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Valdo saluta AlgueRosa per passare a Sel
«L'esperienza della confederazione è un fallimento politico».
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Valdo DI Nolfo |
Valdo Di Nolfo dice addio ad AlgueRosa e approda a Sinistra Ecologia e Libertà.
Lo stesso consigliere comunale lo annuncia con una nota in cui i motivi della sua scelta.
«Considero l'esperienza della confederazione un fallimento politico, frutto di una serie di errori e di valutazioni sbagliate, a cui ho provato in questo anno e mezzo ad oppormi, senza essere ascoltato».
«AlgueRosa nasce per unire la sinistra dei partiti e la sinistra diffusa- prosegue il consigliere - Ma tutta una serie di errori politici, di personalismi, autoreferenzialità varie, mal sopportazione del dissenso interno hanno fatto naufragare il progetto».
«AlgueRosa nasce per unire la sinistra dei partiti e la sinistra diffusa- prosegue il consigliere - Ma tutta una serie di errori politici, di personalismi, autoreferenzialità varie, mal sopportazione del dissenso interno hanno fatto naufragare il progetto».
A detta di Valdo sono tre gli errori principali:
«Riconoscere, il giorno stesso della formazione della giunta, Romina Caula come espressione della lista, per poi rinnegarla il giorno dopo, e passare mesi a criticare e mettere i bastoni tra le ruote all’unico assessore di sinistra della giunta, che a detta di tutti ha lavorato benissimo».
Un altro passo falso a suo dire è stato, nel momento in cui si è costruita la confederazione, «approvare uno statuto “da partito comunista sovietico degli anni '60 ”, rigido, all’insegna della peggiore chiusura, lottizzando l'organo decisione. La forza politica che doveva essere ponte per le diverse sensibilità della sinistra, essere aperta e accogliete, diventa chiusa e arroccata. Per non personalizzare la questione, taccio sui veri e propri processi a cui sono stato sottoposto in questi mesi».
Infine, quello che Di Nolfo considera l'errore degli errori: «Aver continuato per mesi a chiedere solo e soltanto l’ingresso di Rosa Accardo al posto di Romina Caula. Richiesta testarda, fatta in tutte le fasi di quell’infinita crisi. Richiesta che si sapeva dall’inizio il sindaco non avrebbe accettato - evidenzia il consigliere - Un tormentone che è servito solo a destabilizzare il quadro politico e a rendere più difficile il già complicato (per via delle tante deleghe) lavoro dell’assessore Caula».
Un altro passo falso a suo dire è stato, nel momento in cui si è costruita la confederazione, «approvare uno statuto “da partito comunista sovietico degli anni '60 ”, rigido, all’insegna della peggiore chiusura, lottizzando l'organo decisione. La forza politica che doveva essere ponte per le diverse sensibilità della sinistra, essere aperta e accogliete, diventa chiusa e arroccata. Per non personalizzare la questione, taccio sui veri e propri processi a cui sono stato sottoposto in questi mesi».
Infine, quello che Di Nolfo considera l'errore degli errori: «Aver continuato per mesi a chiedere solo e soltanto l’ingresso di Rosa Accardo al posto di Romina Caula. Richiesta testarda, fatta in tutte le fasi di quell’infinita crisi. Richiesta che si sapeva dall’inizio il sindaco non avrebbe accettato - evidenzia il consigliere - Un tormentone che è servito solo a destabilizzare il quadro politico e a rendere più difficile il già complicato (per via delle tante deleghe) lavoro dell’assessore Caula».
E poi la decisione di passare a Sinistra Ecologia e Libertà nonostante la ben nota allergia di Valdo alle tessere di partito: «Ma Sel è un partito diverso dagli altri, - specifica il consigliere - nato a livello nazionale proprio per coinvolgere i movimenti e la sinistra diffusa. Lo faccio perché credo ancora che si possa costruire altrove quello che AlgueRosa non è riuscita a fare. Costruire la casa comune di tutta la sinistra algherese, mettere insieme quella istituzionale e quella diffusa, porsi come punto di riferimento di chi ha una tessera in tasca e di chi non ce l’ha e non la vuole avere. Credo che il secondo circolo di Sel, in cui mi sono iscritto, possa essere la guida di questo percorso».
In chiusura Di Nolfo tende la mano a Ceam: «Credo fosse doveroso, dopo una campagna elettorale che ci ha visto divisi, riavvicinarsi agli amici di C’è un Alghero Migliore, con cui condivido molte cose».
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