Si sblocca il servizio di assistenza agli studenti disabili
La Regione incontra le Province: «Subito la delibera».
«Entro la prossima settimana la delibera della giunta regionale per l’assegnazione delle risorse necessarie ai servizi di trasporto e assistenza degli studenti disabili».
«Entro la prossima settimana la delibera della giunta regionale per l’assegnazione delle risorse necessarie ai servizi di trasporto e assistenza degli studenti disabili».
È la promessa che l’assessore provinciale dell’Istruzione, Rosario Musmeci, ha ottenuto dal suo omologo regionale, Sergio Milia. L’impegno è arrivato al termine dell’incontro chiesto e ottenuto da Musmeci. Due giorni fa a Sassari l’assessore regionale Sergio Milia, proprio su iniziativa dell’assessore della Provincia di Sassari, ha avuto un faccia a faccia con i rappresentanti di tutte le amministrazioni provinciali sarde, tra commissari e assessori ancora in carica.
Le rassicurazioni, per quanto tardive, potrebbero contribuire all’avvio delle procedure per attivare il servizio in alcune Province, come Cagliari e Oristano, in cui sinora tutto è rimasto fermo. «Ma non serviranno per implementare e riprogrammare le risorse che la Regione destina complessivamente al servizio per questo anno scolastico – spiega Musmeci – e per questo durante l’incontro è stato chiesto e ottenuto, presumibilmente già per la prossima settimana, un tavolo tecnico per la redazione delle linee guida regionali, che permetteranno un servizio con standard qualitativi omogenei su tutto il territorio regionale, perlomeno a partire dall’anno scolastico 2014/2015». Tuttavia, «a meno di interventi finanziari straordinari da parte del consiglio regionale, il ritardo con cui la Regione ha iniziato a trattare in modo serio e adeguato l’argomento inciderà negativamente nel corso del 2014», sottolinea Musmeci.
Nella predisposizione del progetto di bilancio per il 2013, la Provincia di Sassari ha praticamente azzerato tutti i capitoli di spesa non obbligatori di tutti i settori, destinando al servizio 885mila euro che permetteranno, a bilancio approvato, di garantire adeguatamente l’erogazione di tutte le tipologie di servizio necessarie. «Per affrontare correttamente l’argomento, è necessario ricordare il contesto in cui operano le Province italiane – afferma Rosario Musmeci – per esempio la nostra amministrazione registra una riduzione delle spese correnti di 12milioni di euro, tra tagli dei trasferimenti da parte dello Stato e minori entrate dirette». Questo taglio, sommato a quello subito l’anno scorso, porta a una riduzione complessiva di 17milioni di bilancio nella parte delle spese correnti. «Ora dobbiamo impegnarci per approvare al più presto il bilancio provinciale, sul quale siamo in forte ritardo al pari di tutti gli enti locali d’Italia – spiega Rosario Musmeci – a causa delle gravi complicazioni prodotte dal difficilissimo momento economico, politico e istituzionale, che costringe le autonomie a fare i conti con una quantità di risorse straordinariamente scarsa».
Su un ultimo aspetto Rosario Musmeci è categorico. «La Regione Sardegna deve avere ben chiaro l’ammontare delle risorse necessarie per garantire il servizio e la loro equa distribuzione in base alle spese effettivamente sostenute per erogare i servizi secondo standard qualitativi adeguati – sostiene l’assessore provinciale – in futuro, con la prevista soppressione delle Province, si dovranno evitare a maggior ragione palleggiamenti di competenze e inadempienze di qualsiasi tipo». E ancora. «Si tratta di servizi che consideriamo fondamentali e ineliminabili senza che ce lo debba insegnare il signor Paolo Dettori della Fp Cgil, che si sottrae al confronto e continua a diffondere informazioni parziali e frammentarie», afferma con nettezza l’assessore. «Dalla qualità di questi servizi, per i quali ci siamo spesi tanto negli anni, dipende la possibilità che i nostri studenti possano effettivamente esercitare il loro diritto allo studio – conclude Musmeci – ogni speculazione di qualsiasi tipo su questo argomento è fuori luogo».
Le rassicurazioni, per quanto tardive, potrebbero contribuire all’avvio delle procedure per attivare il servizio in alcune Province, come Cagliari e Oristano, in cui sinora tutto è rimasto fermo. «Ma non serviranno per implementare e riprogrammare le risorse che la Regione destina complessivamente al servizio per questo anno scolastico – spiega Musmeci – e per questo durante l’incontro è stato chiesto e ottenuto, presumibilmente già per la prossima settimana, un tavolo tecnico per la redazione delle linee guida regionali, che permetteranno un servizio con standard qualitativi omogenei su tutto il territorio regionale, perlomeno a partire dall’anno scolastico 2014/2015». Tuttavia, «a meno di interventi finanziari straordinari da parte del consiglio regionale, il ritardo con cui la Regione ha iniziato a trattare in modo serio e adeguato l’argomento inciderà negativamente nel corso del 2014», sottolinea Musmeci.
Nella predisposizione del progetto di bilancio per il 2013, la Provincia di Sassari ha praticamente azzerato tutti i capitoli di spesa non obbligatori di tutti i settori, destinando al servizio 885mila euro che permetteranno, a bilancio approvato, di garantire adeguatamente l’erogazione di tutte le tipologie di servizio necessarie. «Per affrontare correttamente l’argomento, è necessario ricordare il contesto in cui operano le Province italiane – afferma Rosario Musmeci – per esempio la nostra amministrazione registra una riduzione delle spese correnti di 12milioni di euro, tra tagli dei trasferimenti da parte dello Stato e minori entrate dirette». Questo taglio, sommato a quello subito l’anno scorso, porta a una riduzione complessiva di 17milioni di bilancio nella parte delle spese correnti. «Ora dobbiamo impegnarci per approvare al più presto il bilancio provinciale, sul quale siamo in forte ritardo al pari di tutti gli enti locali d’Italia – spiega Rosario Musmeci – a causa delle gravi complicazioni prodotte dal difficilissimo momento economico, politico e istituzionale, che costringe le autonomie a fare i conti con una quantità di risorse straordinariamente scarsa».
Su un ultimo aspetto Rosario Musmeci è categorico. «La Regione Sardegna deve avere ben chiaro l’ammontare delle risorse necessarie per garantire il servizio e la loro equa distribuzione in base alle spese effettivamente sostenute per erogare i servizi secondo standard qualitativi adeguati – sostiene l’assessore provinciale – in futuro, con la prevista soppressione delle Province, si dovranno evitare a maggior ragione palleggiamenti di competenze e inadempienze di qualsiasi tipo». E ancora. «Si tratta di servizi che consideriamo fondamentali e ineliminabili senza che ce lo debba insegnare il signor Paolo Dettori della Fp Cgil, che si sottrae al confronto e continua a diffondere informazioni parziali e frammentarie», afferma con nettezza l’assessore. «Dalla qualità di questi servizi, per i quali ci siamo spesi tanto negli anni, dipende la possibilità che i nostri studenti possano effettivamente esercitare il loro diritto allo studio – conclude Musmeci – ogni speculazione di qualsiasi tipo su questo argomento è fuori luogo».
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