Gli ultimi fuochi sulla riviera del corallo
La rappresentazione della fantasia italiana messa a servizio del nulla.
L'ex sindaco di Alghero e l'ex giunta comunale hanno adottato, a consiglio comunale sciolto e con il commissario regionale in fase di nomina, due atti che sono prerogativa del sindaco nel pieno dei suoi poteri. Il primo è relativo all'approvazione del bilancio comunale per il 2013, il secondo alla direttiva impartita al competente dirigente comunale per l'istituzione della Consulta comunale per l'urbanistica.
Si tratta di atti totalmente privi di efficacia. Il bilancio è un atto "politico" di governo che spetta alla giunta comunale in carica con i pieni poteri, il quale viene trasmesso al consiglio comunale che deve successivamente approvarlo come atto proprio.
Si tratta di atti totalmente privi di efficacia. Il bilancio è un atto "politico" di governo che spetta alla giunta comunale in carica con i pieni poteri, il quale viene trasmesso al consiglio comunale che deve successivamente approvarlo come atto proprio.
Poiché il consiglio comunale è stato sciolto, la deliberazione della giunta comunale sul bilancio 2013 non ha quindi alcun valore giuridico. Non vale neanche come proposta al Commissario comunale appena nominato perché lo stesso commissario non sostituisce il solo consiglio comunale ma tutti gli organi che esprimono la volontà politica del comune, sindaco e giunta comunale compresi.
A che pro, dunque, la delibera sul bilancio (non leggibile, peraltro, sul sito comunale se non nei suoi allegati) che il commissario non dovrà neanche annullare? Sarebbe bastata una breve lettera al nominando commissario con l'elencazione dei dati contabili predisposti dagli uffici e l'illustrazione dell'impostazione del documento contabile.
La delibera relativa alla Consulta comunale per l'urbanistica, approvata a poche ore dalla nomina del commissario comunale, è, invece, la rappresentazione della fantasia italiana messa a servizio del nulla. Pensate: il consiglio comunale è stato sciolto, il sindaco e la giunta debbono limitarsi all'esercizio degli affari correnti mentre tra qualche ora verrà nominato il commissario regionale, eppure il sindaco e la giunta stessa approvano, il 26 novembre scorso, una delibera che parte da queste fondamentali considerazioni:.
Perché uscire dalla scena in questo modo così inelegante dottor Lubrano? Oltretutto con una direttiva al dirigente comunale che non potrà fare alcunché dato che la Consulta comunale sull'urbanistica può nascere solo con un regolamento comunale approvato dal consiglio che ormai sarà quello eletto nella tornata elettorale di maggio? Quali "atti finalizzati alla costituzione della Consulta per l'urbanistica" potrà mai adottare da oggi in avanti il dirigente del Servizio urbanistica?
Mi spiace, e lo dico di cuore, per questi ultimi fuochi, di cui parlo come fatto di costume e non politico, di cui non c'era alcuna necessità.
A che pro, dunque, la delibera sul bilancio (non leggibile, peraltro, sul sito comunale se non nei suoi allegati) che il commissario non dovrà neanche annullare? Sarebbe bastata una breve lettera al nominando commissario con l'elencazione dei dati contabili predisposti dagli uffici e l'illustrazione dell'impostazione del documento contabile.
La delibera relativa alla Consulta comunale per l'urbanistica, approvata a poche ore dalla nomina del commissario comunale, è, invece, la rappresentazione della fantasia italiana messa a servizio del nulla. Pensate: il consiglio comunale è stato sciolto, il sindaco e la giunta debbono limitarsi all'esercizio degli affari correnti mentre tra qualche ora verrà nominato il commissario regionale, eppure il sindaco e la giunta stessa approvano, il 26 novembre scorso, una delibera che parte da queste fondamentali considerazioni:.
"L'amministrazione intende procedere ad una riflessione su alcuni grandi temi presenti nel territorio" e per questo "intende introdurre un modello di confronto partecipativo per costruire scelte condivise con i cittadini, esigenza particolarmente stringente in occasione del processo di revisione del principale strumento di pianificazione urbanistica comunale"."Ma questa delibera chissà di quanti anni è !" esclamerebbe Celentano del "Mondo in mi settima". "No, è di oggi! " è la risposta, e la delibera viene approvata perché c'è "l'esigenza particolarmente stringente" di approvare il nuovo Puc!
Perché uscire dalla scena in questo modo così inelegante dottor Lubrano? Oltretutto con una direttiva al dirigente comunale che non potrà fare alcunché dato che la Consulta comunale sull'urbanistica può nascere solo con un regolamento comunale approvato dal consiglio che ormai sarà quello eletto nella tornata elettorale di maggio? Quali "atti finalizzati alla costituzione della Consulta per l'urbanistica" potrà mai adottare da oggi in avanti il dirigente del Servizio urbanistica?
Mi spiace, e lo dico di cuore, per questi ultimi fuochi, di cui parlo come fatto di costume e non politico, di cui non c'era alcuna necessità.
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