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Larghe intese di tipo B
Larghe intese di tipo B in vista ad Alghero?
Si tratta della variante che Alessandra Casu e il sinceramente vostro hanno già commentato nel dettaglio, cercando di spiegare perché è inopportuna, sbagliata nel metodo e nel merito, e – aggiungo – in palese contrasto con il programma elettorale con cui il centrosinistra ha vinto le elezioni. Anche Carlo Mannoni e Antonio Budruni hanno su questo giornale espresso le loro perplessità.
Un po’ di storia. La variante è stata portata in Consiglio Comunale il 6 agosto, ma le divergenze sul punto nella maggioranza hanno visto il Sindaco chiedere di sospendere la discussione in Aula, "per un approfondimento in seno alla maggioranza."
Ebbene, non risulta che questo approfondimento ci sia stato, ed ecco però che la variante riappare in pole position per la seduta di giovedì. Informazioni di prima mano dalla riunione dei capigruppo che ha deciso l’ordine del giorno mi dicono che l’inserimento è stato chiesto direttamente dal Sindaco, e non potrebbe peraltro essere diversamente, dato che si tratta di un provvedimento proposto dalla Giunta.
È difficile prevedere come andrà, ma abbiamo alcuni segnali. Il capogruppo del Pdl Marco Tedde ha dichiarato nella seduta del venerdì scorso che l’opposizione sarà al completo a garantire il sostegno al provvedimento. I consiglieri Bernardi, Melis e Serra della lista Lubrano hanno annoverato le zone B1 e B2 tra i “veri problemi” da affrontare con urgenza. Di altri, sappiamo perlomeno ancora del consigliere Calvia del Pd che ha preannunciato il suo appoggio (del resto, visti i precedenti, sarebbe sorprendente il contrario).
Insomma, è difficile fare previsioni, ma pare che la variante abbia buone chance di essere adottata.
Come ho detto, è un provvedimento sbagliato, nel merito e nel metodo, e a chi ancora nutre speranze nella possibilità di un “ritorno al programma” e di un ordinato avvio del dibattito pubblico e della progettazione del PUC, mi verrebbe da chiedere: è immaginabile un più nitido experimentum crucis di questo?
Per la precisione: larghe intese di tipo B1 e B2.
Infatti, occupati dal Fukushima in Via Columbano del venerdì scorso, pochi osservatori si sono accorti che l’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale che va in scena giovedì tra i primi punti prevede la discussione della variante per le zone B1 e B2.
Infatti, occupati dal Fukushima in Via Columbano del venerdì scorso, pochi osservatori si sono accorti che l’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale che va in scena giovedì tra i primi punti prevede la discussione della variante per le zone B1 e B2.
Si tratta della variante che Alessandra Casu e il sinceramente vostro hanno già commentato nel dettaglio, cercando di spiegare perché è inopportuna, sbagliata nel metodo e nel merito, e – aggiungo – in palese contrasto con il programma elettorale con cui il centrosinistra ha vinto le elezioni. Anche Carlo Mannoni e Antonio Budruni hanno su questo giornale espresso le loro perplessità.
Un po’ di storia. La variante è stata portata in Consiglio Comunale il 6 agosto, ma le divergenze sul punto nella maggioranza hanno visto il Sindaco chiedere di sospendere la discussione in Aula, "per un approfondimento in seno alla maggioranza."
Ebbene, non risulta che questo approfondimento ci sia stato, ed ecco però che la variante riappare in pole position per la seduta di giovedì. Informazioni di prima mano dalla riunione dei capigruppo che ha deciso l’ordine del giorno mi dicono che l’inserimento è stato chiesto direttamente dal Sindaco, e non potrebbe peraltro essere diversamente, dato che si tratta di un provvedimento proposto dalla Giunta.
È difficile prevedere come andrà, ma abbiamo alcuni segnali. Il capogruppo del Pdl Marco Tedde ha dichiarato nella seduta del venerdì scorso che l’opposizione sarà al completo a garantire il sostegno al provvedimento. I consiglieri Bernardi, Melis e Serra della lista Lubrano hanno annoverato le zone B1 e B2 tra i “veri problemi” da affrontare con urgenza. Di altri, sappiamo perlomeno ancora del consigliere Calvia del Pd che ha preannunciato il suo appoggio (del resto, visti i precedenti, sarebbe sorprendente il contrario).
Insomma, è difficile fare previsioni, ma pare che la variante abbia buone chance di essere adottata.
Come ho detto, è un provvedimento sbagliato, nel merito e nel metodo, e a chi ancora nutre speranze nella possibilità di un “ritorno al programma” e di un ordinato avvio del dibattito pubblico e della progettazione del PUC, mi verrebbe da chiedere: è immaginabile un più nitido experimentum crucis di questo?
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