«Deragliamento provocato dalla vetustà dei mezzi»
Boeddu chiede che fine hanno fatto i nuovi treni. Domani in ferrovia Pili e Faedda in ferrovia.
Dopo il problema sulla linea ferroviaria a scartamento ridotto Sassari Nulvi, accaduto lo scorso mese, un altro deragliamento si è verificato ieri sulla tratta Sassari Alghero (leggi qui).
Un incidente senza drammi quello di due giorni fa, ma che solleva nuovamente il problema dell'inadeguatezza dei mezzi, come sostiene il segretario generale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu:
«Sempre più spesso si trova nella condizioni di dover intervenire su avvenimenti che, sino ad oggi, a parte i disagi per il passeggeri e per il personale dipendente, fortunatamente non hanno avuto alcuna ulteriore conseguenza».
«Il deragliamento avvenuto all’interno della stazione ferroviaria delle ex ferrovie della Sardegna ora Arst Spa, nulla ha a che vedere con il maltempo né con i sistemi di sicurezza o malfunzionamento dello scambio - riferisce Boeddu - Infatti, anche ieri mattina, una squadra di tecnici ha verificato nuovamente il sistema automatizzato con il quale vengono instradati i treni sulla Sassari - Alghero e risultano essere tutti perfettamente funzionanti».
Pertanto, considerato che il primo vagone del convoglio formato da due treni l’uno attaccato all’altro, ha oltrepassato regolarmente lo scambio, il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu ritiene che a suo avviso e per sua esperienza, l’incidente sia stato causato ancora una volta da un problema sul primo carrello della seconda automotrice.
«Tutto ciò premesso, è bene sottolineare che, ancora una volta e solo ed esclusivamente alla professionalità ed allo spirito di abnegazione dei tecnici e degli operai che hanno lavorato ininterrottamente dalle ore 14,00 sino ad oltre le ore 22,00 (ora nella quale sono stati riportati nelle officine i due treni) ed in condizioni ambientali estreme, ovvero lavorando oltre otto ore consecutive sotto la pioggia battente e con un forte vento, il servizio ferroviario non ha subito alcuna interruzione».
Ancora una volta però, il segretario della Cgil Trasporti Arnaldo Boeddu, ritiene doveroso riproporre il problema della vetustà dei mezzi che, sono davvero arrivati al capolinea, costringendo il personale operaio presente nei vari reparti dell’officina ferroviaria, oramai ridotto all’osso, a fare quotidianamente dei veri e propri miracoli affinché le “littorine” del 1953 e del 1957 possano uscire per continuare ad fare il servizio.
«Il tempo è davvero scaduto. Adesso è indispensabile che i dirigenti dell’Azienda si mobilitino ed accelerino l’arrivo dei quattro treni promessi solo qualche mese fa».
Pertanto, oltre all’inchiesta interna che, così come ogni volta, l’Azienda intraprenderà per accertare le cause del deragliamento e per evitare il ripetersi di tali fatti, Boeddu attende anche una risposta immediata ed ufficiale sui reali tempi in cui verranno posti in esercizio i quattro nuovi treni promessi a questo territorio che, «serviranno solo come primo passo necessario per evitare l’interruzione del servizio per consunzione delle “littorine”».
Intanto domani, alle 14,40, il deputato leader del movimento Unidos Mauro Pili, accompagnato dal consigliere provinciale Toni Faedda, si recherà nella stazione di Alghero per denunciare la situazione precaria dei trasporti ferroviari.
Dopo il problema sulla linea ferroviaria a scartamento ridotto Sassari Nulvi, accaduto lo scorso mese, un altro deragliamento si è verificato ieri sulla tratta Sassari Alghero (leggi qui).
Un incidente senza drammi quello di due giorni fa, ma che solleva nuovamente il problema dell'inadeguatezza dei mezzi, come sostiene il segretario generale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu:
«Sempre più spesso si trova nella condizioni di dover intervenire su avvenimenti che, sino ad oggi, a parte i disagi per il passeggeri e per il personale dipendente, fortunatamente non hanno avuto alcuna ulteriore conseguenza».
«Il deragliamento avvenuto all’interno della stazione ferroviaria delle ex ferrovie della Sardegna ora Arst Spa, nulla ha a che vedere con il maltempo né con i sistemi di sicurezza o malfunzionamento dello scambio - riferisce Boeddu - Infatti, anche ieri mattina, una squadra di tecnici ha verificato nuovamente il sistema automatizzato con il quale vengono instradati i treni sulla Sassari - Alghero e risultano essere tutti perfettamente funzionanti».
Pertanto, considerato che il primo vagone del convoglio formato da due treni l’uno attaccato all’altro, ha oltrepassato regolarmente lo scambio, il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu ritiene che a suo avviso e per sua esperienza, l’incidente sia stato causato ancora una volta da un problema sul primo carrello della seconda automotrice.
«Tutto ciò premesso, è bene sottolineare che, ancora una volta e solo ed esclusivamente alla professionalità ed allo spirito di abnegazione dei tecnici e degli operai che hanno lavorato ininterrottamente dalle ore 14,00 sino ad oltre le ore 22,00 (ora nella quale sono stati riportati nelle officine i due treni) ed in condizioni ambientali estreme, ovvero lavorando oltre otto ore consecutive sotto la pioggia battente e con un forte vento, il servizio ferroviario non ha subito alcuna interruzione».
Ancora una volta però, il segretario della Cgil Trasporti Arnaldo Boeddu, ritiene doveroso riproporre il problema della vetustà dei mezzi che, sono davvero arrivati al capolinea, costringendo il personale operaio presente nei vari reparti dell’officina ferroviaria, oramai ridotto all’osso, a fare quotidianamente dei veri e propri miracoli affinché le “littorine” del 1953 e del 1957 possano uscire per continuare ad fare il servizio.
«Il tempo è davvero scaduto. Adesso è indispensabile che i dirigenti dell’Azienda si mobilitino ed accelerino l’arrivo dei quattro treni promessi solo qualche mese fa».
Pertanto, oltre all’inchiesta interna che, così come ogni volta, l’Azienda intraprenderà per accertare le cause del deragliamento e per evitare il ripetersi di tali fatti, Boeddu attende anche una risposta immediata ed ufficiale sui reali tempi in cui verranno posti in esercizio i quattro nuovi treni promessi a questo territorio che, «serviranno solo come primo passo necessario per evitare l’interruzione del servizio per consunzione delle “littorine”».
Intanto domani, alle 14,40, il deputato leader del movimento Unidos Mauro Pili, accompagnato dal consigliere provinciale Toni Faedda, si recherà nella stazione di Alghero per denunciare la situazione precaria dei trasporti ferroviari.
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