sindaco Lubrano».
Secondo i quattro rappresentanti democratici quindi si capisce che l'obiettivo di questa iniziativa non era tanto il rilancio dell'azione amministrativa «ma la cacciata del capo della coalizione, con l’intento di accelerare il ritorno alle urne, per dare soddisfazione a personali esigenze di alcuni esponenti politici cittadini; non certo animati da preoccupazione per le sorti della città, del centro sinistra o del nostro partito».
Infine l'invito a mettere da parte i personalismi: «Siamo convinti che Alghero e il Pd non siano nella disponibilità esclusiva di un paio di persone. Dunque, nel condannare gli atteggiamenti sopra descritti, si auspica una presa di coscienza da parte di tutti della necessità di mettere da parte le personalissime carriere politiche di ognuno e mettere al centro la nostra comunità».
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti