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Chiediamo ai cinque saggi
Mi permetto di proporre una soluzione a questo caos che solo un abile regista avrebbe potuto creare.
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| Mannoni |
Scrivevo nel mio articolo "Il poker algherese", poco più di tre mesi fa, che Alghero sembrava presa, allora, dalla "sindrome di Maspes e Gaiardoni", due grandissimi ciclisti su pista del passato, che vuol dire un'infinita surplace (sul posto), aspettando che sia l'avversario a scattare per primo, per poi controllarlo e rimontarlo nel finale.
In appena tre mesi è successo di tutto e l'infinita surplace perdura generando un immobilismo istituzionale che lascia la città di Alghero priva, di fatto, di un governo cittadino.
In appena tre mesi è successo di tutto e l'infinita surplace perdura generando un immobilismo istituzionale che lascia la città di Alghero priva, di fatto, di un governo cittadino.
L'esempio più significativo, a prescindere dal programma elettorale rimasto solo un copione dimenticato chissà dove, è l'assenza a tutt'oggi del bilancio di previsione per il 2013 che pone Alghero tra gli ultimi comuni dell'Isola.
Si pensi, per citare quelli più popolosi, che il bilancio per l'anno corrente è stato approvato da tempo dai comuni di Sassari, Cagliari, Olbia, Quartu S.Elena, Nuoro, Oristano, Lanusei, Tempio Pausania, Monserrato, La Maddalena, Macomer, Villacidro, Sestu, Guspini, Sinnai e Quartucciu.
Nulla di tutto ciò era imprevedibile: quella sorta di commedia che è la politica algherese attuale ha degli attori che si muovono secondo un copione precostituito che, come tutti sanno, porterà a nuove elezioni. Lo sa benissimo il sindaco Lubrano come lo sanno altrettanto bene tutti i consiglieri comunali, per cui ogni giorno che passa è un tempo irrimediabilmente perso.
Il copione però, come dicevo, deve essere recitato sino all'ultimo paragrafo ed all'ultima scena, sino a pervenire all'ultimo e definitivo rigo. La questione più importante appare non più il bene della città ma le tracce che si lasceranno alla fine di questa tormentata crisi per poter dire dell'avversario : e' lui il responsabile!
"Qui fuit horrendos primus qui protulit eneses? ", ci chiederemo tra qualche mese. Ovvero "chi fu colui, che per primo inventò le terribili armi?"
Nulla di tutto ciò era imprevedibile: quella sorta di commedia che è la politica algherese attuale ha degli attori che si muovono secondo un copione precostituito che, come tutti sanno, porterà a nuove elezioni. Lo sa benissimo il sindaco Lubrano come lo sanno altrettanto bene tutti i consiglieri comunali, per cui ogni giorno che passa è un tempo irrimediabilmente perso.
Il copione però, come dicevo, deve essere recitato sino all'ultimo paragrafo ed all'ultima scena, sino a pervenire all'ultimo e definitivo rigo. La questione più importante appare non più il bene della città ma le tracce che si lasceranno alla fine di questa tormentata crisi per poter dire dell'avversario : e' lui il responsabile!
"Qui fuit horrendos primus qui protulit eneses? ", ci chiederemo tra qualche mese. Ovvero "chi fu colui, che per primo inventò le terribili armi?"
Se sarà stato il sindaco a dimettersi, chi lo vorrà potrà dire che il sindaco stesso, sfiduciato nei fatti e nei numeri, ha preso definitivamente atto e consapevolezza della sua inadeguatezza a ricoprire l'incarico di primo cittadino. Se sarà la maggioranza dei consiglieri comunali a dimettersi sarà il sindaco a dirne chissà quante contro la congiura "partitica" sino a sostenere che lui avrebbe continuato ad amministrare per il bene della città e non glielo hanno permesso.
In mezzo a questo caos che solo un abile regista avrebbe potuto creare ci sarebbe comunque una soluzione che mi permetto di proporre.
In mezzo a questo caos che solo un abile regista avrebbe potuto creare ci sarebbe comunque una soluzione che mi permetto di proporre.
È questa: si chiamino a decidere in pochi giorni cinque saggi algheresi scelti tra coloro di cui ci fidiamo appieno e dai quali accetteremmo senza alcun dubbio un suggerimento.Chissà che funzioni, perché la democrazia ha bisogno, ogni tanto, di qualche correttivo.
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