Lubrano rompe il silenzio. Alghero Migliore condanna il golpe
Per AlgueRosa: «Il sindaco sordo alle critiche e diffidente rispetto alle proposte».
«Il direttivo del movimento, su mandato dell’assemblea, ha provato, sino all’ultimo, a riaprire il dialogo al fine di valutare, insieme, se ci potessero essere le condizioni per ricostruire la coalizione - prosegue la nota stampa di Ceam - Purtroppo, hanno prevalso le rigidità e la fretta di chiudere questa esperienza, rendendo così vano ogni sforzo. Una minoranza di consiglieri di centrosinistra ha deciso la fine anticipata di questa esperienza amministrativa, che già dai primi giorni era stata minata, fino a manifestarsi nella crisi di marzo, con la richiesta fatta al Sindaco da alcuni partiti della coalizione stessa, di cambiare la giunta, azione tanto pressante che ha pregiudicato, rallentandole, le azioni di governo. Tutto è stato fatto senza alcun coinvolgimento dell’opinione pubblica, disattendendo un mandato popolare che sicuramente non chiedeva di lasciare la città nella totale incertezza amministrativa».
Per AlgueRosa le priorità erano tali dal primo giorno. «Il problema dei lavoratori della società in house, il problema dei parcheggini, il rinnovo dell’appalto per la raccolta dei rifiuti, la programmazione degli eventi per la stagione turistica: questi non erano imprevisti dell’ultimo momento. Erano problemi noti sin dall’inizio, sui quali il sindaco si è mostrato sempre sicuro di sé, sordo alle critiche e diffidente rispetto alle proposte: trincerato dietro il refrain del “lasciateci lavorare”, ogni giorno che passava lasciava dietro di sé una aridità amministrativa senza precedenti».
«L’ex sindaco, come ha più volte ribadito e dimostrato, -sostengono i militanti di AlgueRosa - ha sempre ritenuto di avocare a sé le decisioni in merito all’attività amministrativa, a partire dalla scelta della squadra di giunta: questa impostazione lubranocentrica non ha però portato ad alcun risultato. L’unico risultato tangibile del metodo Lubrano è stata l’incapacità manifesta di mettere in campo le azioni politiche presenti nel programma: si tratta di un dato di fatto ben visibile nel mancato raggiungimento di quelli che dovevano essere obiettivi prioritari».
Stefano Lubrano |
Dopo giorni di silenzio, dopo la rivolta di una parte della maggioranza e le dimissioni di massa, domani parlerà Stefano Lubrano.
In mattinata il sindaco sfiduciato incontrerà la stampa nella casa comunale di sant'Anna.
Intanto si registra l'intervento del direttivo di C'è un'Alghero Migliore che condanna il blitz dei consiglieri comunali, in particolare gli ex compagni di viaggio, che hanno aderito al blitz insieme agli avversari politici, per mandare a casa la giunta.
«Si tratta di una scelta che il movimento politico C’è un’Alghero Migliore non ha condiviso - si legge in una nota - ritenendo che la città avesse ben altre importanti priorità ed urgenze da risolvere, soprattutto quelle entro il 31 dicembre, la maggior parte delle quali necessitavano solo di un passaggio in consiglio».
«Il direttivo del movimento, su mandato dell’assemblea, ha provato, sino all’ultimo, a riaprire il dialogo al fine di valutare, insieme, se ci potessero essere le condizioni per ricostruire la coalizione - prosegue la nota stampa di Ceam - Purtroppo, hanno prevalso le rigidità e la fretta di chiudere questa esperienza, rendendo così vano ogni sforzo. Una minoranza di consiglieri di centrosinistra ha deciso la fine anticipata di questa esperienza amministrativa, che già dai primi giorni era stata minata, fino a manifestarsi nella crisi di marzo, con la richiesta fatta al Sindaco da alcuni partiti della coalizione stessa, di cambiare la giunta, azione tanto pressante che ha pregiudicato, rallentandole, le azioni di governo. Tutto è stato fatto senza alcun coinvolgimento dell’opinione pubblica, disattendendo un mandato popolare che sicuramente non chiedeva di lasciare la città nella totale incertezza amministrativa».
Per AlgueRosa le priorità erano tali dal primo giorno. «Il problema dei lavoratori della società in house, il problema dei parcheggini, il rinnovo dell’appalto per la raccolta dei rifiuti, la programmazione degli eventi per la stagione turistica: questi non erano imprevisti dell’ultimo momento. Erano problemi noti sin dall’inizio, sui quali il sindaco si è mostrato sempre sicuro di sé, sordo alle critiche e diffidente rispetto alle proposte: trincerato dietro il refrain del “lasciateci lavorare”, ogni giorno che passava lasciava dietro di sé una aridità amministrativa senza precedenti».
«L’ex sindaco, come ha più volte ribadito e dimostrato, -sostengono i militanti di AlgueRosa - ha sempre ritenuto di avocare a sé le decisioni in merito all’attività amministrativa, a partire dalla scelta della squadra di giunta: questa impostazione lubranocentrica non ha però portato ad alcun risultato. L’unico risultato tangibile del metodo Lubrano è stata l’incapacità manifesta di mettere in campo le azioni politiche presenti nel programma: si tratta di un dato di fatto ben visibile nel mancato raggiungimento di quelli che dovevano essere obiettivi prioritari».
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