Il porto e la porta aperta sul degrado
Condizioni disastroso del'ingresso al molo di sopraflutto.
Ingresso al molo di Sopraflutto |
Non sono passati tanti giorni dall'apertura della porta a mare, chiusa da quasi tre secoli e dedicata a Carlo V. Ma, a pochi metri, c'è un altro varco, che conduce al molo di sopraflutto, in realtà ancora un cantiere.
«Da lì si accede a un mondo in cui è ormeggiato il degrado», commenta il presidente della locale sezione del Wwf.
Carmelo Spada ha inviato una segnalazione, completa di dossier fotografico, all'assessorato regionale al Demanio, al sindaco di Alghero e alla guardia costiera.
«Il contesto di questo molo appare come un cantiere di lavori interrotti e non è chiaro, in assenza di cartelli, se l’accesso al pubblico sia consentito».
Si accede al nuovo pontile attraverso un recinto da cantiere «costituito da assi di legno sconnessi, rete metallica, chiodi e cardini fatti incredibilmente con il filo di ferro arrugginito. Varcato l’ingresso – sottolinea l'ecologista - immediato è lo scenario di degrado: rifiuti di varia natura, rottami di biciclette abbandonati, compresa una bicicletta gettata in mare, fioriere spaccate, etc…».
Il Wwf chiede all’autorità marittima se abbia già rilevato queste situazioni di degrado o reati di carattere penale, e identificato eventuali responsabili e trasmesso segnalazione all’autorità giudiziaria.
L'associazione vorrebbe inoltre fosse chiaro se l'area è accessibile al pubblico e al momento quale ente abbia in carico la struttura.
Ad oggi è risaputo che sulla banchina i lavori sono terminati da anni. Il collaudo statico e tecnico amministrativo è stato eseguito. Si è in ancora attesa che l’assessorato ai Lavori Pubblici della Regione riconsegni le aree e i relativi specchi acquei alla competente Capitaneria di porto di Porto Torres, che, a sua volta, dovrà trasferirli al servizio Demanio di Sassari della Regione, che dovrà gestire secondo le linee guida per le quali è stato realizzato il dente di attracco, mai utilizzato.Il Wwf chiede all’autorità marittima se abbia già rilevato queste situazioni di degrado o reati di carattere penale, e identificato eventuali responsabili e trasmesso segnalazione all’autorità giudiziaria.
L'associazione vorrebbe inoltre fosse chiaro se l'area è accessibile al pubblico e al momento quale ente abbia in carico la struttura.
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